Attualità
Allerta Meteo Gialla per Temporali: Giovedì 11 Gennaio, Regioni a Rischio

Terza Perturbazione Mensile in Arrivo
Una nuova perturbazione, la terza del mese, sta per colpire l’Italia provenendo dalla Spagna, portando maltempo soprattutto nelle regioni meridionali nella giornata di giovedì 11 gennaio. Nonostante ciò, l’aria fredda presente sul territorio nazionale manterrà le temperature vicine ai valori tipici stagionali.
Miglioramento nel Weekend
Nel fine settimana successivo, le previsioni indicano un miglioramento delle condizioni meteorologiche. Il cielo sarà variabile con alternanza tra sole e nuvole, senza piogge o nevicate significative, e le temperature sono previste in aumento.
Allerta della Protezione Civile
Per la giornata di giovedì 11 gennaio, la Protezione Civile ha emesso un bollettino di allerta meteo. Si prevede un rischio idrogeologico e temporali, con allerta gialla in diverse aree della Calabria e della Sicilia.
Previsioni Meteo per Giovedì 11 Gennaio
Le previsioni meteo per giovedì 11 gennaio indicano un cielo prevalentemente sereno o poco nuvoloso al Nord e in Toscana. Nel resto d’Italia, invece, sono attese molte nubi e piogge isolate, che varieranno da deboli a moderate, in alcune regioni del Centro-Sud. Sono previste anche alcune nevicate sull’Appennino Calabro-Lucano, oltre i 1.000-1.300 metri di altitudine. Le temperature minime saranno in calo al Nord, con valori sotto zero anche in pianura, mentre le massime saranno in lieve aumento al Nord e quasi stabili altrove.
Conclusione
La terza perturbazione mensile porterà maltempo principalmente nelle regioni del Sud Italia, con rischi di temporali e fenomeni idrogeologici. Tuttavia, un miglioramento è previsto nel weekend, con condizioni meteorologiche più stabili e temperature in rialzo.
[Consulta l’articolo originale](https://www.fanpage.it/attualita/maltempo-allerta-meteo-gialla-per-temporali-giovedi-11-gennaio-le-regioni-a-rischio/) per ulteriori dettagli.
Attualità
La crisi della Chiesa che nessuno ha il coraggio di dire. I numeri parlano chiaro

Ieri a Roma c’è stato il funerale di Papa Francesco.
Tanti i capi di stato e le famiglie reali che hanno partecipato a San Pietro per le esequie di Papa Bergoglio, rappresentante della religione più importante del mondo.
Ma i numeri parlano chiaro: infatti, nonostante la folla numerosa, bisogna evidenziare come la chiesa romana abbia delle grandi problematiche al suo interno: dalla crisi delle vocazioni, alla diminuzione dei fedeli che, anno dopo anno, diventano sempre di meno.
La crisi delle fede cristiana in Europa
In Europa la religione cristiana è in netto calo. Le migrazioni di cittadini da paesi non cristiani, che spesso sono di religione musulmana, sta cambiando la mappa dei fedeli nel vecchio continente.
Anno dopo anno, vuoi anche il calo demografico, i musulmani in Italia aumentano. Giusto per chiarare attraverso i dati, rispetto ai funerali di Giovanni Paolo II nel 2005 – dove accorsero 3 milioni di persone – ieri per papa Bergoglio ce n’erano dieci volte di meno, ovvero 250.000.
La chiesa è in difficoltà e di questo bisogna prenderne atto. Non si può far finta di nulla.
Il compito del nuovo pontefice sarà soprattutto quello di lavorare sodo per riportare una guida spirituale a Roma e in Europa, dove il numero di fedeli cristiani è in netto calo rispetto ai musulmani, che oltre a essere più partecipi sono sempre di più di più.
Non è un discorso politico e nemmeno di parte, ma solo constatare come il mondo cambia e con esso anche il credo religioso delle nostre città. Evidenziare come il cristianesimo in Europa e nel mondo stia diventando sempre meno influente è un atto dovuto, che deve far riflettere soprattutto per dei ragionamenti a lungo termine.
Attualità
Attivisti di Extinction Rebellion invadono il Colosseo citando le parole del Papa per la loro protesta eco-radicale

ClimaInRibellione: Attivisti di Extinction Rebellion hanno invaso il Colosseo di Roma con un messaggio shockante ispirato a Papa Francesco, e potresti non credere a cosa è successo dopo!
In una mossa audace che ha catturato l’attenzione di tutti, gli attivisti di Extinction Rebellion hanno occupato il Colosseo, uno dei simboli più iconici di Roma, per diffondere un appello urgente contro il cambiamento climatico. Utilizzando le parole del Pontefice per amplificare il loro messaggio, questa protesta ha trasformato un sito storico in un palcoscenico globale di sensibilizzazione, lasciando i passanti a chiedersi: quanto è vicina la crisi ambientale alla nostra porta?
L’occupazione che ha fatto scalpore
Gli attivisti hanno strategicamente scelto il Colosseo per la sua visibilità mondiale, esibendo striscioni e slogan che riecheggiano le parole di Papa Francesco sul rispetto per il pianeta. “Laudato si'”, il celebre documento papale, è stato al centro della loro azione, ricordando a tutti che il tempo stringe per agire contro il riscaldamento globale. Testimoni oculari hanno descritto scene di tensione e ammirazione, con la folla che si è radunata per osservare l’evento in diretta.Reazioni e impatti immediati
Le autorità locali e i responsabili del sito hanno risposto rapidamente, ma l’eco della protesta si è diffusa sui social media, generando dibattiti accesi. Con migliaia di condivisioni e commenti, questa iniziativa ha sollevato domande sul futuro delle manifestazioni ambientali: è solo l’inizio di una serie di azioni più audaci? Mentre il mondo osserva, l’impatto di questa occupazione potrebbe ispirare altri a unirsi alla causa, rivelando quanto il clima sia diventato un tema irrinunciabile.
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