Roma Nord
Rifiuti davanti a Starbucks: caffetteria multata, scatta chiusura alla terza infrazione
Rifiuti davanti a Starbucks: caffetteria multata, scatta chiusura alla terza infrazione
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Starbucks multato per montagna di rifiuti davanti al locale a Roma
Una caffetteria Starbucks a Prati, Roma, è stata sanzionata con una multa di 300 euro a seguito della scoperta di una montagna di sacchi gialli dell’immondizia ammassati proprio davanti all’entrata del locale.
La situazione ha suscitato polemiche e malcontento tra i cittadini del quartiere, con la foto della scena che è stata pubblicata su un gruppo Facebook locale, diventando rapidamente virale.
La vicenda come riporta Fanpage ha attirato l’attenzione anche delle istituzioni, con un consigliere di maggioranza del Municipio I di Roma che ha commentato l’accaduto e chiesto un intervento di controllo da parte dell’Azienda Municipale Ambiente di Roma (AMA) e della “Tutela Ambientale”.
Stefano Marin, assessore ai Rifiuti del Municipio I, ha sottolineato l’importanza del rispetto delle regole e ha dichiarato che le attività commerciali devono operare nel rispetto dell’ambiente e delle normative vigenti.
La caffetteria Starbucks ha risposto alla situazione affermando il proprio impegno nella riduzione dei rifiuti e il rispetto dell’ambiente.
La catena ha dichiarato che i rifiuti fotografati fuori dal negozio riflettono una misura temporanea, in linea con le normative, e che sono stati rimossi poche ore dopo da AMA.
Inoltre, Starbucks ha assicurato di lavorare a stretto contatto con le istituzioni locali per gestire la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti, in attesa che venga implementata una soluzione permanente con AMA per consentire uno stoccaggio adeguato degli stessi.
La multa inflitta al locale è solo la prima sanzione, con la possibilità di chiusura in caso di ulteriori infrazioni.
Cronaca
Incidente autobus a Monte Mario, fra i feriti dello scontro anche una neonata
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Monte Mario, Scontro tra bus a Roma, tra i feriti anche una neonata
Cronaca Roma – Un incidente avvenuto nel primissimo pomeriggio a Monte Mario, periferia nord di Roma, ha causato nove persone ferite e molta paura. Un autobus ha perso il controllo, schiantandosi prima contro un altro bus parcheggiato e poi contro un terzo autobus in movimento e pieno di passeggeri. Tra i feriti c’è una bimba di soli 2 mesi insieme alla giovane madre.
L’incidente è avvenuto in via Cesare Castiglioni, vicino alla stazione ferroviaria di Monte Mario. L’autista di un autobus della Roma Tpl (il 998) uscendo dal capolinea ha perso il controllo del veicolo, colpendo un altro autobus in sosta e una macchina. Successivamente, il bus fuori controllo ha centrato un altro autobus, l’913 dell’Atac, che stava passando in quel momento. L’impatto è stato violento, con vetri in frantumi e danni anche a un’altra auto parcheggiata, a un segnale stradale e a un marciapiede.
Dei nove feriti, otto sono stati portati in ospedale dal servizio di emergenza 118. Fortunatamente, nessuno è in pericolo di vita, ma quattro persone sono in condizioni più gravi e sono state ricoverate in ospedali diversi. Tra di loro c’è una donna di 31 anni con la figlia di 2 mesi, portati al policlinico Gemelli.
I vigili hanno sequestrato il bus della Roma Tpl e stanno indagando sulle cause dell’incidente. Alcuni testimoni hanno suggerito che potrebbe essere stato causato da un guasto tecnico, considerando la perdita di controllo del conducente del bus coinvolto. Gli accertamenti sono comunque ancora in corso.
Il sindaco di Roma Roberto Gualtieri ha espresso la sua preoccupazione per l’incidente e ha offerto il sostegno della città ai feriti e alle persone coinvolte. La presidente della commissione capitolina Pari Opportunità Michela Cicculli ha mostrato solidarietà alla neomamma e alla neonata ferite nell’incidente, auspicando una rapida chiarificazione delle cause dello scontro e un pronto recupero per tutti i feriti.
News
Studente romano riceve nota, patrigno massacra preside: 90 giorni prognosi
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I fatti sono avvenuti lo scorso 15 marzo all’Istituto Paritario San Gabriel di via della Giustianiana a Roma Nord. Il patrigno ha massacrato il preside di fronte al ragazzino dopo il rifiuto di cancellare il provvedimento disciplinare.
Si chiama Raimondo Pietroletti, di professione fa il dirigente scolastico e, nei suoi compiti, anche quello di parlare con genitori e famiglie dei problemi degli alunni. Ma quando il patrigno di uno studente arriva a scuola per parlare di una nota disciplinare che gli è stata comminata da un insegnante, non si aspettava di finire vittima di una brutale aggressione. Invece è finito in ospedale e infine dimesso con 90 giorni di prognosi per guarire dalle lesioni ricevute.
La vicenda risale allo scorso 15 marzo ed è avvenuta all’istituto paritario San Gabriele, in via della Giustiniana, siamo nel quadrante Nord di Roma, ed è raccontata sulle pagine della cronaca del quotidiano Il Tempo. Quando il compagno della madre del ragazzino ha saputo di quella nota disciplinare comminata allo studente per aver preso a parolacce un insegnante, si è presentato a scuola come una furia e pretende di parlare con il preside e lo minaccia di conseguenze se non avesse cancellato quella nota.
Di fronte al rifiuto del preside Pietroletti scatta il pestaggio, brutale, avvenuto per di più davanti agli occhi terrorizzati del figlio piccolo che implorava il genitore di smetterla. Inutili i tentativi di collaboratori e personale docente di fermare la violenza di quell’uomo che sembrava visibilmente alterato. Il preside è stato soccorso dal 118 e trasferito in ospedale, mentre sul posto sono giunte le forze dell’ordine che hanno denunciato l’uomo. Un episodio che, per la sua gravità, è stato trasmesso alle famiglie con una comunicazione ufficiale. Anche il Ministero dell’Istruzione da quanto si apprende si è attivato tramite l’Avvocatura dello Stato.
“Esprimo la vicinanza, mia e del Ministero al dirigente scolastico dell’istituto San Gabriele di Roma”, ha affermato il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara: “La ferma condanna dell’accaduto e l’augurio, con tutto il cuore, di pronta guarigione al dirigente Pietroletti non bastano, perché chi aggredisce un lavoratore della scuola aggredisce l’Istituzione stessa. È mio dovere – ha concluso il ministro – portare avanti, con determinazione, come sto facendo quotidianamente, ogni misura utile a ripristinare la cultura della legalità e del rispetto a tutela di tutta la comunità scolastica“.
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