Attualità
1,3 Milioni di Contratti in Italia Sotto il Salario Minimo: Una Piaga che Colpisce Donne e Giovani

La Situazione Occupazionale in Italia nel 2021 Secondo l’Istat
Il più recente rapporto dell’Istat, relativo al 2021, mette in luce una realtà preoccupante: in Italia, 1,3 milioni di contratti offrono una retribuzione inferiore a 7,79 euro all’ora. Questo fenomeno è particolarmente diffuso tra i lavori part-time o a tempo determinato, contribuendo in modo significativo alla crescita del lavoro povero nel paese.
Confronto tra Stipendi e Salario Minimo Proposto
Secondo i dati dell’Istat del 2021, ben 1,3 milioni di contratti pagano meno di 7,79 euro l’ora lordi. Questo dato è ancora più drammatico se consideriamo che la soglia proposta dalle opposizioni per un salario minimo è di 9 euro l’ora. La disparità retributiva risulta quindi significativa e allarmante.
Analisi della Retribuzione Mediana
Nel 2021, la paga mediana in Italia era di 11,69 euro l’ora. Calcolando i due terzi di questa cifra si ottiene una retribuzione di 7,79 euro l’ora, considerata dall’Istat come la soglia per identificare un lavoro poco pagato. Attualmente, il 6,6% dei lavoratori italiani si trova al di sotto di questa soglia. Va notato che i contratti del settore agricolo sono stati esclusi dal conteggio, il che avrebbe innalzato ulteriormente il numero totale.
Settori con le Retribuzioni più Basse
L’Istat riporta che oltre un quarto dei lavoratori definiti ‘poveri’ ha un contratto di apprendistato, mentre l’11,5% possiede un contratto a tempo determinato. Le retribuzioni più basse sono particolarmente concentrate tra le donne, i giovani sotto i 30 anni e gli abitanti del Sud Italia. Al contrario, chi possiede almeno una laurea è generalmente meno colpito da retribuzioni inferiori al minimo.
Statistiche sui Contratti Sottopagati
In Italia, un contratto su dieci non supera gli 8,32 euro l’ora, mentre il 20% dei contratti non raggiunge i 10 euro l’ora e il 40% resta sotto la soglia degli 11 euro l’ora. Inoltre, tra chi ha un lavoro sottopagato, è comune lavorare meno ore rispetto ai contratti standard.
Lavoro Part-Time e a Tempo Determinato
I contratti meno remunerativi sono spesso part-time, a tempo determinato o di breve durata. Il 30% dei contratti part-time o a tempo determinato offre meno di 9,39 euro lordi all’ora. In media, chi si trova in questa fascia retributiva guadagna appena 2.250 euro l’anno.
Conclusione
I dati dell’Istat evidenziano una situazione critica per molti lavoratori italiani, soprattutto per le donne e i giovani. È necessario riflettere su come migliorare le condizioni lavorative e retributive per prevenire un’ulteriore diffusione del lavoro povero.
Attualità
Ladri derubano rider di telefono, soldi e moto mentre lavora: seconda volta in 24 ore

RiderSottoAttacco Un rider di Roma derubato per la seconda volta in sole 24 ore – scopri i dettagli di questa inquietante escalation di crimini urbani!
Immaginate di essere in sella alla vostra moto, consegnando cibo per le strade affollate, quando improvvisamente vi ritrovate senza telefono, soldi e mezzo di trasporto: è esattamente ciò che è accaduto a un rider nella capitale, in un doppio episodio che sta facendo discutere e che solleva interrogativi sulla sicurezza dei lavoratori in prima linea. Secondo quanto emerso, il primo furto ha colpito il rider mentre era impegnato in una consegna, con i ladri che hanno agito rapidamente per sottrargli beni essenziali, lasciando lui e i suoi colleghi in allerta.
La sequenza degli eventi
Gli incidenti si sono verificati in rapida successione, con il secondo furto che ha ripreso lo stesso modus operandi: ladri che approfittano della vulnerabilità dei rider durante il lavoro. Fonti locali riportano che il rider, già scosso dal primo episodio, è stato preso di mira di nuovo, alimentando paure diffuse tra chi opera nelle consegne a domicilio.Le implicazioni per la sicurezza
Questa serie di furti non è solo un caso isolato, ma un segnale preoccupante per la comunità dei rider, che ogni giorno affronta rischi per le strade. Esperti del settore stanno monitorando la situazione, chiedendosi se misure più stringenti possano prevenire simili episodi in futuro – e tu, cosa ne pensi di questa onda di crimini?
Attualità
Dall’assalto ai fiori, ai selfie davanti il Papa morto. Il trionfo dell’apparire

Come è triste questa vita fatta di immagine, apparenza e superficialità.
I tempi cambiano, ma forse in peggio. La morte di Papa Francesco è l’emblema più lampante di come nemmeno la fede cristiana sia riuscita ad arginare lo strapotere dei social.
Rubare i fiori da piazza San Pietro come souvenir il giorno della annuncio della morte del sommo pontefice, prendersi la copia dell’osservatore Romano e rivenderla online a 500 euro e infine farsi i selfie davanti la salma di Papa Francesco, sono un segno inequivocabile che adesso tutto va condiviso e annunciato sui social network.
Alla fine anche lucrare sulle disgrazie altrui, per prendere qualche like in più, non è poi così male, soprattutto se questo serve per far salire il cima all’algoritmo il proprio profilo social.
Nella società dell’iperdemocrazia mascherata, dove il politicamente corretto è l’undicesimo comandamento e nessuno può mettere più dei paletti alla moralità altrui, la cultura, la moralità e la dignità umana si trovano in forte difficoltà.
Alla ricerca di una guida politica e spirituale che non sia quella dei social e del profitto a tutti i costi, non ci resta che lottare affinché la. vita umana non diventi una passarella dove vince chi prende più like.
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