Lee Sun-kyun, trovata senza vita l’attore sudcoreano star di Parasite

La morte di Lee Sun-kyun, attore sudcoreano celebre per Parasite

L’attore sudcoreano Lee Sun-kyun, famoso per il suo ruolo nel film ‘Parasite’, vincitore di numerosi premi, è stato trovato morto in circostanze tragiche, come ha riportato l’agenzia Yonhap. Si sospetta che si tratti di un suicidio. L’attore 48enne è stato rinvenuto all’interno di un veicolo nel centro della capitale, Seul, secondo quanto riferito dalla polizia sudcoreana.

Lee Sun-kyun, noto anche per le sue interpretazioni in film diretti dal regista Hong Sang-soo, aveva recentemente affrontato una controversia riguardante il sospetto uso di droghe e psicotropi, che aveva influito negativamente sulla sua carriera. Questo scandalo aveva minato la sua reputazione di attore di successo, causando la perdita di apparizioni televisive e contratti pubblicitari, come riferito da vari media sudcoreani.

Il talento di Lee Sun-kyun aveva raggiunto il culmine con ‘Parasite’, sotto la regia di Bong Joon-ho, un film che ha ottenuto ampio riconoscimento a livello internazionale. Il suo ruolo più recente in ‘Sleep’, nel quale interpretava un marito sonnambulo che atterriva la moglie, è stato presentato fuori concorso al Festival di Cannes di quest’anno.

Parlando con i giornalisti alla fine di ottobre, prima di un interrogatorio con la polizia, Lee Sun-kyun aveva espresso rimorso per la delusione arrecata a molte persone a causa degli eventi spiacevoli legati alla sua vita privata, dichiarando: “Mi scuso sinceramente per aver deluso molte persone essendo coinvolto in un incidente così spiacevole. Mi dispiace per la mia famiglia che sta sopportando un dolore così difficile in questo momento”.

Va sottolineato che la legge sudcoreana è estremamente severa in materia di uso di sostanze stupefacenti. L’attuale presidente, Yoon Suk-yeol, ha addirittura proposto misure più rigide per contrastare il traffico di droga. In Corea del Sud, la vendita di cannabis è punibile fino all’ergastolo, e sono previste sanzioni persino per coloro che rientrano nel paese dopo aver fatto uso di cannabis legalmente all’estero.

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