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Annunciate da Amadeus le performance dei duetti per la quarta serata di Sanremo 2024

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Annunciate da Amadeus le performance dei duetti per la quarta serata di Sanremo 2024

Attivate le notifiche per rimanere aggiornati sugli ultimi eventi. Amadeus, da Sanremo, ha annunciato i collaboratori che si uniranno ai cantanti per le loro esibizioni durante la quarta serata del Festival di Sanremo. Questa è la tradizionale serata dedicata alle cover, e l’annuncio è stato reso in collaborazione con Fiorello e il suo show Viva Rai2.

I duetti di Sanremo 2024

Ecco l’elenco completo dei duetti programmato per la quarta serata del Festival di Sanremo e le canzoni che presenteranno:

Alessandra Amoroso si unisce ai Boombadash per un medley. Alfa collaborerà con Roberto Vecchioni sul brano “Sogna ragazzo sogna”. Angelina Mango e il Quartetto d’archi dell’orchestra di Roma interpreteranno “La rondine”. Annalisa sarà in coppia con La Rappresentante di Lista e il coro Artemia per “Sweet Dreams”. Big mama si unirà Gaia, la Nina e Sissi per cantare “Lady Marmelade”.

BNKR44 duetterà con Pino D’angiò il brano “Ma quale idea!”. Clara si esibirà con Ivana Spagna e le voci bianche del teatro regio di Torino in “Il cerchio della vita”. In un omaggio a Ennio Morricone, Dargen d’Amico e Babel Nova Orchestra eseguiranno “Modigliani” sulle note di “The Crisis”. Diodato duetterà con Jack Savoretti nel brano “Amore che vieni amore che vai”. Emma e Bresh si uniranno per un medley di successi di Tiziano Ferro.

Fiorella Mannoia e Gabbani si esibiranno in “Che sia Benedetta” e “Occidentali’s Karma” mentre Fred De Palma e Eiffel 65 offriranno un medley dei successi degli Eiffel 65. Gazzelle e Fulminacci presenteranno la “Notte prima degli esami” di Venditti. Geolier, Gué, Luché e Gigi D’Alessio offriranno un medley di canzoni dal titolo “Strade”.

Ghali si unirà al produttore tunisino Ratchopper per un medley “Italiano Vero”. Il Tre e Fabrizio Moro eseguiranno in duetto i successi di Fabrizio Moro. Il Volo e Stef Burns, il chitarrista di Vasco Rossi, offriranno una cover di “Who Wants to Live Forever” dei Queen. Irama si esibirà con Riccardo Cocciante nel brano “Quando finisce un amore”.

La Sad e Donatella Rettore si uniranno per “Lamette”. Loredana Bertè duetterà con Venerus in “Ragazzo mio” di Luigi Tenco con un arrangiamento di Fossati. Mahmood e i Tenores di Bitti eseguiranno “Come è profondo il mare” di Lucio Dalla. Maninni collaborerà con Ermal Meta in “Non mi avete fatto niente”.

Mr Rain si unirà ai Gemelli Diversi per “Mary”. Negramaro e Malika Ayane offriranno la loro versione di “La canzone del Sole”. Renga e Nek proporranno un medley delle loro canzoni. Ricchi e Poveri si uniranno a Paola&Chiara per “Sarà perché ti amo” e “Mamma Maria”.

Rose Villain e Gianna Nannini offriranno un medley di brani. Sangiovanni sarà in coppia con Aitana per un medley di “Farfalle” e “Mariposas”. Santi Francesi e Skin eseguiranno “Hallelujah” di Leonard Cohen. Infine, The Kolors e Umberto Tozzi si uniranno per un medley dei successi di Tozzi.

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Cicalone, fa rosicare i rosiconi e dà voce a chi non ce l’ha. “Altro che divano, provateci voi!”

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Cicalone, fa rosicare i rosiconi e dà voce a chi non ce l’ha. “Altro che divano, provateci voi!”

Cicalone è tornato a colpire, e i rosiconi da tastiera possono solo mordersi le mani! Il noto youtuber, che da anni gira le periferie più dimenticate d’Italia per mostrare al mondo quello che nessuno vuole vedere, sta facendo impazzire chi lo critica stando comodamente seduto sul divano. Con i suoi video crudi e senza filtri, Cicalone porta alla luce volti, storie e persone che per troppi sono invisibili: ragazzi sfruttati, usati come pedine da chi vuole fare la morale o raccattare qualche like, ma che in realtà non ha mai messo piede in quei posti. E allora ben vengano personaggi come lui, che hanno il coraggio di accendere i riflettori su un’Italia che fa paura, ma che esiste eccome.

Cicalone dà voce agli invisibili: e i rosiconi rosicano

Cicalone non fa video per fare il figo o per raccattare visualizzazioni facili. Lui va dove gli altri non osano: nelle periferie abbandonate, tra palazzoni fatiscenti e strade che sembrano uscite da un film distopico. Qui incontra persone che la società ha dimenticato: giovani in preda all’alcol o a sostanze, spesso sfruttati da chi li usa per i propri scopi – che sia per fare propaganda politica o per sentirsi “impegnati” senza muovere un dito. Cicalone non giudica, non fa la morale: mostra e basta. E questo dà fastidio a chi preferirebbe tenere tutto sotto il tappeto. “Sta spettacolarizzando il degrado!”, strillano i rosiconi sui social. Ma la verità è che Cicalone sta facendo quello che loro non hanno il coraggio di fare: dare un volto e una voce a chi non ce l’ha.

Altro che chiacchiere: Cicalone rischia la pelle

Parlare è facile, ma provateci voi a stare faccia a faccia con questi ragazzi! Cicalone non gira con una scorta, non ha uno staff che lo protegge: va da solo, con la sua telecamera, in posti dove un litigio banale può trasformarsi in una tragedia. Ragazzi strafatti di alcol o sostanze, che in un attimo di rabbia possono diventare pericolosi, anche per motivi stupidi. “Vorrei vedere i più ardimentosi dei rosiconi qui, a fare i fenomeni davanti a un tizio che ti fissa con un coltello in mano”, si legge in uno dei commenti dei suoi fan. E come dargli torto? Cicalone rischia la pelle per mostrare una realtà che fa comodo ignorare, mentre i criticoni se ne stanno al sicuro, a pontificare dal loro salotto con l’aria condizionata.

Sfruttati e dimenticati: Cicalone accende i riflettori

Il vero scandalo non è Cicalone, ma quello che mostra. In queste periferie, le persone non sono solo invisibili: sono sfruttate. Vengono usate come simboli da chi vuole fare la vittima o da chi cerca di raccattare consensi, senza mai fare nulla di concreto per aiutarle. Cicalone, invece, non promette soluzioni miracolose: il suo obiettivo è semplice ma potente: portare attenzione su un fenomeno che tutti fingono di non vedere. E ci riesce alla grande, con video che fanno milioni di visualizzazioni e che costringono anche i più distratti a fermarsi e guardare. Ogni volto, ogni storia che racconta è un pugno nello stomaco, ma è un pugno necessario. Perché se non ci fosse lui, chi parlerebbe di questi ragazzi?

Cicalone, un eroe moderno: i rosiconi si arrangino

Mentre i rosiconi continuano a blaterare, Cicalone va avanti per la sua strada, e meno male! Non si piega alle critiche di chi lo accusa di “sensazionalismo” o di “mettere in pericolo” le persone che filma. La verità è che lui sta facendo un lavoro che nessuno ha il coraggio di fare, e lo fa con una sincerità che spiazza. I rosiconi possono continuare a rosicare, ma Cicalone non si ferma: continuerà a girare per le periferie, a mostrare l’Italia che fa paura, a dare voce a chi non ce l’ha. E se questo vi dà fastidio, cari criticoni, alzatevi dal divano e andate a fare qualcosa di utile, invece di sparare sentenze. Cicalone è un eroe moderno, e voi siete solo invidiosi. Punto.

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Immaginate se anziché Prodi, a tirare i capelli fosse stato un esponente del centrodestra

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Immaginate se anziché Prodi, a tirare i capelli fosse stato un esponente del centrodestra

Immaginate se il gesto fatto da Romano Prodi, azione abbastanza ignobile, di tirare i capelli a una giornalista, la quale ha tutto il diritto di fare una domanda lecita, fosse accaduto a un esponente del centrodestra.

Immaginiamo se, al posto del “Mortadella”, presidente del consiglio che ci ha affossato con l’entrata nell’Euro, oltre alle svariate privatizzazione che hanno impoverito l’Italia, al suo posto ci fossero stati il presidente del Senato Ignazio La Russa, oppure quello della camera Lorenzo Fontana, o ancora Fabio Rampelli.

Cosa sarebbe accaduto, mediaticamente parlando, se qualche esponente della destra, avesse tirato i capelli a una giornalista? Facile e anche troppo scontato: tutti i giornali del mainstream vicini all’aria progressista, avrebbero fatto dei titoli e delle considerazioni molto più severe, appellandosi al maschilismo, all’urgente bisogno di sconfiggere il patriarcato, al fatto che la violenza fascista è sempre dietro l’angolo ecc…

La mancanza di rispetto per i giornalisti non ha colore, e invece tutto tace nelle redazioni della Repubblica e al TG3.

E allora ci viene da dire dove sta il giornalismo, dove sta la libertà? La verità è che ognuno tira l’acqua al suo mulino, omettendo spesso la verità fattuale.

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