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Fedez risponde alle critiche su donazione di posti letto durante la pandemia

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Fedez risponde alle critiche su donazione di posti letto durante la pandemia

La Polemica di Fedez Con Regione Lombardia e Selvaggia Lucarelli

La tensione rimane alta riguardo alle donazioni di posti letto effettuate da Fedez e Chiara Ferragni durante la pandemia da Covid-19. Dopo il diverbio sul pandoro, il cantante ha affrontato le critiche della Regione Lombardia e ha replicato a Selvaggia Lucarelli attraverso un video. In questo video, Fedez ha chiarito il suo punto di vista sui posti letto donati.

Origine della Controversia

La controversia è scoppiata il 17 dicembre, quando Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, ha criticato Chiara Ferragni a seguito di una multa di un milione di euro inflitta dall’Antitrust per pratiche commerciali scorrette riguardanti i pandori Balocco. Fedez è intervenuto sui social media per difendere sua moglie e ha colto l’occasione per discutere dei posti letto donati durante la pandemia.

Risposta della Regione Lombardia

In risposta alle affermazioni di Fedez, la Regione Lombardia ha diffuso un comunicato stampa. Nel comunicato, è stato smentito che i posti letto di terapia intensiva donati dai Ferragnez fossero 150. La Regione ha precisato che i posti letto donati erano in realtà 14 e ha sottolineato che un vero reparto di terapia intensiva con 157 posti letto è stato realizzato grazie alle donazioni di oltre 6000 privati.

Fedez Ribatte su Instagram

Fedez ha risposto su Instagram, correggendo alcune informazioni inesatte sui numeri e ammettendo errori precedenti. Ha evidenziato che la terapia intensiva creata grazie alla loro donazione ha operato per otto mesi, criticando aspramente chi ha denigrato i suoi sforzi benefici.

Chiarimenti di Fedez

Il cantante ha sottolineato che lui e Chiara Ferragni hanno raccolto quattro milioni di euro e costruito una terapia intensiva in soli 10 giorni, salvando vite umane. Ha inoltre attaccato Selvaggia Lucarelli, accusandola di preferire difendere la politica anziché riconoscere i loro sforzi trasparenti e benefici.

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