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Nicola Turetta: “Filippo non voleva uccidere, ma gli è saltato l’embolo”

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Nicola Turetta: “Filippo non voleva uccidere, ma gli è saltato l’embolo”

Il dramma di Nicola Turetta: “Filippo è un bimbo, gli è saltato l’embolo”

Nicola Turetta, padre del giovane reo confesso dell’omicidio della ex fidanzata Giulia Cecchettin, si è mostrato sconvolto e disorientato di fronte all’orrore compiuto dal figlio, dichiarando: “Non è una cosa razionale, ha ucciso il suo angelo praticamente, questi ragazzi mi sembra che appena gli togli qualcosa crollano”. Turetta spera ancora che il gesto sia stato compiuto d’impulso, senza premeditazione.

Il padre di Filippo Turetta, il giovane di Vigonovo protagonista di questo tragico evento, manifesta il proprio sconcerto e disorientamento di fronte all’accaduto. Secondo Turetta, suo figlio è un ragazzo fragile e instabile, incapace di gestire perdite o delusioni emotive senza reagire in modo drammatico.

Nicola Turetta, riporta TGCom 24, ha espresso la sua perplessità per quanto accaduto, affermando di aver sempre pensato che il figlio volesse solamente spaventare e non uccidere la giovane. Tuttavia, le cose hanno preso una piega inaspettata e il gesto fatale è stato compiuto. Nei giorni successivi all’omicidio, Turetta dichiara che ha aspettato invano un presunto rapimento da parte del figlio, che avrebbe impedito a Giulia di laurearsi, lasciandola poi libera, ma le cose hanno preso una piega inaspettata.

Turetta ha sottolineato che il rapporto tra Filippo e Giulia, nonostante gli alti e bassi tipici delle relazioni giovanili, non era patologico, nonostante le affermazioni contrarie dei familiari e amici di Giulia, che descrivono Filippo come una persona ossessiva e gelosa, motivi che l’avrebbero spinta a lasciarlo.

Nicola Turetta, ancora una volta, ha espresso la sua incredulità nei confronti di quanto avvenuto, sottolineando come il figlio abbia compiuto un gesto insensato verso colei che amava. Ha inoltre richiamato la necessità di una visione più ampia e più psicologica dell’accaduto, invitando a comprendere meglio le situazioni che portano a tali comportamenti e a individuare modalità di prevenzione e sostegno per aiutare i giovani in situazioni simili.

Nicola Turetta ha sottolineato che non ci si sarebbe mai aspettato un gesto del genere da parte del figlio, mentre l’indagine prosegue con l’incarico dell’autopsia sul corpo di Giulia Cecchettin. Per capire meglio in quale stato psicologico versasse Filippo al momento del gesto, sarà necessario aspettare l’interrogatorio davanti al pubblico ministero domani in carcere. La necessità di comprendere i motivi e le dinamiche che hanno portato a questo drammatico evento è cruciale per evitare casi simili in futuro.I legali di Filippo Turetta, assistiti dagli avvocati Giovanni Caruso e Monica Cornaviero insieme al loro collega Stefano Tigani, stanno seguendo il caso di Giulia Cecchettin insieme al consulente Stefano D’Errico.

Ancora non è stata fissata una data certa per i funerali di Giulia Cecchettin. Tuttavia, il sindaco di Vigonovo, Luca Martello, ha invitato i suoi concittadini a partecipare alle esequie. Il sindaco ha sottolineato l’importanza di dare supporto e vicinanza alla comunità in un momento così difficile. Martello ha dichiarato che, anche se al momento non ci sono informazioni certe sulla data dei funerali, la presenza di tutti sarebbe di grande aiuto per il processo di guarigione. L’invito è stato esteso affinché le persone partecipino alle esequie presso la Basilica di Santa Giustina a Padova, un luogo ampio e accogliente adatto a una cerimonia così significativa.

Cronaca

Roma, donna presa a pugni nello stomaco mentre si reca al lavoro

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Roma, donna presa a  pugni nello stomaco mentre si reca al lavoro

Negli Stati Uniti, un pericoloso fenomeno conosciuto come “knockout game” ha avuto conseguenze letali. Questo inquietante “gioco” consisteva nell’aggredire ignari passanti con un pugno, senza motivo, solo per dimostrare forza davanti agli amici. Spesso, questi atti di violenza venivano filmati e pubblicati su piattaforme come YouTube. L’ultimo episodio simile si è verificato ieri mattina a Monteverde, dove una donna è stata colpita mentre si recava al lavoro.

Cosa è Successo

Una violenza improvvisa e inspiegabile ha colpito una quarantenne, lasciandola senza parole e senza fiato. Patrizia, nome di fantasia, stava camminando in via Federico Ozanam alle 8.55 del mattino quando un uomo l’ha attaccata, colpendola alla bocca dello stomaco. «Ero in strada e stavo andando verso l’ufficio, con le cuffie per ascoltare musica e camminavo velocemente. Poi, improvvisamente, un uomo mi ha colpito con un pugno,» racconta.

Nonostante la zona fosse trafficata e vicino al mercato di piazza San Giovanni di Dio, la vittima non ha subito ferite gravi. «Il colpo è stato forte, ma non ho lividi e non è stato necessario andare al pronto soccorso,» aggiunge Patrizia. Resta però lo shock e la paura nel quartiere. Dopo essere stata colpita, la donna ha osservato il suo aggressore, che la guardava con soddisfazione. «Un uomo sulla sessantina, corporatura robusta, con la carnagione chiara, indossava una t-shirt azzurra e aveva cicatrici sul braccio.»

La Risposta della Comunità

Patrizia ha subito denunciato l’accaduto ai Carabinieri della Stazione Gianicolense, dando il via a una caccia all’uomo. «È avvenuto tutto molto velocemente e nessuno si sente più al sicuro in un mondo così complicato,» conclude. Anche una passante ha sollevato preoccupazioni, commentando: «Ma è matto?» A fronte dell’indifferenza di molti altri passanti, questo episodio solleva nuovamente il dibattito sulla sicurezza pubblica.

L’ondata di violenza legata al “knockout game” è un segno dei tempi e delle problematiche sociali sottostanti che richiedono una risposta efficace per garantire la sicurezza dei cittadini. La sensibilizzazione e la vigilanza sono essenziali per prevenire ulteriori episodi di questo tipo.

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Incidente ad Aprilia: Esplosione di Bombole d’Ossigeno su un Furgone

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Incidente ad Aprilia: Esplosione di Bombole d’Ossigeno su un Furgone

Conducente in Gravi Condizioni Dopo l’Incidente tra Nettuno e Velletri

Un tragico incidente è avvenuto nella zona periferica tra Nettuno e Velletri, in provincia di Roma. Un furgone che trasportava bombole d’ossigeno è stato coinvolto in un’esplosione, causando un incendio devastante che ha lasciato il conducente in condizioni critiche.

Dettagli dell’Incidente

L’incidente è accaduto lungo la strada che collega Nettuno e Velletri. Durante il tragitto, le bombole d’ossigeno caricate nel furgone sono esplose improvvisamente, dando origine a un incendio di grandi proporzioni. Il conducente del veicolo, gravemente ferito, è stato prontamente trasportato all’ospedale Santa Maria Goretti di Latina per ricevere cure urgenti.

Dalle prime ricostruzioni emerge che il personale sanitario è stato tra i primi a notificare l’incidente alle autorità tramite il Numero Unico delle Emergenze 112. Numerosi mezzi di soccorso sono intervenuti rapidamente per prestare assistenza all’uomo ferito.

Reazioni della Comunità Locale

L’esplosione è stata accompagnata da un forte boato che ha subito allarmato i residenti nelle vicinanze. Un abitante della zona, dichiarando su un gruppo Facebook, ha raccontato: “Abito qui vicino e ho subito chiamato i vigili del fuoco e l’ambulanza. L’esplosione ha creato panico”. Altri cittadini hanno condiviso foto e video dell’incidente sui social media, mostrando la carcassa del furgone ridotta a un ammasso di rottami.

Grazie all’intervento tempestivo dei soccorritori, l’uomo alla guida è stato tratto in salvo dal veicolo distrutto.

Indagini delle Autorità

Gli agenti della polizia stradale sono attualmente sul luogo dell’incidente per effettuare ulteriori accertamenti sulla dinamica dell’accaduto. Questo episodio evidenzia ancora una volta l’importanza di gestire in modo sicuro il trasporto di materiali pericolosi e la necessità di un sistema di emergenza efficace.

La comunità locale rimane in apprensione, in attesa di aggiornamenti sulle condizioni di salute del conducente coinvolto.

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