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Enzo Iacchetti e il Covid: “L’ho preso due volte e ho avuto paura di morire”

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Enzo Iacchetti e il Covid: “L’ho preso due volte e ho avuto paura di morire”

Enzo Iacchetti è tornato con la mente al difficile periodo della pandemia, quando è risultato positivo al Covid per due volte: “Sono stato malissimo, non ho dormito per intere notti”.

Enzo Iacchetti, in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, è tornato con la mente alla paura provata nel corso della pandemia. Come l’attore ha raccontato a Fanpage.it, dopo il dolore vissuto, ha deciso di fare qualcosa di concreto per il prossimo. Ha donato un’ambulanza alla Croce Rossa.

Sul Corriere della Sera, in un’intervista rilasciata a Roberta Scorranese, Enzo Iacchetti ha ricordato la paura provata durante la pandemia. L’attore risultò positivo al Covid per due volte e pensò che non ne sarebbe uscito vivo: “Ho preso due Covid quasi di fila, per la prima volta in vita mia ho creduto di morire. Sono stato malissimo, non ho dormito per intere notti. Per fortuna avevo fatto già tre vaccini. Sono ormai tra i “fragili”, all’epoca avevo quasi 69 anni e forse se non mi fossi vaccinato sarei finito in terapia intensiva”.

Enzo Iacchetti ha donato un’ambulanza alla Croce Rossa Nell’intervista rilasciata a Fanpage.it, l’attore ha parlato di come abbia avvertito l’esigenza di fare qualcosa per gli altri. Così, ha scritto il libro intitolato “Non è un libro” e con il ricavato ha acquistato un’ambulanza che venerdì 1 dicembre consegnerà alla Croce Rossa.

“Durante il primo lockdown ero scioccato, ero caduto in uno stato catatonico perché non riuscivo a capire cosa stava succedendo, avevo una paura terrificante. Scrivevo i miei pensieri sui post-it e li appiccicavo ovunque in casa, ho creduto che fosse la fine. Tra quei fogliettini ce n’era qualcuno carino e li ho messi insieme in un libretto di 70 pagine. Si intitola “Non è un libro” proprio perché di solito non sono così brevi, ma il mio stile è la sintesi”.

“Abitavo vicino all’ospedale Niguarda e non dormivo dalle ambulanze che arrivavano a sirene spiegate ogni tre minuti. Non mi servono i soldi, non me ne frega niente. Sono uno a cui non è mai piaciuta neanche la macchina bella, non ho vizi. Finalmente ho scritto un libretto che è stato utile con pensieri che avrei buttato via, l’ho stampato e distribuito nelle piazze”. L’ambulanza è dei fan di Iacchetti, poi Enzo ci ha messo la faccia.

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