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Sostegno alla Comunità LGBT+ a Roma: Nuovi Sportelli in Ogni Municipio

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Sostegno alla Comunità LGBT+ a Roma: Nuovi Sportelli in Ogni Municipio

Un Iniziativa del Campidoglio per Contrastare le Discriminazioni

Il Campidoglio, attraverso il suo ufficio diritti LGBT+, ha annunciato un’importante iniziativa volta ad aprire sportelli d’ascolto LGBT+ in tutti i municipi di Roma nei prossimi due anni. Marilena Grassadonia, coordinatrice dell’ufficio LGBT+ capitolino, ha illustrato che lo scopo principale è raggiungere ogni cittadino, offrendo servizi anche a chi vive lontano dai quartieri centrali.

Sportelli di Prima Accoglienza nei Municipi

Questi sportelli, ubicati nei Punti Unici di Accesso (PUA), fungeranno da centri di prima accoglienza per la comunità, dislocati su tutto il territorio per combattere le discriminazioni. Diversi sportelli sono già operativi, come quello nel X Municipio a Ostia, mentre l’apertura degli altri è prevista per le prossime settimane. Ogni sportello garantirà almeno sei ore di servizio settimanale e offrirà servizi basati sulle competenze specifiche del territorio.

Servizi Offerti: Ascolto, Consulenza e Supporto

I servizi disponibili varieranno da municipio a municipio, ma generalmente includeranno sportelli d’ascolto e raccolta di richieste e denunce di discriminazione. Alcuni offriranno anche consulenza legale, supporto psicologico e aiuto scolastico. L’iniziativa è finanziata da fondi centrali dell’amministrazione romana, che consente ad ogni sportello di decidere autonomamente i servizi da fornire.

Impegno e Progresso per la Comunità LGBT+

L’istituzione di questi sportelli rappresenta un significativo progresso per la comunità LGBT+ di Roma, evidenziando l’impegno costante del Campidoglio nel supportare questa comunità. Grazie a questi servizi, Roma si dimostra una città sempre più inclusiva e attenta ai bisogni della comunità LGBT+, rafforzando il legame di fiducia con i suoi cittadini.

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Due rapinatori arrestati per calci e pugni a un 31enne la mattina di Natale per rubargli il telefono

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Due rapinatori arrestati per calci e pugni a un 31enne la mattina di Natale per rubargli il telefono

I carabinieri della stazione di Latina hanno arrestato due persone accusate di aver picchiato brutalmente e rapinato un 31enne la mattina di Natale, mentre camminava per le vie del centro. Sono stati arrestati i due ragazzi che la mattina di Natale hanno aggredito e rapinato un uomo nel centro di Latina. Si tratta di un 27enne e un 21enne, uno dei quali pochi giorni dopo aveva tentato un approccio con la vittima sui social, molto probabilmente per intimidirlo e costringerlo a ritirare la denuncia.

La rapina è stata messa in atto dai due ragazzi la mattina di Natale. Hanno visto il 31enne che camminava da solo nel centro di Latina, e hanno approfittato del fatto che non ci fosse nessuno in giro per aggredirlo con violenza. Sono quindi scesi dalla loro auto e lo hanno raggiunto. Prima hanno cominciato a insultarlo, poi lo hanno buttato a terra e colpito continuamente con calci e pugni. Gli hanno preso anello, portafoglio e cellulare e poi sono scappati, dandosi alla fuga e facendo perdere le loro tracce. Il 31enne, sconvolto per l’accaduto, è riuscito a lanciare l‘allarme non appena raggiunto un telefono: ha quindi chiamato il 112, facendo arrivare sul posto i carabinieri di Latina, che hanno avviato immediatamente le indagini. Il 31enne ha fornito una descrizione dei due rapinatori, aggiungendo di non averli mai visti prima in vita sua. A causa di quel brutale pestaggio, ha riportato diverse contusioni e la frattura del naso.

A seguito degli accertamenti e delle indagini…

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Il trapper Medy Cartier è portato a processo per aver perseguitato l’ex. L’amica afferma: “Diceva che avrebbe ucciso tutti noi”.

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Il trapper Medy Cartier è portato a processo per aver perseguitato l’ex. L’amica afferma: “Diceva che avrebbe ucciso tutti noi”.

L’avvocato della ragazza che ha denunciato Medy Cartier ha rivelato che la giovane vive una brutta situazione a causa del comportamento dell’ex, che l’ha portata ad uno stato d’ansia costante. Testimonianze in aula descrivono momenti di pazzia del trapper, che avrebbe minacciato di uccidere tutti durante una lite in macchina. La relazione tra i due è durata otto mesi e si è conclusa per i comportamenti ossessivi e violenti di Cartier. L’autorità giudiziaria ha emesso il divieto di avvicinamento con braccialetto elettronico. Testimonianze all’udienza confermano la violenza del trapper verso l’ex fidanzata.

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