Attualità
Sciopero dei Trasporti a Roma del 15 Dicembre: Il TAR Appoggia Salvini, Ma Il Sindacato non Ci Sta

Sciopero dei Mezzi a Roma – Sentenza del TAR: Il Natale Blocca lo Sciopero. Sindacato USB Sfida Salvini con la Disobbedienza
Con un comunicato stampa, il sindacato USB contestualizza la decisione del tribunale amministrativo che ha ridotto a quattro ore lo sciopero dei mezzi pubblici previsto a Roma per il 15 dicembre.
Decisione del TAR del Lazio: Le Motivazioni
Il presidente della Terza Sezione del TAR del Lazio ha giustificato la sentenza citando il particolare stato di pericolo in alcune aree della penisola, dovuto a recenti avversità atmosferiche di forte intensità. Questo riferimento include la passata alluvione che ha colpito in modo particolare la Toscana tra il 2 e il 5 novembre. Inoltre, il giudice ha menzionato l’incremento significativo della mobilità non legata a motivi lavorativi durante il periodo natalizio.
La Posizione del Sindacato USB
Il sindacato USB critica aspramente tale decisione, evidenziando la notevole distanza temporale dagli eventi metereologici menzionati e sottolineando che tali eventi hanno interessato solo una parte del territorio nazionale. Inoltre, fanno notare che la normativa già prevede un periodo di “salvaguardia” dalle agitazioni durante le festività, che inizia il 18 dicembre, escludendo quindi lo sciopero del 15 dicembre.
Diffuso Malcontento tra i Sindacati
Il sindacato USB afferma che i continui attacchi alla magistratura da parte del governo stanno influenzando le decisioni giudiziarie. Ribadiscono che questa sentenza rafforza la loro scelta di disobbedire all’ordinanza di Salvini, considerando la disobbedienza l’unica arma per difendere il diritto di sciopero e la libertà di tutti.
Attualità
Papa Francesco snobba il Vaticano: sepolto nella Basilica di Santa Maria Maggiore

PapaFrancescoFaScandalizzare: Il Santo Padre snobba il Vaticano per una sepoltura inaspettata nella Basilica di Santa Maria Maggiore!
In un colpo di scena che sta facendo discutere il mondo cattolico, Papa Francesco ha deciso di essere sepolto nella Basilica di Santa Maria Maggiore, bypassando il tradizionale riposo in Vaticano. Chiamatelo un “ribelle in tonaca”, ma questa mossa sembra un affronto alle abitudini secolari, lasciando i fedelissimi a chiedersi se il Papa stia mandando un messaggio criptico o solo un po’ di caos tra i cardinali. L’immagine che accompagna questa notizia, scattata di recente, cattura l’essenza di questa basilica iconica che ora diventerà il nuovo punto focale.
La scelta che fa chiacchierare
Questa decisione, annunciata senza troppi giri di parole, ha già scatenato un’onda di reazioni sui social, con alcuni che la definiscono una “riforma papale con stile”. Non è tutti i giorni che un leader religioso opta per un’alternativa così “terra terra”, ignorando le tombe dorate del Vaticano. Immaginate i turisti che si affollano per un selfie con la sua lapide – potrebbe diventare il nuovo spot virale.Reazioni e polemiche in arrivo
Fonti vicine al Vaticano parlano di “sorpresa mista a confusione”, con qualche sussurro di dissenso tra i conservatori. E mentre i dettagli esatti rimangono avvolti nel mistero, questa notizia è destinata a dominare i titoli, attirando l’attenzione di chi ama un po’ di dramma ecclesiastico. Stay tuned per gli aggiornamenti.
Attualità
Emanuela Orlandi, fratello Pietro contro Papa Francesco: “Nessuna ipocrisia, la mia posizione non cambia”

PapaSottoFuoco Pietro Orlandi non si trattiene e accusa il Vaticano di ‘nessuna ipocrisia’ sul caso di sua sorella Emanuela!
L’immagine che sta facendo il giro del web mostra Papa Francesco in un momento di riflessione, ma per Pietro Orlandi, fratello della scomparsa Emanuela Orlandi, è solo l’ennesima facciata del Vaticano. In un’intervista che sta scatenando polemiche, Orlandi non usa mezzi termini, dichiarando che ‘il mio pensiero resta lo stesso’ nonostante le parole del Pontefice. È un colpo basso alla credibilità della Chiesa, o solo un familiare esasperato che dice pane al pane?
La rabbia di un fratello
Pietro Orlandi, da anni in prima linea per la verità sulla scomparsa della sorella nel 1983, non ci è andato leggero con Papa Francesco. Accusandolo di ipocrisia, Orlandi sottolinea come le promesse del Vaticano siano sempre le stesse: parole al vento senza fatti concreti. “Il mio pensiero resta lo stesso”, ha ribadito, lasciando intendere che la Chiesa preferisce coprire scandali piuttosto che risolvere misteri.Vecchio vaticano, nuove accuse
Il caso Orlandi è un classico esempio di come il Vaticano gestisca i suoi segreti, con Pietro che non esita a puntare il dito contro l’istituzione. Fonti vicine alla famiglia sostengono che le indagini siano state ostacolate da anni, e ora le dichiarazioni di Orlandi stanno riaccendendo i riflettori su un intrigo che puzza di corruzione e silenzi comodi.
Cosa succederà dopo?
Mentre il Vaticano potrebbe rispondere con la solita diplomazia, le parole di Pietro Orlandi stanno già diventando virali, alimentando teorie del complotto e dibattiti accesi. Resta da vedere se questa volta il Papa passerà dalle parole ai fatti, o se sarà solo un’altra storia sepolta sotto la coltre di Roma.
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