Attualità
Lega in Festa per il No al Mes: Salvini Chiede i Soldi all’Ue

La Lega Tripudia per la Bocciatura del Mes
La Lega e Matteo Salvini hanno celebrato con entusiasmo la recente bocciatura della ratifica del Mes in Parlamento. Questo evento è stato considerato come una vittoria storica per il partito, che da tempo critica il Meccanismo Europeo di Stabilità. Salvini ha rivendicato con forza il diritto dell’Italia di recuperare i fondi investiti in questo istituto europeo.
La Battaglia Contro il Mes
Da tempo, la Lega si è opposta fermamente al Mes, sin dalla sua prima approvazione. Ogni passaggio relativo al Mes è stato criticato dal partito, suscitando un’agguerrita battaglia politica che ha coinvolto sia il governo italiano che vari organi europei. La recente chiusura delle trattative sul Patto di Stabilità ha aperto la strada alla presentazione della ratifica in Aula, portando alla sua bocciatura.
Salvini: “Una Vittoria del Popolo Italiano”
Il leader della Lega, Matteo Salvini, ha sottolineato come questa bocciatura sia non solo una vittoria della Lega, ma anche del popolo italiano. Ha evidenziato l’inutilità e il potenziale danno che il Mes avrebbe potuto arrecare all’economia italiana. Salvini ha inoltre ribadito la coerenza della Lega nella sua opposizione a questo istituto, facendo appello al diritto dell’Italia di richiedere indietro i fondi investiti.
L’Esultanza degli Altri Esponenti della Lega
Anche altri membri prominenti del partito, come Claudio Borghi, hanno esultato per questa importante vittoria. Borghi ha definito il risultato ottenuto come un giorno significativo per la Repubblica Italiana, mettendo in luce la coerenza della Lega nella difesa della democrazia, dell’economia e dei risparmi dei cittadini italiani.
La Prossima Mossa della Lega
Dopo questa vittoria, la Lega sembra intenzionata a chiedere formalmente all’Unione Europea la restituzione dei fondi italiani investiti nel Mes. La mossa mira a consolidare la posizione del partito come difensore degli interessi economici dell’Italia in Europa.
Fonte: [Fanpage](https://www.fanpage.it/politica/la-lega-festeggia-la-bocciatura-del-mes-e-ora-salvini-vuole-i-soldi-indietro-dallue/)
Attualità
La crisi della Chiesa che nessuno ha il coraggio di dire. I numeri parlano chiaro

Ieri a Roma c’è stato il funerale di Papa Francesco.
Tanti i capi di stato e le famiglie reali che hanno partecipato a San Pietro per le esequie di Papa Bergoglio, rappresentante della religione più importante del mondo.
Ma i numeri parlano chiaro: infatti, nonostante la folla numerosa, bisogna evidenziare come la chiesa romana abbia delle grandi problematiche al suo interno: dalla crisi delle vocazioni, alla diminuzione dei fedeli che, anno dopo anno, diventano sempre di meno.
La crisi delle fede cristiana in Europa
In Europa la religione cristiana è in netto calo. Le migrazioni di cittadini da paesi non cristiani, che spesso sono di religione musulmana, sta cambiando la mappa dei fedeli nel vecchio continente.
Anno dopo anno, vuoi anche il calo demografico, i musulmani in Italia aumentano. Giusto per chiarare attraverso i dati, rispetto ai funerali di Giovanni Paolo II nel 2005 – dove accorsero 3 milioni di persone – ieri per papa Bergoglio ce n’erano dieci volte di meno, ovvero 250.000.
La chiesa è in difficoltà e di questo bisogna prenderne atto. Non si può far finta di nulla.
Il compito del nuovo pontefice sarà soprattutto quello di lavorare sodo per riportare una guida spirituale a Roma e in Europa, dove il numero di fedeli cristiani è in netto calo rispetto ai musulmani, che oltre a essere più partecipi sono sempre di più di più.
Non è un discorso politico e nemmeno di parte, ma solo constatare come il mondo cambia e con esso anche il credo religioso delle nostre città. Evidenziare come il cristianesimo in Europa e nel mondo stia diventando sempre meno influente è un atto dovuto, che deve far riflettere soprattutto per dei ragionamenti a lungo termine.
Attualità
Attivisti di Extinction Rebellion invadono il Colosseo citando le parole del Papa per la loro protesta eco-radicale

ClimaInRibellione: Attivisti di Extinction Rebellion hanno invaso il Colosseo di Roma con un messaggio shockante ispirato a Papa Francesco, e potresti non credere a cosa è successo dopo!
In una mossa audace che ha catturato l’attenzione di tutti, gli attivisti di Extinction Rebellion hanno occupato il Colosseo, uno dei simboli più iconici di Roma, per diffondere un appello urgente contro il cambiamento climatico. Utilizzando le parole del Pontefice per amplificare il loro messaggio, questa protesta ha trasformato un sito storico in un palcoscenico globale di sensibilizzazione, lasciando i passanti a chiedersi: quanto è vicina la crisi ambientale alla nostra porta?
L’occupazione che ha fatto scalpore
Gli attivisti hanno strategicamente scelto il Colosseo per la sua visibilità mondiale, esibendo striscioni e slogan che riecheggiano le parole di Papa Francesco sul rispetto per il pianeta. “Laudato si'”, il celebre documento papale, è stato al centro della loro azione, ricordando a tutti che il tempo stringe per agire contro il riscaldamento globale. Testimoni oculari hanno descritto scene di tensione e ammirazione, con la folla che si è radunata per osservare l’evento in diretta.Reazioni e impatti immediati
Le autorità locali e i responsabili del sito hanno risposto rapidamente, ma l’eco della protesta si è diffusa sui social media, generando dibattiti accesi. Con migliaia di condivisioni e commenti, questa iniziativa ha sollevato domande sul futuro delle manifestazioni ambientali: è solo l’inizio di una serie di azioni più audaci? Mentre il mondo osserva, l’impatto di questa occupazione potrebbe ispirare altri a unirsi alla causa, rivelando quanto il clima sia diventato un tema irrinunciabile.
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