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Voyager 1: Segnali Enigmatici dallo Spazio

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Voyager 1: Segnali Enigmatici dallo Spazio

Problemi di Telecomunicazioni della Sonda Voyager 1

Gli scienziati della NASA stanno attualmente affrontando una sfida significativa: risolvere gli enigmatici messaggi inviati dalla sonda spaziale Voyager 1, che sta navigando nello spazio profondo a una distanza di 24 miliardi di chilometri dalla Terra. La navicella infatti sta emettendo segnali incomprensibili dalla sua unità di telecomunicazioni. Gli esperti si sono messi al lavoro per decifrare questi codici, inviando comandi per tentare di riavviare il sistema dei dati di volo.

Malfunzionamenti Telemetrici

Già a maggio del 2022, la Voyager 1 aveva trasmesso dati telemetrici errati, un problema che, seppur preoccupante, è considerato normale nella fase avanzata della missione. La sonda, lanciata nel 1977 con una missione iniziale di quattro anni per esplorare Giove e Saturno, ha continuato a funzionare ben oltre il previsto, raccogliendo dati preziosi per decenni.

Storia della Missione Voyager

Le sonde Voyager 1 e 2, lanciate a un mese di distanza l’una dall’altra, dovevano originariamente portare a termine una missione di quattro anni focalizzata su Giove e Saturno. Tuttavia, superando ogni aspettativa, entrambe le sonde hanno continuato a viaggiare nello spazio e a fornire dati scientifici fondamentali. La NASA ha quindi deciso di espandere la missione, beneficiando delle scoperte eccezionali raccolte durante il loro prolungato viaggio.

Futuro delle Comunicazioni con la Voyager 1

È previsto che le comunicazioni con le sonde Voyager possano continuare fino al 2025. Dopodiché, si prevede che il contatto venga definitivamente perso. Nel frattempo, gli ingegneri stanno lavorando instancabilmente per risolvere i problemi attuali. Tuttavia, i comandi inviati alla sonda impiegano oltre 22 ore per raggiungerla, e i dati utilizzabili non sono ancora stati ricevuti.

Fonte: [Fanpage](https://www.fanpage.it/innovazione/tecnologia/la-sonda-voyager-1-invia-strani-messaggi-dallo-spazio-profondo-non-riusciamo-a-decifrarli/)

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Allerta bomba su volo American Airlines attivata da una mail anonima

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Allerta bomba su volo American Airlines attivata da una mail anonima

Un falso allarme bomba ha interessato un volo American Airlines partito da New York e diretto in India, a seguito di una mail anonima giunta all’aeroporto di Delhi.

La segnalazione e l’intervento

La mail conteneva la minaccia: “C’è una bomba a bordo”. Ricevuta ieri, ha attivato le procedure di emergenza, portando l’aereo, un Boeing 789, a invertire la rotta verso Fiumicino, mentre sorvolava il Mar Caspio. È stato solo dopo che il pilota ha ricevuto indicazioni per atterrare in Italia, che due Eurofighter dell’Aeronautica militare hanno affiancato il velivolo nel suo arrivo.

Controlli a terra

Una volta atterrato, passeggeri ed equipaggio sono stati fatti scendere e ha avuto inizio un’accurata verifica dell’aereo da parte della polizia e della polaria. Non è stato trovato alcun ordigno esplosivo, e l’allerta è stata presto dichiarata falsa. I passeggeri e l’equipaggio hanno dovuto affrontare disagi e trascorrere la notte a Roma, ma oggi è prevista una nuova partenza per l’India.

Un episodio a lieto fine

Nonostante l’alta tensione e il grande spavento per i circa 200 passeggeri a bordo, fortunatamente, la situazione si è conclusa senza conseguenze gravi.

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Incendio appiccato da un detenuto nella sua cella al carcere Regina Coeli di Roma

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Incendio appiccato da un detenuto nella sua cella al carcere Regina Coeli di Roma

Un detenuto ha appiccato un incendio nella sua cella al carcere romano di Regina Coeli, mentre un altro si è ferito gravemente al collo. La notizia è stata comunicata dal sindacato Fp Polizia Penitenziaria della Cgil, che ha definito l’episodio come un'”ennesima notte di follia” all’interno dell’istituto penitenziario.

Incendio e fuga di fumo

Il sindacato ha spiegato che il detenuto ha provocato un incendio creando una grossa nube di fumo nella sezione detentiva. Solo l’intervento tempestivo del personale di Polizia Penitenziaria ha evitato conseguenze più gravi. Durante le operazioni di evacuazione, un altro detenuto, probabilmente sconvolto e in preda al panico, si è procurato una grave ferita da taglio al collo.

Condizioni critiche del personale

La Cgil ha sollevato preoccupazioni riguardo alla situazione del personale, avvertendo che è “fortemente in sotto organico”. Il sindacato ha denunciato le “precari e difficili condizioni di lavoro” nella struttura, sottolineando che la Polizia Penitenziaria sta affrontando turni massacranti e operando al di sotto dei livelli minimi di sicurezza. Hanno fatto appello per “interventi urgenti dalle varie Autorità” e hanno chiesto una riforma dell’intero sistema penitenziario che possa affrontare le emergenze e restituire dignità ai lavoratori del Corpo di Polizia Penitenziaria.

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