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Alessandro Siani senza pubblicità e social

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Alessandro Siani spiega perché non è presente sui social e perché ha detto no a molte cose (tipo la pubblicità)

Perché Alessandro Siani ha scelto di non essere sui social e di dire no alla pubblicità

Alessandro Siani, noto attore e regista napoletano, ha scelto di non essere ufficialmente presente sui social network, nonostante la sua conoscenza di Facebook, Instagram, Twitter e YouTube. Durante una recente intervista nel podcast “Passa dal BSMT” (il podcast di Gianluca Gazzoli), ha spiegato il motivo di questa decisione, considerata piuttosto inusuale ai giorni nostri.

Siani ha manifestato profondo rispetto per i social e i contenuti che vi circolano, ammettendo di vedere spesso cose interessanti e di non voler deludere proprio su questo fronte. Il comico ha anche menzionato colleghi che dedicano molto spazio ai social, ma non esclude la possibilità di cambiare idea riguardo alla sua presenza online in futuro, sottolineando il potenziale di piattaforme come TikTok.

Inoltre, Siani ha parlato della necessità di dire “no” nelle scelte artistiche, sottolineando come questa parola abbia spesso fatto la differenza nella sua carriera. Ha rivelato di aver rifiutato molte proposte nel corso degli anni, inclusa la partecipazione a pubblicità, sottolineando la sua reticenza nel promuovere prodotti che non rappresentano appieno la sua visione o che potrebbero deludere il pubblico. Nonostante qualche rimpianto nel passato, Siani considera il “no” come una formidabile forma di sicurezza in sé stessi e come una molla per il futuro.

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David di Donatello, 19 candidature per “C’è ancora domani”

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David di Donatello, 19 candidature per “C’è ancora domani”

Annunciate le candidature per i film ai prossimi David di Donatello,  su tutti spiccano “C’è ancora domani” di Paola Cortellesi e “Io Capitano” di Matteo Garrone.

Paola Cortellesi all’esordio da regista ha fatto centro, infatti le candidature all’ambito statuetta sono ben 19, tra cui quella di miglior film. Un film ambientato ai tempi della guerra, che racconta la classica famiglia patriarcale di quell’epoca. La pellicola interamente girata in bianco e nero è da pochi giorni sulle piattaforme streaming e sta spopolando, se l’inizio della carriera da regista per la brava attrice romana è questo, ci aspettano altri grandi capolavori.

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È morto il regista Paolo Taviani, maestro del cinema italiano

È morto il regista Paolo Taviani, maestro del cinema italiano

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È morto il regista Paolo Taviani, maestro cinema italiano

È morto il regista Paolo Taviani, maestro del cinema italiano.

Il regista Paolo Taviani è morto a Roma dopo una breve malattia all’età di 92 anni, lasciando la moglie Lina Nerli Taviani e i figli Ermanno e Valentina. La cerimonia laica funebre si terrà lunedì 4 marzo presso la Protomoteca del Campidoglio dalle 10 alle 13. Paolo Taviani, insieme al fratello Vittorio, ha formato una delle coppie più influenti del cinema italiano, firmando film indimenticabili che hanno fatto la storia del cinema.

Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha espresso il suo cordoglio per la scomparsa del regista, definendolo un grande maestro del cinema italiano. Anche l’assessore alla Cultura della Regione Lazio, Simona Baldassarre, ha elogiato il contributo di Taviani al cinema italiano, definendolo una figura libera e coraggiosa della cultura italiana. Paolo Taviani aveva annunciato di tornare sul set dopo aver diretto il film “Leonora Addio” nel 2022, progettando di realizzare un nuovo film intitolato “Canto delle Meduse” con l’attrice Kasia Smutniak.

Nato a San Miniato nel 1931, Paolo Taviani si trasferì a Roma negli anni Cinquanta con il fratello Vittorio per iniziare la loro carriera nel cinema, dirigendo documentari e il loro primo film da soli, “I sovversivi”. I fratelli Taviani sono stati protagonisti di un cinema civilmente impegnato con film che hanno ricevuto numerosi premi e riconoscimenti italiani ed europei.

Tra i film di maggior successo dei fratelli Taviani ci sono “Sotto il segno dello Scorpione”, “La notte di San Lorenzo” e “Padre padrone”, basato sul libro di Gavino Ledda e vincitore della Palma d’Oro a Cannes. La filmografia dei Taviani include anche adattamenti di opere letterarie come le novelle di Luigi Pirandello e il romanzo di Goethe “Le affinità elettive”.

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