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Alexandru Ivan, oggi i funerali del 14enne. Le ultime sulle indagini
Funerali di Alexandru Ivan: ultime sulle indagini
Il ragazzo di 14 anni, Alexandru Ivan, è stato ucciso a colpi di pistola nel parcheggio della stazione della Metro C a Pantano, Montecompatri. I suoi funerali si sono svolti a Valmontone, all’interno dello stadio dei Gelsi.
Durante la cerimonia, il tratto di via Casilina che passa davanti all’impianto comunale è stato chiuso al traffico. La bara contenente i resti del giovane è stata posta al centro della pista d’atletica, sotto un grande gazebo bianco. La cerimonia è stata officiata da padre Iosif Ciontu, Parroco della chiesa ortodossa di Valmontone San arcidiacono Stefano, che battezzò Alexandru, e padre Gabriel Apopei, parrocchia ortodossa romena San Gregorio Magno a Torre Angela. Accanto alla bara c’erano diverse corone di fiori bianchi, azzurri e rossi. Durante l’arrivo della salma, gli amici del giovane ucciso hanno intonato canti in suo onore.
Le indagini sull’omicidio di Alexandru Ivan sono ancora in corso. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, il vero obiettivo dell’omicidio potrebbe essere stato il patrigno di Alexandru, coinvolto in un litigio con alcuni membri della famiglia Petrov poco prima del tragico evento. Al momento, sono stati fermati Corum Petrov e il cugino Dino Petrov, quest’ultimo intercettato al Nord prima che potesse fuggire all’estero. Si sospetta che Dino Petrov abbia avuto una colluttazione con Tiberius Maciuca, il patrigno di Alexandru, all’interno di un bar. In seguito a questo episodio, si è tentata una riconciliazione nel parcheggio della stazione Pantano, ma qualcosa è andato storto e uno dei colpi sparati ha ucciso il giovane di 14 anni.
Secondo la testimonianza di Chorum Petrov, il primo arrestato, i colpi di pistola non sono partiti dalla sua auto, ma da una Ford Fiesta grigia appartenente a un’altra persona. Petrov ha affermato di essere stato svegliato di notte da un suo amico che desiderava mettersi in contatto con suo cugino. Successivamente, Petrov ha portato il suo amico al parcheggio con la sua Lancia Y, da cui non sarebbero partiti colpi di pistola.