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Richiesta dei Parlamentari: Utilizzare il Termine “Senatrice” per le Donne in Senato

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Richiesta dei Parlamentari: Utilizzare il Termine “Senatrice” per le Donne in Senato

Iniziativa per il Rispetto del Linguaggio di Genere

Settantasei parlamentari, sia uomini che donne, hanno inviato una lettera al presidente del Senato Ignazio La Russa, richiedendo il rispetto del linguaggio di genere. La richiesta sottolinea l’importanza di utilizzare il termine “senatrice” per riferirsi alle donne in Senato, anziché il maschile “senatore”.

La Polemica sul Linguaggio di Genere in Parlamento

La discussione sul linguaggio di genere ha riacceso le polemiche all’interno del Parlamento. L’uso del termine maschile per rivolgersi alle senatrici ha suscitato particolare indignazione tra gli esponenti del centrodestra. In risposta, un gruppo di 76 parlamentari, tra cui molti uomini, ha firmato una lettera formale rivolta al presidente del Senato, chiedendo un adeguamento linguistico.

Promotrice della Richiesta

Aurora Floridia, senatrice di Alleanza Verdi e Sinistra, è la principale promotrice dell’iniziativa. La senatrice ha raccontato di come una presidente di commissione abbia ignorato la sua richiesta di essere chiamata “senatrice”. Questo episodio ha rafforzato la sua determinazione a sollecitare una modifica nel linguaggio utilizzato all’interno delle istituzioni.

Supporto Trasversale

L’istanza ha ottenuto ampio supporto, coinvolgendo gruppi politici come il Partito Democratico, il Movimento 5 Stelle, e Alleanza Verdi e Sinistra. Anche alcune firme da altre formazioni politiche si sono unite alla causa, segnalando un sostegno trasversale alla questione.

Motivazioni e Raccomandazioni Linguistiche

Nella lettera, i parlamentari hanno sottolineato la necessità di aggiornare il linguaggio secondo le norme della lingua italiana, enfatizzando l’importanza di utilizzare il genere grammaticale femminile per le cariche istituzionali e professionali. L’uso del linguaggio di genere viene visto come un passo significativo nella lotta contro la violenza di genere e in linea con le raccomandazioni dell’Accademia della Crusca.

Conclusione

La richiesta avanzata dagli esponenti politici mira a promuovere un uso corretto e rispettoso del linguaggio all’interno delle istituzioni, riconoscendo pienamente il ruolo e l’identità delle donne in Parlamento.

Fonte: [Fanpage](https://www.fanpage.it/politica/chiamateci-senatrici-e-non-senatori-la-lettera-di-76-parlamentari-al-presidente-la-russa/)

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