Attualità
Omicidio nel carcere Mammagialla: detenuto confessa l’uccisione del compagno di cella per un debito
Il tragico evento e la confessione
Andrea Salvaggio, detenuto di 49 anni presso il carcere Mammagialla, è stato ucciso dal suo compagno di cella, Krasmir Tsvetkov. Salvaggio, arrestato per reati legati agli stupefacenti e con una conclusione della pena prevista per il 2026, è stato soffocato a morte. Tsvetkov, un giovane di 21 anni, incarcerato per reati contro il patrimonio, ha chiamato le autorità penitenziarie per confessare l’omicidio, dichiarando di aver soffocato Salvaggio con le mani.
Indagini e movente
Le indagini sull’incidente sono condotte dai carabinieri del Nucleo investigativo, sotto la guida del pubblico ministero Massimiliano Siddi. Le prime ipotesi suggeriscono che il movente del delitto possa essere un debito che Salvaggio aveva nei confronti di Tsvetkov. Tuttavia, ulteriori accertamenti sono in corso. Al momento, non sembra che ci fossero precedenti conflitti tra i due.
Criticità nel carcere Mammagialla
Daniele Nicastrini, segretario regionale dell’Unione sindacati di polizia penitenziaria, ha espresso preoccupazione per la situazione del carcere viterbese. La ridotta presenza di personale rispetto al numero di detenuti crea un ambiente altamente rischioso, che può portare a incidenti gravi, inclusi omicidi. Nicastrini ha sottolineato la necessità di aumentare il numero di agenti penitenziari durante i turni serali e notturni per garantire una sorveglianza adeguata e migliorare la sicurezza.
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