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Ladri Arrestati a Milano dopo una Serie di Rapine: Minacce con Pistola a una Donna Davanti alla Figlia

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Ladri Arrestati a Milano dopo una Serie di Rapine: Minacce con Pistola a una Donna Davanti alla Figlia

Arrestati Tre Ladri Accusati di 14 Rapine a Milano

Giovedì 7 dicembre, la polizia di Stato ha arrestato tre uomini accusati di aver perpetrato almeno 14 rapine a Milano tra il 2020 e il 2022. In uno degli episodi più eclatanti, la banda ha minacciato una donna puntandole una pistola al petto davanti alla figlia di 13 anni.

Un Esempio di Violenza Impietosa

Le minacce alle vittime erano accompagnate da frasi intimidatorie come “Hai capito che ti sto puntando una pistola sulla fronte?”. In uno dei casi, un orologio di lusso del valore di 23mila euro è stato sottratto a una delle vittime. In un altro episodio, una madre è stata derubata di un orologio del valore di 8mila euro e di un anello.

Metodo Operativo della Banda

I malviventi erano soliti perlustrarsi le principali vie di Milano a bordo di uno scooter. Una volta individuata la vittima, la seguivano, la minacciavano con una pistola semi-automatica e fuggivano con il bottino. Gli agenti di via Fatebenefratelli, coordinati dalla Procura di Milano, hanno emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per i tre.

L’Arresto dei Trasfertisti

La banda, composta da trasfertisti che raggiungevano Milano appositamente per compiere le rapine, operava dal 2020 al 2022. In totale, sono accusati di 14 rapine, di cui 10 effettivamente realizzate. Le accuse comprendono rapina aggravata dall’uso di armi e travestimento. Principalmente, rubavano orologi di lusso come Rolex, Hublot e Patek Philippe, per un valore complessivo di duecentomila euro. Gli agenti hanno segnalato anche l’arresto di un migrante 22enne, collegando i suoi disturbi psichici alla traversata fino a Lampedusa.

Conclusioni

La determinazione e il lavoro puntuale delle forze dell’ordine hanno permesso l’arresto di questa banda di rapinatori che ha seminato il panico per tre anni nelle strade di Milano. La sicurezza cittadina passa ancora una volta dall’efficienza e dalla rapidità dell’intervento delle forze di polizia.

Fonte: [Fanpage](https://www.fanpage.it/milano/puntano-una-pistola-a-una-donna-davanti-la-figlia-13enne-arrestati-ladri-avevano-commesso-14-rapine/)

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Urna funeraria abbandonata sulla spiaggia di Ostia con una targhetta che riporta il nome della defunta

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Urna funeraria abbandonata sulla spiaggia di Ostia con una targhetta che riporta il nome della defunta

Un urna funeraria è stata abbandonata sulla spiaggia Limone di Ostia, attirando l’attenzione dei cittadini. L’oggetto riporta una targhetta in oro con il nome della defunta e le date di nascita e morte. I passanti hanno scattato delle foto e le hanno condivise nel gruppo Facebook “Ostia Informa”.

Misterioso ritrovamento

L’urnadalla forma particolare è stata trovata semi-nascosta nella sabbia, con la parte alta esposta. Già sono emerse varie ipotesi riguardo al motivo della presenza dell’urna sulla spiaggia. Si pensa che i familiari della defunta possano averla portata per un ultimo saluto al mare, ma non è chiaro se contenga ancora le ceneri o se sia stata svuotata.

Le reazioni degli utenti

La pubblicazione ha suscitato numerosi commenti, con utenti sconcertati per la situazione. Alcuni hanno espresso l’opinione che i familiari avrebbero dovuto gestire l’urna in modo più appropriato, piuttosto che lasciarla sulla spiaggia. Un utente ha notato: “Potrebbe e dico ‘potrebbe’ essere stata gettata in mare e poi arrivata a riva”, mentre un altro ha riflettuto sulle circostanze dietro questo gesto, dicendo: “Chissà cosa ha portato il parente a fare un gesto simile…”.

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Giuseppe Pignatone convocato in commissione per indagare sulla scomparsa di Emanuela Orlandi: chi è e quali sono i suoi legami

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Giuseppe Pignatone convocato in commissione per indagare sulla scomparsa di Emanuela Orlandi: chi è e quali sono i suoi legami

C’è grande attesa per l’audizione di Giuseppe Pignatone, convocato da Don Vergari e dalla vedova di De Pedis, che lo ha definito ‘procuratore nostro’. Questa audizione si inserisce nell’ambito della commissione bicamerale d’inchiesta sui casi di scomparsa di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori. Pignatone, che dieci anni fa ha chiesto e ottenuto l’archiviazione delle indagini sul caso Orlandi per mancanza di prove, risulta al centro delle indagini attuali.

Legami e indagini chiuse

Tra gli indagati all’epoca figuravano esponenti della banda della Magliana e monsignor Pietro Vergari. Le affermazioni di Don Vergari, che ha definito Pignatone ‘procuratore nostro’, sollevano interrogativi sul possibile legame tra i due. Il dottore Pignatone, presidente del Tribunale dello Stato della Città del Vaticano fino alla fine del 2024, ha avuto una carriera segnata da indagini significative, inclusa Mafia Capitale. È importante sottolineare che, nonostante la mancanza di prove consistenti, le motivazioni per la chiusura delle indagini sul caso Orlandi rimangono oggetto di discussione.

Il ruolo di Sabrina Minardi

La riapertura delle indagini sul caso di Emanuela Orlandi è stata innescata dalle dichiarazioni di Sabrina Minardi nel 2006, partner di Enrico De Pedis. Minardi ha affermato che Emanuela sarebbe stata rapita per ordine di figure religiose e sarebbe stata nascosta prima di essere lasciata ad un prete. Queste rivelazioni hanno portato a nuove inchieste, coinvolgendo diversi indagati.

Le parole di Pietro Orlandi

Pietro Orlandi, fratello di Emanuela, ha commentato la situazione attuale, sottolineando quanto sia complessa la vicenda legata alla scomparsa della sorella e come le indagini siano state influenzate nel tempo. Il suo coinvolgimento, insieme all’auspicio di maggiore chiarezza, rappresenta il desiderio di giustizia e verità per una storia che dura da decenni. La commissione d’inchiesta ha ascoltato vari testimoni, e l’audizione di Pignatone è vista come un passo cruciale nel riaccendere l’attenzione su un caso irrisolto.

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