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Alessandro Gassmann denuncia il degrado del Lungotevere: “Roma è un mondezzaio”

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Alessandro Gassmann denuncia il degrado del Lungotevere: “Roma è un mondezzaio”

L’attacco di Alessandro Gassmann su X: il degrado del Lungotevere

Alessandro Gassmann ha di nuovo utilizzato il social X per esprimere il suo scontento verso la situazione di Roma, questa volta puntando il dito sulle condizioni di abbandono in cui versa il Lungotevere, in particolare la pista ciclabile. L’attore ha pubblicato una foto della città, accompagnandola con parole di forte disapprovazione riguardo lo stato in cui si trova la capitale italiana.

Un video shock: la realtà del centro storico

La denuncia di Gassmann non si ferma alla sola foto. Ha infatti condiviso un video che lascia poco spazio all’immaginazione: sporcizia, rifiuti e degrado nel cuore del centro storico di Roma. Parole dure quelle utilizzate dall’attore, che ha definito la città un “mondezzaio a cielo aperto”.

Abbandono del Lungotevere: accampamenti e degrado

In un altro post su X, Gassmann si è chiesto se il comune di Roma abbia abbandonato ogni speranza, alzando bandiera bianca sul degrado del Lungotevere. Ha messo in luce la presenza di accampamenti, cani vaganti e vegetazione incolta come segnali evidenti di una gestione inefficace.

Il supporto dei follower

Le parole di Gassmann hanno trovato un eco importante tra i suoi follower, che hanno immediatamente condiviso il suo scontento. Le critiche alla gestione della città si sono moltiplicate, con numerosi utenti a esprimere il loro malcontento.

Una critica costante all’amministrazione comunale

Non è la prima volta che Alessandro Gassmann prende posizione contro il Campidoglio sui social. Ha già espresso in passato la sua disapprovazione per l’operato del sindaco Gualtieri, definendolo il peggior sindaco che Roma abbia mai avuto. Gassmann si è anche opposto alla cementificazione di piazza Pia in vista del Giubileo 2025 e ha sollevato il problema dei rifiuti in collaborazione con altri volti noti dello spettacolo.

Un dibattito acceso sulla qualità della vita a Roma

Le critiche mosse da Gassmann si inseriscono in un dibattito sempre più acceso sulla gestione comunale e la qualità della vita nella capitale italiana. Le sue parole evidenziano un forte disappunto per una città che continua a lottare contro il degrado e l’abbandono.

Fonte: Fanpage

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Caos sull’A1: Cinque autisti distratti provocano tamponamento e otto chilometri di coda verso Roma

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Caos sull’A1: Cinque autisti distratti provocano tamponamento e otto chilometri di coda verso Roma

Hai idea di cosa è successo sull’autostrada A1, dove un tamponamento tra cinque auto ha creato un caos totale con code da brividi di otto chilometri verso Roma? #IncidenteA1

Immagina di essere bloccato in autostrada, con il sole che picchia e il traffico che non si muove: è proprio ciò che è accaduto in un incidente che ha catturato l’attenzione di migliaia di automobilisti. Un tamponamento improvviso ha coinvolto ben cinque veicoli, trasformando una normale giornata di viaggio in un incubo su ruote. Gli esperti parlano di distrazioni al volante o condizioni meteo imprevedibili, ma i dettagli esatti stanno emergendo solo ora, lasciando tutti con il fiato sospeso.

Il momento del caos

Le prime segnalazioni parlano di un impatto a catena che ha letteralmente bloccato l’A1, con auto che si sono accumulate in un ingorgo mostruoso. Testimoni oculari hanno descritto scene di panico e sirene che echeggiavano, mentre i soccorsi si affrettavano sul posto per gestire l’emergenza.

Conseguenze e curiosità

Con code che si estendevano per otto chilometri in direzione Roma, molti conducenti si sono trovati intrappolati per ore, alimentando speculazioni online su cosa potrebbe aver innescato tutto questo. Gli inquirenti stanno indagando per scoprire i retroscena, e tu non vorrai perderti gli aggiornamenti su come questa storia si evolverà!

Fonte Verificata

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La crisi della Chiesa che nessuno ha il coraggio di dire. I numeri parlano chiaro

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La crisi della Chiesa che nessuno ha il coraggio di dire. I numeri parlano chiaro

Ieri a Roma c’è stato il funerale di Papa Francesco.

Tanti i capi di stato e le famiglie reali che hanno partecipato a San Pietro per le esequie di Papa Bergoglio, rappresentante della religione più importante del mondo.

Ma i numeri parlano chiaro: infatti, nonostante la folla numerosa, bisogna evidenziare come la chiesa romana abbia delle grandi problematiche al suo interno: dalla crisi delle vocazioni, alla diminuzione dei fedeli che, anno dopo anno, diventano sempre di meno.

La crisi delle fede cristiana in Europa

In Europa la religione cristiana è in netto calo. Le migrazioni di cittadini da paesi non cristiani, che spesso sono di religione musulmana, sta cambiando la mappa dei fedeli nel vecchio continente.

Anno dopo anno, vuoi anche il calo demografico, i musulmani in Italia aumentano. Giusto per chiarare attraverso i dati, rispetto ai funerali di Giovanni Paolo II nel 2005 – dove accorsero 3 milioni di persone – ieri per papa Bergoglio ce n’erano dieci volte di meno, ovvero 250.000.

La chiesa è in difficoltà e di questo bisogna prenderne atto. Non si può far finta di nulla.

Il compito del nuovo pontefice sarà soprattutto quello di lavorare sodo per riportare una guida spirituale a Roma e in Europa, dove il numero di fedeli cristiani è in netto calo rispetto ai musulmani, che oltre a essere più partecipi sono sempre di più di più.

Non è un discorso politico e nemmeno di parte, ma solo constatare come il mondo cambia e con esso anche il credo religioso delle nostre città. Evidenziare come il cristianesimo in Europa e nel mondo stia diventando sempre meno influente è un atto dovuto, che deve far riflettere soprattutto per dei ragionamenti a lungo termine.

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