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Mirella Gregori, l’appello della sorella alla Procura: “Indagini siano riaperte”

La richiesta della sorella di Mirella Gregori: “La procura riapra le indagini come ha fatto con Emanuela Orlandi”
La scomparsa di Mirella Gregori, una ragazza di quindici anni avvenuta un mese prima di quella di Emanuela Orlandi, ha riportato nuovamente l’attenzione sul caso.
La sorella di Mirella, Maria Antonietta Gregori, ha espresso la sua richiesta di riaprire le indagini, sottolineando punti fondamentali legati alla sparizione di sua sorella. Insieme al suo avvocato Nicodemo Gentile, stanno lavorando per preparare un memorandum che dovrebbe portare alla riapertura dell’inchiesta. La richiesta di riapertura dell’inchiesta è stata accompagnata da una memoria depositata recentemente presso la Procura di Roma, piena di elementi che potrebbero essere cruciali per far luce sulla scomparsa di Mirella. Sono state richieste anche delle testimonianze, chiedendo che persone che potrebbero avere informazioni importanti vengano ascoltate.
Maria Antonietta Gregori chiede che vengano ascoltate alcune persone che potrebbero avere informazioni cruciali sul caso, sottolineando che al tempo dei fatti potrebbero non essere state adeguatamente ascoltate. Tra queste persone vi è un compagno di classe della ragazza e la proprietaria del bar sotto casa della famiglia.
La sorella di Mirella Gregori esprime la sua determinazione a ottenere giustizia per la sorella scomparsa e chiede l’apertura di nuove indagini sul caso, al fine di scoprire la verità su quanto accaduto. A differenza di quanto avvenuto nel caso della sparizione di Emanuela Orlandi, le indagini su Mirella Gregori non sono state riaperte. La famiglia della ragazza alimenta la speranza che la richiesta di riapertura dell’inchiesta porti finalmente ad una svolta nella vicenda.
Maria Antonietta Gregori si chiede se possano esserci eventuali legami tra le due sparizioni e auspica che vengano effettuati ulteriori accertamenti per far luce sui due casi.
La richiesta di riapertura delle indagini ha attirato l’attenzione dei media, portando nuovamente alla luce la vicenda, e la speranza della famiglia è che ciò possa portare finalmente alla scoperta della verità.
Attualità
Cronaca Roma, il Gullace è salvo: riapertura entro gennaio 2026

Cronaca Roma – La città Metropolitana di Roma è riuscita a reperire i fondi necessari per rendere nuovamente agibile il Liceo Teresa Gullace, dopo gli incendi che l’hanno devastato pochi mesi fa.
Cronaca Roma, Nessun Aiuto dal Governo: i Ragazzi Torneranno dopo Natale
Come riporta l’ANSA, il consigliere di Città metropolitana delegato a Edilizia Scolastica, Impianti Sportivi e Politiche della Formazione, Daniele Parrucci, ha fatto sapere che, grazie al rendiconto che verrà approvato verso fine Aprile, sarà stanzionato il milione e mezzo necessario per ripristinare l’agibilità della succursale del Gullace.
Gli Studenti della Sede Centrale e i Danni dell’Incendio: No Aiuti dal PNRR
Nonostante l’incendio sia stato riconosciuto come un vero e proprio attacco ai danni delle istituzioni, incapaci di gestire la situazione dell’istituto, alle prese con dei lavori che limitavano le lezioni da inizio anno, e nonostante la situazione critica della scuola -con gli studenti costretti a seguire le lezioni dividendosi in due turni- il Gullace non è riuscito ad intervenire né con fondi propri né con risorse del PNRR. Questo malgrado anche l’appello diretto del sindaco Gualtieri al Governo per un intervento straordinario.
Cronaca Roma, la Riapertura della Sede
I danni sono stati stimati per circa 2 milioni di euro ma, fa sapere Parrucci, i ragazzi potranno tornare a svolgere regolarmente le lezioni nella succursale dal periodo successivo alle vacanze di Natale.
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Cronaca
Roma, donna presa a pugni nello stomaco mentre si reca al lavoro

Negli Stati Uniti, un pericoloso fenomeno conosciuto come “knockout game” ha avuto conseguenze letali. Questo inquietante “gioco” consisteva nell’aggredire ignari passanti con un pugno, senza motivo, solo per dimostrare forza davanti agli amici. Spesso, questi atti di violenza venivano filmati e pubblicati su piattaforme come YouTube. L’ultimo episodio simile si è verificato ieri mattina a Monteverde, dove una donna è stata colpita mentre si recava al lavoro.
Cosa è Successo
Una violenza improvvisa e inspiegabile ha colpito una quarantenne, lasciandola senza parole e senza fiato. Patrizia, nome di fantasia, stava camminando in via Federico Ozanam alle 8.55 del mattino quando un uomo l’ha attaccata, colpendola alla bocca dello stomaco. «Ero in strada e stavo andando verso l’ufficio, con le cuffie per ascoltare musica e camminavo velocemente. Poi, improvvisamente, un uomo mi ha colpito con un pugno,» racconta.
Nonostante la zona fosse trafficata e vicino al mercato di piazza San Giovanni di Dio, la vittima non ha subito ferite gravi. «Il colpo è stato forte, ma non ho lividi e non è stato necessario andare al pronto soccorso,» aggiunge Patrizia. Resta però lo shock e la paura nel quartiere. Dopo essere stata colpita, la donna ha osservato il suo aggressore, che la guardava con soddisfazione. «Un uomo sulla sessantina, corporatura robusta, con la carnagione chiara, indossava una t-shirt azzurra e aveva cicatrici sul braccio.»
La Risposta della Comunità
Patrizia ha subito denunciato l’accaduto ai Carabinieri della Stazione Gianicolense, dando il via a una caccia all’uomo. «È avvenuto tutto molto velocemente e nessuno si sente più al sicuro in un mondo così complicato,» conclude. Anche una passante ha sollevato preoccupazioni, commentando: «Ma è matto?» A fronte dell’indifferenza di molti altri passanti, questo episodio solleva nuovamente il dibattito sulla sicurezza pubblica.
L’ondata di violenza legata al “knockout game” è un segno dei tempi e delle problematiche sociali sottostanti che richiedono una risposta efficace per garantire la sicurezza dei cittadini. La sensibilizzazione e la vigilanza sono essenziali per prevenire ulteriori episodi di questo tipo.
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