Attualità
Sara cerca l’autista del bus: un incontro speciale a Roma
Un appello sui social per ritrovare un incontro fugace
Sara, una donna di 37 anni originaria della Calabria e residente a Roma, ha recentemente lanciato un appello sui social network per ritrovare un autista ATAC con cui ha condiviso un momento intenso di scambi di sguardi su un autobus della linea 89. Descrive l’uomo come un trentacinquenne o quarantenne, moro, con un sorriso affascinante.
Il primo incontro sul bus della linea 89
Secondo il suo racconto, Sara è salita sull’autobus e ha subito notato l’autista. C’è stato un “gioco di sguardi” tra loro, ma purtroppo, prima che potesse interagire con lui, è dovuta scendere alla sua fermata.
L’appello sui social network
Determinata a ritrovare quel momento speciale, Sara ha deciso di esporsi pubblicamente sui social network, sperando che l’autista legga il suo post e si riconosca nella descrizione. Ha esortato gli utenti a condividere il suo appello per aumentare le probabilità di ritrovare l’uomo.
Un appello tra i gruppi Facebook romani
Il suo messaggio è stato diretto specificamente ai gruppi Facebook della comunità romana, con l’auspicio che il “misterioso autista moro dal sorriso affascinante” possa vedere l’appello, riconoscersi e, possibilmente, contraccambiare l’interesse.
Un’ultima speranza per rivedere l’autista
Sara ha espresso il forte desiderio di rivedere l’uomo con cui ha condiviso questo breve, ma intenso, scambio di sguardi sull’autobus della linea 89. Determinata a fare tutto il possibile, continua a chiedere l’aiuto delle persone per diffondere il suo messaggio e facilitare il contatto con l’autista del bus.
Attualità
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La casa di riposo del Viterbese è al centro di un’inchiesta per maltrattamenti: sei operatori sono stati indagati per aver legato gli anziani ai letti e averli insultati. Tre sono finiti in carcere. Gli ospiti sarebbero stati maltrattati, malnutriti e abusati, con comportamenti violenti come minacce di morte e spinte. Le indagini, partite nel 2024, sono state supportate da telecamere nascoste che hanno documentato gli abusi. Un vero incubo per gli anziani ospiti della struttura.
Attualità
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