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L’intesa Italia-Albania per la gestione dei flussi migratori: le novità dell’accordo

L’intesa Italia-Albania per la gestione dei flussi migratori: le novità dell’accordo

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L’intesa Italia-Albania per la gestione dei flussi migratori: le novità dell’accordo

L’intesa Italia-Albania per la gestione dei flussi migratori: le novità dell’accordo

Il Consiglio dei Ministri come riporta Il Tempo ha recentemente ratificato l’intesa tra Italia e Albania per il rafforzamento della cooperazione bilaterale in materia di gestione dei flussi migratori provenienti da Paesi terzi.

L’accordo prevede la realizzazione di due strutture sul territorio albanese sottoposte alla giurisdizione italiana, una presso il porto di Shengjin e un’altra nell’area interna di Gjader.

Il costo annuale dell’accordo è stimato sotto i 200 milioni di euro, e il vicepremier si è detto fiducioso riguardo all’iter parlamentare del provvedimento, sottolineando la presenza di una solida maggioranza.

Il protocollo introduce disposizioni di coordinamento, organizzazione, personale, spese, giurisdizione e legge applicabile, anche penale sostanziale e processuale penale.

Si prevede che nelle aree albanesi possano essere condotti esclusivamente i migranti imbarcati su mezzi delle autorità italiane all’esterno del mare territoriale italiano o di altri Stati membri dell’Unione Europea.

Nei confronti di questi migranti sarà applicata la disciplina italiana ed europea in materia di immigrazione e ammissione degli stranieri nel territorio nazionale, con competenza del Tribunale di Roma.

È previsto che “solo in casi eccezionali” sia possibile trasferire il migrante dalle strutture albanesi a strutture corrispondenti situate nel territorio italiano, su disposizione del responsabile italiano del centro.

Si introduce anche “la clausola di equiparazione” delle aree previste dal protocollo alle zone di frontiera o di transito nelle quali si prevede l’espletamento delle procedure accelerate in frontiera.

Il rispetto dei diritti previsti dalla disciplina generale italiana ed europea in materia è garantito per i migranti presenti nelle strutture del protocollo.

La realizzazione e gestione delle strutture sul territorio albanese sono disciplinate dal disegno di legge, prevedendo clausole speciali in materia di contratti pubblici, competenze amministrative e coordinamento dell’attività delle forze di polizia.

Con la ratifica del ddl si stabilisce che il migrante che commette un delitto all’interno delle strutture del Protocollo sia punito secondo la legge italiana se vi è la richiesta del ministro della Giustizia.

 

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