Attualità
Starbucks Roma risponde alle polemiche sui rifiuti davanti al locale di Prati
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Starbucks Roma risponde alle polemiche. Non ha fatto nemmeno in tempo ad aprire che subito sono scattate le polemiche. Dopo la notizia dei rifiuti davanti allo store di Stabucks a Prati, nel I Municipio di Roma, l’azienda ci scrive un comunicato stampa dove un portavoce della multinazionale Starbucks dichiarato:
“Starbucks si impegna a ridurre i rifiuti dei nostri store, lavorando al raggiungimento del nostro impegno a livello globale di diventare resource positive entro il 2030.
I rifiuti fotografati fuori dal negozio di Cola di Rienzo a Roma riflettono una misura adottata in modo temporaneo, in linea con le normative, e sono stati rimossi poche ore dopo da AMA. Abbiamo un profondo rispetto per le comunità locali di cui siamo al servizio in tutta Italia e siamo consapevoli del fatto che queste immagini non riflettano l’azienda sostenibile che ci impegniamo ad essere. Stiamo lavorando con impegno con le istituzioni locali per gestire la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti, in attesa che venga implementata una soluzione permanente con AMA per consentire uno stoccaggio adeguato degli stessi”.
Siamo convinti che Starbucks Roma riuscirà a risolvere tutti i problemi legati allo smaltimento dei rifiuti senza creare ulteriore problemi, basta organizzarsi con Ama che però sappiamo non essere il massimo da questo punto di vista…
Attualità
Rapina a Fiumicino: i dipendenti vengono sequestrati da uomini armati di pistola nascosti in banca durante l’arrivo
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Una rapina si è verificata in una filiale del Banco di Anagni a Fiumicino. Due ladri armati di pistola si sono introdotti nella banca, attendendo l’arrivo dei dipendenti per prenderli in ostaggio e ottenere il bottino.
Dettagli della rapina
Il fatto è accaduto nella mattinata di lunedì 24 febbraio 2025, intorno alle ore 8.20, poco prima dell’apertura della filiale. I due impiegati, entrando nella struttura, hanno incontrato i rapinatori vestiti di nero e con il volto coperto da passamontagna, che hanno minacciato i dipendenti con accento romano e sequestrato i loro telefoni. Dopo averli rinchiusi all’interno dei locali, i ladri hanno cercato il denaro.
La fuga dei rapinatori
Secondo le prime informazioni, il bottino ammonterebbe tra i 60 e i 70mila euro. Una volta ottenuta la somma, i due ladri sono fuggiti attraverso un buco scavato nel pavimento, che gli inquirenti ipotizzano possa essere stato utilizzato anche per entrare nella banca prima dell’apertura.
Le indagini in corso
Subito dopo la rapina, la Polizia Scientifica e la Squadra Mobile hanno avviato le indagini per rintracciare i due ladri e fare luce sulla dinamica dell’accaduto.
Attualità
Confisca definitiva di oltre 3 milioni di euro allo Stato tra ville, gioielli e denaro del Clan Casamonica
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Il tesoro di Giuseppe Casamonica e del figlio Guerrino, detto Pelè, è stato confiscato dallo Stato. Il provvedimento di confisca è stato eseguito stamattina e riguarda beni immobili, denaro e oggetti di valore per oltre 3 milioni di euro.
Dettagli della Confisca
Tra i beni confiscati ci sono quattro immobili, inclusa una villa di lusso situata in via Roccabernarda 8, assegnata all’Azienda Pubblica Servizi per l'”Asilo Savoia”. Un altro immobile, la villa di via Flavia Demetria 90, storica residenza del clan, è ora gestita dalla Fondazione Pangea Onlus. Inoltre, una terza villa nel comune di Monterosi, in provincia di Viterbo, è stata destinata ad attività sociali locali. Oltre agli immobili, lo Stato ha acquisito anche oggetti di valore come mobili di pregio, argenteria, elettrodomestici, un’auto di lusso e denaro.
Azioni Legali e Contro la Criminalità
Il provvedimento si inserisce in un’operazione di polizia giudiziaria mirata a contrastare la criminalità organizzata e a recuperare patrimoni ottenuti illegalmente, per restituirli ai cittadini. Il sequestro dei beni risale al 16 giugno 2020 e fu disposto dal Tribunale Sezione Misure di Prevenzione in concomitanza con le ordinanze di custodia cautelare di venti membri del clan Casamonica. Le accuse contro di loro includono usura, esercizio abusivo del credito con estorsioni e intestazione fittizia di beni. Il Tribunale ha confermato il sequestro nel novembre 2021, rendendo la confisca definitiva lo scorso mese.
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