Attualità
Grave accoltellamento ad Ariccia: 47enne in condizioni critiche
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Uomo di 47 anni gravemente ferito ricoverato all’ospedale di Ariccia
Un uomo di 47 anni, residente ad Albano Laziale, è stato trasportato d’urgenza al nuovo ospedale dei Castelli Romani dopo essere stato accoltellato. L’aggressione è avvenuta intorno alle 4:30 del mattino di sabato 23 dicembre, quando la vittima è stata portata al pronto soccorso da due uomini. Presentava una ferita da arma da taglio profonda al torace, che ha perforato un polmone, ed è stato immediatamente ricoverato in codice rosso. L’uomo era privo di coscienza e i suoi vestiti erano intrisi di sangue, segno evidente di una violenta colluttazione.
Indagini in corso: i sospetti dei carabinieri
I carabinieri della compagnia di Velletri hanno interrogato i due uomini che hanno accompagnato il ferito al pronto soccorso. Entrambi di nazionalità albanese e già noti alle forze dell’ordine, hanno affermato che l’incidente è avvenuto al culmine di una lite per futili motivi scoppiata in strada. Durante l’interrogatorio, sono emersi segni di colluttazione anche su di loro, suggerendo il coinvolgimento di una rissa.
Versioni contrastanti e dubbi sul luogo dell’aggressione
Le versioni fornite dai due uomini presentano diverse incongruenze, alimentando i dubbi dei carabinieri. La reale dinamica dell’aggressione e il luogo esatto dell’accoltellamento rimangono incerti. Gli investigatori stanno cercando di determinare se la lite sia effettivamente avvenuta con degli sconosciuti, come sostenuto dai due uomini, o se ci siano altre circostanze da considerare.
Prognosi riservata: condizioni dell’uomo critiche
Nel frattempo, la vittima resta ricoverata in prognosi riservata e lotta tra la vita e la morte. Le sue condizioni sono critiche, e i medici stanno facendo tutto il possibile per stabilizzarlo.
Fonte: [Fanpage](https://www.fanpage.it/roma/accoltellato-allalba-a-ariccia-47enne-lotta-tra-la-vita-e-la-morte/)
Attualità
Allerta bomba su volo American Airlines attivata da una mail anonima
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Un falso allarme bomba ha interessato un volo American Airlines partito da New York e diretto in India, a seguito di una mail anonima giunta all’aeroporto di Delhi.
La segnalazione e l’intervento
La mail conteneva la minaccia: “C’è una bomba a bordo”. Ricevuta ieri, ha attivato le procedure di emergenza, portando l’aereo, un Boeing 789, a invertire la rotta verso Fiumicino, mentre sorvolava il Mar Caspio. È stato solo dopo che il pilota ha ricevuto indicazioni per atterrare in Italia, che due Eurofighter dell’Aeronautica militare hanno affiancato il velivolo nel suo arrivo.
Controlli a terra
Una volta atterrato, passeggeri ed equipaggio sono stati fatti scendere e ha avuto inizio un’accurata verifica dell’aereo da parte della polizia e della polaria. Non è stato trovato alcun ordigno esplosivo, e l’allerta è stata presto dichiarata falsa. I passeggeri e l’equipaggio hanno dovuto affrontare disagi e trascorrere la notte a Roma, ma oggi è prevista una nuova partenza per l’India.
Un episodio a lieto fine
Nonostante l’alta tensione e il grande spavento per i circa 200 passeggeri a bordo, fortunatamente, la situazione si è conclusa senza conseguenze gravi.
Attualità
Incendio appiccato da un detenuto nella sua cella al carcere Regina Coeli di Roma
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Un detenuto ha appiccato un incendio nella sua cella al carcere romano di Regina Coeli, mentre un altro si è ferito gravemente al collo. La notizia è stata comunicata dal sindacato Fp Polizia Penitenziaria della Cgil, che ha definito l’episodio come un'”ennesima notte di follia” all’interno dell’istituto penitenziario.
Incendio e fuga di fumo
Il sindacato ha spiegato che il detenuto ha provocato un incendio creando una grossa nube di fumo nella sezione detentiva. Solo l’intervento tempestivo del personale di Polizia Penitenziaria ha evitato conseguenze più gravi. Durante le operazioni di evacuazione, un altro detenuto, probabilmente sconvolto e in preda al panico, si è procurato una grave ferita da taglio al collo.
Condizioni critiche del personale
La Cgil ha sollevato preoccupazioni riguardo alla situazione del personale, avvertendo che è “fortemente in sotto organico”. Il sindacato ha denunciato le “precari e difficili condizioni di lavoro” nella struttura, sottolineando che la Polizia Penitenziaria sta affrontando turni massacranti e operando al di sotto dei livelli minimi di sicurezza. Hanno fatto appello per “interventi urgenti dalle varie Autorità” e hanno chiesto una riforma dell’intero sistema penitenziario che possa affrontare le emergenze e restituire dignità ai lavoratori del Corpo di Polizia Penitenziaria.
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