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“La Maternità deve ridiventare di nuovo cool”. Forse però a 18 anni è troppo presto…

Le parole della senatrice di Fratelli d’Italia che aprono le solite critiche

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“La Maternità deve ridiventare di nuovo cool”. Forse però a 18 anni è troppo presto…

Come al solito fanno discutere le opinioni in favore della natalità. Stamattina durante la trasmissione televisiva Coffe Break, la senatrice di Fratelli d’Italia Lavinia Mennuni ha espresso un concetto più o meno giusto, ovvero far di nuovo diventare “cool” fare i figli.

Certo a 18, 20 anni forse è un pochino presto, però la considerazione ha un senso, visto che ormai fare i figli è un concetto che non va più di moda, almeno in Italia dove siamo diventando un paese di vecchi, soprattutto per colpa delle politiche governative degli ultimi 30 anni.

Lo hanno capito anche gli immigrati di seconda generazione che l’Italia non è un paese dove è facile far crescere i propri figli. In questa società individualista e senza più certezze economiche, comunque fare figli significa fare delle rinunce e a 20 anni è proprio fuori contesto. Magari dai 30 anni in su il discorso cambia, ma comunque non fare i figli non significa non essere dei buoni cittadini. Di seguito le parole della senatrice. Comunque giusto enfatizzare il valore della maternità in un tempo che sembra quasi denigrarlo. Di seguito le parole della senatrice

“Mia mamma mi diceva Ricordati che hai l’opportunità di fare ciò che vuoi ma non devi mai dimenticare che la tua prima aspirazione deve essere quella di essere mamma a tua volta. Allora secondo me questo è una cosa che anche noi donne della mia generazione di 46-47 anni dobbiamo ricordare alle nostre figlie perché ahimè se no, il rischio che si genera è che in nome di questa realizzazione professionale che io auspico e che trovo che sia giusta – la donna ha una preparazione  – gli uomini e donne riescono a fare cose straordinarie insieme, mai e poi mai sono stata per il femminismo separatista, però non dobbiamo dimenticare che esiste la necessità la missione perché io penso di mettere al mondo cittadini e futuri italiani e quindi, qui c’è l’approccio culturale, ora userò un termine cui lo devi abituare noi dobbiamo aiutare le istituzioni, il Vaticano, le associazioni, la maternità a diventare di nuovo cool. Cioè noi dobbiamo far sì che le di 18 anni di vent’anni vogliono sposarsi i ragazzi di 17 18 anni, 20 anni, vogliono sposarsi e vogliono mettere al mondo la famiglia.

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Oggi una preghiera speciale per Papa Francesco viene recitata nella Basilica di San Giovanni.

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Oggi una preghiera speciale per Papa Francesco viene recitata nella Basilica di San Giovanni.

Alle 17.30, il cardinale vicario Baldassare Reina celebrerà messa nella Basilica di San Giovanni in Laterano “con una speciale intercessione per la salute di Papa Francesco”. Questo gesto sarà replicato in tutte le parrocchie di Roma.

La notte appena trascorsa è stata “tranquilla”, secondo quanto comunicato dall’equipe medica del Policlinico Gemelli di Roma, dove è attualmente in cura Papa Francesco. Tuttavia, la prognosi rimane riservata a seguito della crisi respiratoria che ha comportato un peggioramento delle sue condizioni di salute. Davanti all’ospedale, numerosi giornalisti, cameraman e fotografi sono accampati, affiancati da fedeli che giungono per dedicare preghiere a Bergoglio.

Il cardinale Reina ha invitato tutti a unirsi spiritualmente alla Santa Messa di questa sera, evidenziando come “in comunione di fede e di preghiera, ciascuno nella propria comunità, innalzeremo al Signore la nostra supplica per il Santo Padre, affinché lo sostenga con la Sua grazia e lo ricolmi della forza necessaria per attraversare questo momento di prova”.

A Bologna, il cardinale Matteo Maria Zuppi presiederà il Santo Rosario per la salute del pontefice alle 20.00 dalla chiesa di San Domenico. La preghiera sarà trasmessa in diretta su Tv2000 e Play2000. “Vogliamo stringerci al Santo Padre – spiega Zuppi – chiedendo al Signore di sostenerlo in questo momento di sofferenza, perché trovi sollievo e possa ristabilirsi al più presto. Sarà un modo concreto per rinnovargli la vicinanza e l’affetto delle comunità ecclesiali italiane, che da giorni hanno intensificato la loro preghiera”.

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Incidente su via Tiburtina: un 33enne muore dopo aver colpito un semaforo, una giovane risulta gravemente ferita.

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Incidente su via Tiburtina: un 33enne muore dopo aver colpito un semaforo, una giovane risulta gravemente ferita.

Un grave incidente si è verificato all’alba di oggi, domenica 23 febbraio, su via Tiburtina, nel quartiere Rebibbia. Verso le 4.00, un’auto diretta verso il Grande Raccordo Anulare ha perso il controllo, schiantandosi contro un semaforo. L’incidente sembra essersi verificato a causa dell’alta velocità.

Un uomo di 33 anni, di nazionalità rumena e conducente della Mazda 6 coinvolta, è deceduto sul colpo. Il personale del 118, giunto sul posto, ha confermato il decesso. Altri due passeggeri, un uomo e una giovane di 28 anni, sono stati trasportati in codice rosso agli ospedali Sandro Pertini e Policlinico Umberto I a causa delle gravi ferite riportate.

Sul luogo dell’incidente, gli agenti della Polizia Locale di Roma Capitale hanno chiuso via Tiburtina all’altezza di via Furio Cicogna per facilitare le operazioni di soccorso.

Reazioni alle stragi stradali

Marco Milani, Segretario Romano del Sulpl (Sindacato Unitario Lavoratori Polizia Locale), ha commentato l’incidente: “Ennesima vittima sulle strade romane che va ad aggiungersi a quelle che vengono ormai definite stragi del sabato sera. La polizia locale, già carente di importanti risorse deve tornare al suo ruolo intensificando i servizi autovelox ed i rilievi etilometrici.” Ha poi aggiunto: “Solo una vera e propria guerra all’alta velocità e al consumo di sostanze alteranti, maggiori cause della gran parte di morti su strada, può riportare la sicurezza delle strade romane, agli standard delle altre Capitali europee.”

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