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Alaska Airlines, incidente in volo: la flotta di 737 resta a terra

La compagnia aerea Alaska Airlines mette a terra la propria flotta di Boeing 737 Max 9 dopo che il portellone di emergenza di uno degli aerei si è staccato in volo costringendo un atterraggio di emergenza.
Questo incidente ha sollevato preoccupazioni sulla sicurezza dei Boeing 737 Max 9, quindi la compagnia ha deciso di sottoporre tutti i suoi 65 velivoli dello stesso modello a ispezioni approfondite. Gli investigatori dell’ente federale dell’aviazione statunitense (Faa) e dell’Ntsb stanno indagando sull’incidente e determineranno se sia necessario bloccare tutti i Boeing 737 Max 9 per ulteriori accertamenti.
Il volo Alaska Airlines 1282 è partito da Portland, in Oregon, e poco dopo il decollo il portellone si è staccato mentre l’aereo si trovava a quota 16.300 piedi. Fortunatamente, l’incidente si è verificato poco dopo il decollo, evitando conseguenze più gravi. Un passeggero è stato soccorso per ferite lievi e la compagnia ha deciso di mettere a terra l’intera flotta di Boeing 737 Max 9 come misura precauzionale in attesa di completare le ispezioni di sicurezza.
Una delle persone a bordo ha raccontato che il portellone si è improvvisamente staccato in volo, causando la depressurizzazione della cabina e costringendo la messa in atto delle mascherine dell’ossigeno. La compagnia aerea ha dichiarato che ogni velivolo verrà rimesso in servizio dopo aver completato la manutenzione e le ispezioni di sicurezza entro pochi giorni.
L’aereo coinvolto nell’incidente era stato consegnato solo due mesi prima e aveva completato 145 viaggi fino a quel momento. La compagnia Boeing e le autorità di regolamentazione aeronautica stanno indagando sull’incidente per determinarne le cause.
La decisione di Alaska Airlines di sospendere temporaneamente l’intera flotta di Boeing 737 Max 9 è stata presa dopo che lo stesso aereo aveva mostrato due problemi di pressurizzazione il 4 gennaio scorso. Gli aggiornamenti sull’indagine saranno resi noti appena saranno disponibili da parte delle autorità competenti e del costruttore Boeing.Il 4 gennaio, il Boeing 737 MAX targato N704AL ha mostrato segnali di problemi di pressurizzazione in due diverse fasi, una durante il rullaggio subito dopo l’atterraggio e l’altra in volo.
Il Boeing 737 MAX rappresenta la versione più recente e a bassa emissione inquinante del 737 classico, uno degli aerei a corridoio singolo più utilizzati al mondo. Da quando è entrato in servizio nel 2017, ha accumulato oltre 6,5 milioni di ore in volo, secondo gli ultimi dati forniti da Boeing. Tuttavia, dopo gli incidenti in Indonesia ed Etiopia nel 2018 e 2019, che hanno causato 346 morti a bordo della versione leggermente più piccola, il MAX 8, tutti gli esemplari, compresi i MAX 9, sono stati oggetto di una sostanziale messa a terra globale che si è protratta per quasi due anni. Il modello è tornato in servizio solo dopo che Boeing ha apportato delle modifiche al sistema di controllo automatico del volo, ritenuto responsabile degli incidenti.
Il 6 gennaio 2024, un Boeing 737 MAX, targato N704AL ha mostrato segnali di problemi di pressurizzazione durante il rullaggio e in volo. Il modello, considerato uno degli aerei a corridoio singolo più utilizzati al mondo, era stato messo a terra per quasi due anni, a causa degli incidenti in Indonesia ed Etiopia, che avevano causato 346 morti. Il 737 MAX è tornato in servizio solo dopo che Boeing ha apportato delle modifiche al sistema di controllo automatico del volo, ritenuto responsabile degli incidenti.
Questo articolo è stato tratto da Corriere della Sera.
Attualità
Cronaca Roma, il Gullace è salvo: riapertura entro gennaio 2026

Cronaca Roma – La città Metropolitana di Roma è riuscita a reperire i fondi necessari per rendere nuovamente agibile il Liceo Teresa Gullace, dopo gli incendi che l’hanno devastato pochi mesi fa.
Cronaca Roma, Nessun Aiuto dal Governo: i Ragazzi Torneranno dopo Natale
Come riporta l’ANSA, il consigliere di Città metropolitana delegato a Edilizia Scolastica, Impianti Sportivi e Politiche della Formazione, Daniele Parrucci, ha fatto sapere che, grazie al rendiconto che verrà approvato verso fine Aprile, sarà stanzionato il milione e mezzo necessario per ripristinare l’agibilità della succursale del Gullace.
Gli Studenti della Sede Centrale e i Danni dell’Incendio: No Aiuti dal PNRR
Nonostante l’incendio sia stato riconosciuto come un vero e proprio attacco ai danni delle istituzioni, incapaci di gestire la situazione dell’istituto, alle prese con dei lavori che limitavano le lezioni da inizio anno, e nonostante la situazione critica della scuola -con gli studenti costretti a seguire le lezioni dividendosi in due turni- il Gullace non è riuscito ad intervenire né con fondi propri né con risorse del PNRR. Questo malgrado anche l’appello diretto del sindaco Gualtieri al Governo per un intervento straordinario.
Cronaca Roma, la Riapertura della Sede
I danni sono stati stimati per circa 2 milioni di euro ma, fa sapere Parrucci, i ragazzi potranno tornare a svolgere regolarmente le lezioni nella succursale dal periodo successivo alle vacanze di Natale.
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Cronaca
Roma, donna presa a pugni nello stomaco mentre si reca al lavoro

Negli Stati Uniti, un pericoloso fenomeno conosciuto come “knockout game” ha avuto conseguenze letali. Questo inquietante “gioco” consisteva nell’aggredire ignari passanti con un pugno, senza motivo, solo per dimostrare forza davanti agli amici. Spesso, questi atti di violenza venivano filmati e pubblicati su piattaforme come YouTube. L’ultimo episodio simile si è verificato ieri mattina a Monteverde, dove una donna è stata colpita mentre si recava al lavoro.
Cosa è Successo
Una violenza improvvisa e inspiegabile ha colpito una quarantenne, lasciandola senza parole e senza fiato. Patrizia, nome di fantasia, stava camminando in via Federico Ozanam alle 8.55 del mattino quando un uomo l’ha attaccata, colpendola alla bocca dello stomaco. «Ero in strada e stavo andando verso l’ufficio, con le cuffie per ascoltare musica e camminavo velocemente. Poi, improvvisamente, un uomo mi ha colpito con un pugno,» racconta.
Nonostante la zona fosse trafficata e vicino al mercato di piazza San Giovanni di Dio, la vittima non ha subito ferite gravi. «Il colpo è stato forte, ma non ho lividi e non è stato necessario andare al pronto soccorso,» aggiunge Patrizia. Resta però lo shock e la paura nel quartiere. Dopo essere stata colpita, la donna ha osservato il suo aggressore, che la guardava con soddisfazione. «Un uomo sulla sessantina, corporatura robusta, con la carnagione chiara, indossava una t-shirt azzurra e aveva cicatrici sul braccio.»
La Risposta della Comunità
Patrizia ha subito denunciato l’accaduto ai Carabinieri della Stazione Gianicolense, dando il via a una caccia all’uomo. «È avvenuto tutto molto velocemente e nessuno si sente più al sicuro in un mondo così complicato,» conclude. Anche una passante ha sollevato preoccupazioni, commentando: «Ma è matto?» A fronte dell’indifferenza di molti altri passanti, questo episodio solleva nuovamente il dibattito sulla sicurezza pubblica.
L’ondata di violenza legata al “knockout game” è un segno dei tempi e delle problematiche sociali sottostanti che richiedono una risposta efficace per garantire la sicurezza dei cittadini. La sensibilizzazione e la vigilanza sono essenziali per prevenire ulteriori episodi di questo tipo.
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