Attualità
Incontro Europeo sulla Superlega fissato per il 10 gennaio: Abodi anticipa la data

Europa unita contro la Superlega
Le principali squadre dei più prestigiosi campionati europei si sono espresse apertamente contro la creazione della Superlega, pronunciandosi tramite comunicati ufficiali. Andrea Abodi, il Ministro per lo sport e per i giovani, ha annunciato la necessità di coordinare una posizione comune in merito a questa controversia. A tal fine, è previsto un incontro tra i grandi Paesi europei.
Appuntamento cruciale a Bruxelles
In Italia, numerose società hanno già condiviso le loro opinioni sulla Superlega. Tuttavia, importanti aggiornamenti potrebbero arrivare presto. Durante una conferenza stampa di fine anno al Parco del Foro Italico, Abodi ha rivelato che il 10 gennaio sarà una data cruciale: a Bruxelles, le principali nazioni europee si incontreranno per discutere il futuro della Superlega. “L’obiettivo è quello di avanzare in una direzione unitaria”, ha dichiarato il ministro. “C’è un sostanziale accordo tra i grandi Paesi europei che si vedranno il 10 gennaio a Bruxelles per rafforzare ulteriormente la posizione comune. Credo fermamente nella collaborazione tra Epfl, Uefa ed Eca per migliorare le competizioni europee e coinvolgere maggiormente i club nella loro organizzazione. La Corte ha stabilito che la struttura va rivista, non che la Superlega debba essere realizzata. Per me, è fondamentale che la competizione sia inclusiva, che tuteli i campionati nazionali, i vivai e la Nazionale.”
Dissenso di Atletico Madrid e Bayern Monaco
Uno dei punti di discussione cruciali sarà il parere dei tifosi, che in passato hanno mostrato un notevole dissenso, soprattutto in Inghilterra. Per Abodi, la chiave per andare avanti è la collaborazione tra tutti gli enti coinvolti, al fine di migliorare il prodotto calcistico e consentire al calcio europeo di progredire ulteriormente.
Collaborazione come chiave del successo
L’appuntamento è quindi fissato per l’inizio del nuovo anno. “I tifosi sono al centro del calcio e dobbiamo offrire loro un prodotto di qualità, migliorando i luoghi e le competizioni”, ha sottolineato Abodi. “Non credo che la Superlega sia la direzione giusta; ciò che auspico è una maggiore collaborazione. Non bisogna evitare il confronto, poiché le sfide del mercato ci spingono a migliorare il prodotto.”
Per ulteriori dettagli, consulta [la fonte](https://www.fanpage.it/sport/calcio/abodi-anticipa-lincontro-dei-paesi-europei-per-discutere-della-superlega-sara-il-10-gennaio/)
Attualità
La crisi della Chiesa che nessuno ha il coraggio di dire. I numeri parlano chiaro

Ieri a Roma c’è stato il funerale di Papa Francesco.
Tanti i capi di stato e le famiglie reali che hanno partecipato a San Pietro per le esequie di Papa Bergoglio, rappresentante della religione più importante del mondo.
Ma i numeri parlano chiaro: infatti, nonostante la folla numerosa, bisogna evidenziare come la chiesa romana abbia delle grandi problematiche al suo interno: dalla crisi delle vocazioni, alla diminuzione dei fedeli che, anno dopo anno, diventano sempre di meno.
La crisi delle fede cristiana in Europa
In Europa la religione cristiana è in netto calo. Le migrazioni di cittadini da paesi non cristiani, che spesso sono di religione musulmana, sta cambiando la mappa dei fedeli nel vecchio continente.
Anno dopo anno, vuoi anche il calo demografico, i musulmani in Italia aumentano. Giusto per chiarare attraverso i dati, rispetto ai funerali di Giovanni Paolo II nel 2005 – dove accorsero 3 milioni di persone – ieri per papa Bergoglio ce n’erano dieci volte di meno, ovvero 250.000.
La chiesa è in difficoltà e di questo bisogna prenderne atto. Non si può far finta di nulla.
Il compito del nuovo pontefice sarà soprattutto quello di lavorare sodo per riportare una guida spirituale a Roma e in Europa, dove il numero di fedeli cristiani è in netto calo rispetto ai musulmani, che oltre a essere più partecipi sono sempre di più di più.
Non è un discorso politico e nemmeno di parte, ma solo constatare come il mondo cambia e con esso anche il credo religioso delle nostre città. Evidenziare come il cristianesimo in Europa e nel mondo stia diventando sempre meno influente è un atto dovuto, che deve far riflettere soprattutto per dei ragionamenti a lungo termine.
Attualità
Attivisti di Extinction Rebellion invadono il Colosseo citando le parole del Papa per la loro protesta eco-radicale

ClimaInRibellione: Attivisti di Extinction Rebellion hanno invaso il Colosseo di Roma con un messaggio shockante ispirato a Papa Francesco, e potresti non credere a cosa è successo dopo!
In una mossa audace che ha catturato l’attenzione di tutti, gli attivisti di Extinction Rebellion hanno occupato il Colosseo, uno dei simboli più iconici di Roma, per diffondere un appello urgente contro il cambiamento climatico. Utilizzando le parole del Pontefice per amplificare il loro messaggio, questa protesta ha trasformato un sito storico in un palcoscenico globale di sensibilizzazione, lasciando i passanti a chiedersi: quanto è vicina la crisi ambientale alla nostra porta?
L’occupazione che ha fatto scalpore
Gli attivisti hanno strategicamente scelto il Colosseo per la sua visibilità mondiale, esibendo striscioni e slogan che riecheggiano le parole di Papa Francesco sul rispetto per il pianeta. “Laudato si'”, il celebre documento papale, è stato al centro della loro azione, ricordando a tutti che il tempo stringe per agire contro il riscaldamento globale. Testimoni oculari hanno descritto scene di tensione e ammirazione, con la folla che si è radunata per osservare l’evento in diretta.Reazioni e impatti immediati
Le autorità locali e i responsabili del sito hanno risposto rapidamente, ma l’eco della protesta si è diffusa sui social media, generando dibattiti accesi. Con migliaia di condivisioni e commenti, questa iniziativa ha sollevato domande sul futuro delle manifestazioni ambientali: è solo l’inizio di una serie di azioni più audaci? Mentre il mondo osserva, l’impatto di questa occupazione potrebbe ispirare altri a unirsi alla causa, rivelando quanto il clima sia diventato un tema irrinunciabile.
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