Attualità
Arrestato Baby gang: sospettato di aver sparato ad un’amica, Trapper ai domiciliari
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Baby Gang, il rapper di 22 anni, è stato arrestato un’altra volta e attualmente è agli arresti domiciliari. Zaccaria Mouhib, noto come Baby Gang, ha ricevuto un’obbligo di dimora a Lecco in seguito alla sua condanna a 5 anni e 6 mesi di prigione per uno sparo a Milano nel 2022. Questo avvenimento si è svolto nell’ambito di una disputa tra trapper rivali.
In base all’ordinanza emanata dai giudici della settima sezione penale di Milano, il rapper avrebbe sparato ad una sua amica. La misura dell’obbligo di dimora è stata sostituita con quella degli arresti domiciliari e un braccialetto elettronico. L’amica sarebbe stata ferita alla gamba sinistra da un colpo di arma da fuoco.
Secondo quanto riportato da Il Giorno, l’incidente sarebbe avvenuto tra il 16 e il 17 gennaio, nell’abitazione dello stesso Baby Gang. La persona ferita avrebbe dichiarato di essere stata colpita alla gamba sinistra da un colpo d’arma da fuoco esploso da Mouhib. Gli investigatori, avendo trovato solo una pistola ad aria compressa con relative munizioni metalliche nell’abitazione del rapper, non hanno però rinvenuto alcuna arma da fuoco. Baby Gang avrebbe inoltre negato il possesso di armi.
Essendo Baby Gang già sottoposto ad una misura cautelare, l’ultimo episodio ha portato automaticamente all’inasprimento della stessa misura. Questa decisione è stata presa, come proposto dal Pubblico Ministero Francesca Crupi, che ha condotto le precedenti indagini sulle faide tra trapper, a causa del “pericolo di ripetizione di fatti analoghi”.
Il 22enne pare presentare una cosiddetta “pervicacia” nel procurarsi e utilizzare armi, nonché una marcata “inaffidabilità”, come sottolineato dai giudici. Al momento dell’incidente, c’erano due coimputati del 22enne in casa, entrambi condannati nel processo del 2022. È stato inoltre riscontrato che Baby Gang avrebbe violato più volte l’obbligo di dimora, come dimostrato da vari video e reels pubblicati sull’account Instagram del cantante e su quelli dei suoi fan.
Attualità
Arresto di padre e figlio trovati con 250mila euro falsi, una pistola e munizioni tenute illegalmente
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Due uomini, un padre di 73 anni e un figlio di 48 anni, sono stati arrestati a Pomezia (Roma) per possesso di oltre 20mila euro in banconote false, unitamente a armi e munizioni detenute illegalmente.
Nella giornata di sabato 22 febbraio, i carabinieri della stazione di Torvaianica, in collaborazione con l’Aliquota operativa, hanno effettuato una perquisizione nell’abitazione dei due durante un’attività info-investigativa. Durante l’operazione, sono stati trovati 20.500 euro in banconote da cento euro, una pistola scacciacani priva del tappo rosso e diverse munizioni, tra cui 28 a salve, sei cartucce calibro 22 e 60 cartucce calibro 12. Tutti gli oggetti sono stati sequestrati poiché detenuti illegalmente.
I due arrestati, già noti alle forze dell’ordine, dovranno ora rispondere alle accuse di detenzione di monete contraffatte e di armi.
Attualità
Arrestato per aver cercato di sfondare la porta di casa dell’ex fidanzata e per aver tentato di aggredire i carabinieri.
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Un uomo di 67 anni è stato arrestato per aver perseguitato l’ex compagna, tentando anche di sfondare la porta di casa sua. L’episodio è avvenuto la sera di venerdì 21 febbraio a Tor Vergata, quando la donna ha contattato il numero unico delle emergenze 112, segnalando che l’ex si stava tentando di entrare nella sua abitazione. I carabinieri sono intervenuti, arrestando l’uomo in flagranza di reato.
La dinamica
Secondo la vittima, l’ex compagno ha iniziato a colpire ripetutamente il portoncino d’ingresso con calci e pugni nel tentativo di entrare. Non accettando la fine della relazione, il 67enne ha perseguitato la donna per lungo tempo. Dopo l’ennesimo tentativo di intrusione, la vittima ha deciso di contattare le forze dell’ordine.
L’arresto
L’uomo, che si trovava in stato di ebbrezza, ha cercato di aggredire i carabinieri con una bottiglia di vetro per sfuggire al loro controllo, ma non ha causato feriti. Dopo essere stato bloccato, è stato portato in caserma per le procedure di rito e successivamente trasferito nel carcere di Regina Coeli, dove il Tribunale ha convalidato il suo arresto.
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