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Truffa dei tabaccai al Lotto: vincite sospette per oltre 100mila euro
Truffa dei tabaccai al Lotto: sospette vincite per oltre 100mila euro con la complicità di amici e parenti
La Procura di Torino ha aperto un’indagine su una presunta truffa commessa da uno o forse più tabaccai della città. Le indagini sono partite nel 2021 dopo che l’ Agenzia delle Dogane ha segnalato un alto numero di vincite in breve tempo provenienti dalla stessa ricevitoria in zona San Paolo.
Secondo quanto è stato raccontato da La Repubblica, gli inquirenti avevano pensato alla creazione di uno schema matematico seguito da alcuni giocatori per provare a massimizzare le probabilità di vittoria, il che onestamente può avvenire.
Ulteriori approfondimenti hanno però portato alla luce un’altra ipotesi. Pare infatti che il tabaccaio si sia messo d’accordo con alcuni familiari e amici per effettuare giocate in continuazione dallo stesso terminale. I complici se alternavano per stampare le schedine senza registrare le giocate. Poi, quando qualcuno vinceva, il gruppo conservava il denaro senza pagare ai Monopoli la somma dovuta. Oltre a diverse vincite intorno ai “sei e settemila euro”, risulterebbero anche casi di combinazioni vincenti che partirebbero dai “70mila euro” e arriverebbero fino a “quasi 100mila”.
Di fronte a questa eventualità, l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha disabilitato il terminale del tabaccaio in questione mentre le indagini stanno continuando per scoprire dove possa essere stato raccolto il denaro delle vincite. All’inizio del mese di dicembre sono stati anche perquisite le abitazioni delle persone sospettate di essere coinvolte nella presunta truffa. Gli inquirenti starebbero anche cercando di capire se ci sia un “capo” dietro alla presunta truffa. Sembra inoltre che il titolare della tabaccheria (che ne gestisce anche un’altra sempre a Torino) in passato abbia evaso il fisco, non dichiarando le giocate di alcuni clienti.
Con la presente frase è facile comprendere il the tabaccaio sia coinvolto anche in altre attività illegali. Si suppone che il gruppo sia stato consapevole di essere scoperto prima o poi, e che questo potrebbe spiegare la concentrazione di giocate compulsive in un periodo ristretto. Le indagini sono ancora in corso e si sospetta che possa essere coinvolto almeno un altro tabaccaio, anch’esso nella provincia di Torino, legato al caso scoperto inizialmente in città. Con tutte queste nuove informazioni, le autorità stanno cercando di ottenere una visione più chiara del coinvolgimento di più individui in questa presunta truffa.
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