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Gatti e ecologia, scatta l’allarme. Gli esperti: “Teneteli dentro casa”

I gatti domestici: un’analisi dell’impatto ecologico devastante
Un team di ricerca internazionale ha dimostrato che i gatti domestici uccidono oltre 2.000 specie diverse, con miliardi di animali uccisi ogni anno. Questi piccoli felini sono considerati tra le cento specie aliene più invasive al mondo, e la soluzione per evitare questo sterminio è tenerli all’interno delle case. I gatti domestici hanno un impatto ecologico devastante, poiché danno la caccia a un numero enorme di specie diverse e molti degli animali uccisi sono minacciati di estinzione, o addirittura li hanno già fatti estinguere.
Solo in Australia i piccoli felini hanno portato alla scomparsa di otto specie, mentre tre di quelle colpite sono estinte in natura. La nuova indagine, nella quale è stato rilevato che i gatti uccidono e divorano oltre 2.000 specie, è l’ennesima dimostrazione di quanto siano invasivi e distruttivi i nostri amici a quattro zampe, che lo ricordiamo, non esistono in natura. Il gatto domestico (Felis catus) è stato infatti creato dall’uomo a partire dal gatto selvatico migliaia di anni fa e negli ultimi 9.000 anni lo abbiamo introdotto e fatto diffondere ovunque, provocando danni significativi agli equilibri ecologici.
Basti pensare alle isole in cui le specie autoctone non si sono coevolute con predatori così abili ed efficienti; i gatti lasciati liberi sono responsabili di stermini indiscriminati ed è per questo che sono stati inclusi tra le cento specie aliene e invasive più dannose al mondo dal Gruppo di studio sulle specie invasive (ISSG) dell’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN), l’organizzazione principale a tutela della biodiversità. Nel 2022 la Polonia ha deciso di classificare ufficialmente il gatto domestico come “specie aliena invasiva”, sollevando un vespaio di polemiche. Ma i dati scientifici parlano chiarissimo, come quelli rilevati dal nuovo studio pubblicato su Nature Communications.
A condurre lo studio è stato un team di ricerca internazionale guidato da scienziati statunitensi dell’Università di Auburn, che hanno collaborato a stretto contatto con i colleghi di diversi istituti sparsi per il mondo. I risultati mostrano un quadro drammatico e che riflette l’impatto catastrofico dei felini: sono stati infatti documentati attacchi mortali a circa 2.100 specie, principalmente uccisioni di uccelli. I rettili sono stati con 463 specie, i mammiferi con 431 specie, gli insetti con 119 e gli anfibi con 57.I gatti e il loro impatto ecologico: un problema sottovalutato
Un recente studio pubblicato su Nature Communications ha evidenziato che i gatti domestici hanno un impatto ecologico devastante, uccidendo oltre 2.000 specie diverse, molte delle quali sono minacciate o addirittura estinte. La ricerca ha rilevato che i gatti non solo cacciano uccelli e piccoli mammiferi di peso inferiore ai 5 chilogrammi, ma sono stati trovati casi in cui hanno predato tartarughe marine, emù e persino bovini domestici.
È stata dimostrata la capacità dei gatti di attaccare e uccidere circa il 9% delle specie di uccelli conosciute, il 6% dei mammiferi e il 4% dei rettili. Ciò che rende ancor più sconcertante la situazione è che ben 347 delle specie predante dai gatti domestici sono elencate tra quelle minacciate, e molte di esse sono a rischio critico di estinzione.
Secondo gli autori dello studio, i danni causati dai gatti potrebbero essere ancora sottostimati, in quanto la maggior parte dei dati proviene dalle Americhe e dall’Australia, e quindi potrebbero esserci molte altre vittime non registrate in altre parti del mondo. Inoltre, la predazione degli insetti da parte dei gatti potrebbe essere molto più diffusa di quanto documentato, poiché trovare i resti degli insetti nelle feci dei felini è più difficile rispetto a ossa, peli e piume.
L’ecologista della fauna selvatica Sarah Legge dell’Università Charles Darwin in Australia ha sottolineato che la fauna nativa non è adatta a resistere alla predazione dei gatti, definiti “predatori versatili” con un rapido tasso di riproduzione. In Australia, ad esempio, i gatti uccidono annualmente 1,5 miliardi di piccoli animali autoctoni. La situazione non è molto diversa negli Stati Uniti, dove i gatti domestici in libertà uccidono fino a 3,7 miliardi di uccelli e 22,3 miliardi di mammiferi all’anno.
La diffusione dei gatti come animali domestici in tutto il mondo ha portato alla sottovalutazione del loro impatto devastante sull’ambiente. Molti proprietari non sono consapevoli dei danni che i loro felini possono causare alla fauna selvatica, con alcuni che addirittura apprezzano quando il proprio gatto caccia e uccide piccoli animali. Tuttavia, è importante adottare misure responsabili nell’allevare i gatti, come ad esempio evitare di lasciarli liberi o adottare il coprifuoco e il guinzaglio per limitarne la predazione.
Il dibattito sull’impatto ecologico dei gatti domestici rimane aperto, ma è fondamentale essere consapevoli degli effetti che possono avere sull’ambiente circostante e agire di conseguenza per mitigarne l’impatto negativo.
Attualità
Cronaca Roma, il Gullace è salvo: riapertura entro gennaio 2026

Cronaca Roma – La città Metropolitana di Roma è riuscita a reperire i fondi necessari per rendere nuovamente agibile il Liceo Teresa Gullace, dopo gli incendi che l’hanno devastato pochi mesi fa.
Cronaca Roma, Nessun Aiuto dal Governo: i Ragazzi Torneranno dopo Natale
Come riporta l’ANSA, il consigliere di Città metropolitana delegato a Edilizia Scolastica, Impianti Sportivi e Politiche della Formazione, Daniele Parrucci, ha fatto sapere che, grazie al rendiconto che verrà approvato verso fine Aprile, sarà stanzionato il milione e mezzo necessario per ripristinare l’agibilità della succursale del Gullace.
Gli Studenti della Sede Centrale e i Danni dell’Incendio: No Aiuti dal PNRR
Nonostante l’incendio sia stato riconosciuto come un vero e proprio attacco ai danni delle istituzioni, incapaci di gestire la situazione dell’istituto, alle prese con dei lavori che limitavano le lezioni da inizio anno, e nonostante la situazione critica della scuola -con gli studenti costretti a seguire le lezioni dividendosi in due turni- il Gullace non è riuscito ad intervenire né con fondi propri né con risorse del PNRR. Questo malgrado anche l’appello diretto del sindaco Gualtieri al Governo per un intervento straordinario.
Cronaca Roma, la Riapertura della Sede
I danni sono stati stimati per circa 2 milioni di euro ma, fa sapere Parrucci, i ragazzi potranno tornare a svolgere regolarmente le lezioni nella succursale dal periodo successivo alle vacanze di Natale.
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Cronaca
Roma, donna presa a pugni nello stomaco mentre si reca al lavoro

Negli Stati Uniti, un pericoloso fenomeno conosciuto come “knockout game” ha avuto conseguenze letali. Questo inquietante “gioco” consisteva nell’aggredire ignari passanti con un pugno, senza motivo, solo per dimostrare forza davanti agli amici. Spesso, questi atti di violenza venivano filmati e pubblicati su piattaforme come YouTube. L’ultimo episodio simile si è verificato ieri mattina a Monteverde, dove una donna è stata colpita mentre si recava al lavoro.
Cosa è Successo
Una violenza improvvisa e inspiegabile ha colpito una quarantenne, lasciandola senza parole e senza fiato. Patrizia, nome di fantasia, stava camminando in via Federico Ozanam alle 8.55 del mattino quando un uomo l’ha attaccata, colpendola alla bocca dello stomaco. «Ero in strada e stavo andando verso l’ufficio, con le cuffie per ascoltare musica e camminavo velocemente. Poi, improvvisamente, un uomo mi ha colpito con un pugno,» racconta.
Nonostante la zona fosse trafficata e vicino al mercato di piazza San Giovanni di Dio, la vittima non ha subito ferite gravi. «Il colpo è stato forte, ma non ho lividi e non è stato necessario andare al pronto soccorso,» aggiunge Patrizia. Resta però lo shock e la paura nel quartiere. Dopo essere stata colpita, la donna ha osservato il suo aggressore, che la guardava con soddisfazione. «Un uomo sulla sessantina, corporatura robusta, con la carnagione chiara, indossava una t-shirt azzurra e aveva cicatrici sul braccio.»
La Risposta della Comunità
Patrizia ha subito denunciato l’accaduto ai Carabinieri della Stazione Gianicolense, dando il via a una caccia all’uomo. «È avvenuto tutto molto velocemente e nessuno si sente più al sicuro in un mondo così complicato,» conclude. Anche una passante ha sollevato preoccupazioni, commentando: «Ma è matto?» A fronte dell’indifferenza di molti altri passanti, questo episodio solleva nuovamente il dibattito sulla sicurezza pubblica.
L’ondata di violenza legata al “knockout game” è un segno dei tempi e delle problematiche sociali sottostanti che richiedono una risposta efficace per garantire la sicurezza dei cittadini. La sensibilizzazione e la vigilanza sono essenziali per prevenire ulteriori episodi di questo tipo.
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Ho trame in mente. Produttori, non fate i pigri.