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Bambino Gesù Rifiuta Donazione da Leonardo: Scelta Motivata dal Papa

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Bambino Gesù Rifiuta Donazione da Leonardo: Scelta Motivata dal Papa

Ospedale Bambino Gesù: Rifiuto di un Milione e Mezzo di Euro

L’ospedale pediatrico Bambino Gesù ha declinato una generosa donazione da un milione e mezzo di euro offerta da Leonardo, una società pubblica italiana specializzata nei settori della difesa, dell’aerospazio e della sicurezza. Il contributo era destinato all’acquisto di una TAC di ultima generazione per migliorare le cure dei bambini ricoverati.

L’Intervento della Segreteria di Stato

La decisione di rifiutare la donazione è stata sollecitata dalla Segreteria di Stato su richiesta diretta di Papa Francesco. Di conseguenza, Leonardo ha devoluto la somma all’ospedale Gaslini di Genova, che ha accettato la donazione. L’intera vicenda si è svolta in privato durante le festività natalizie, ma la notizia è emersa solo ora.

Nessun Commento dall’Ospedale Bambino Gesù

L’ospedale Bambino Gesù ha scelto di non commentare l’accaduto. Tuttavia, padre Tonio Dell’Olio, fondatore di Pax Christi, ha espresso il proprio parere: “L’ospedale ha stabilito un precedente significativo, mostrando coerenza e coraggio nel rinunciare a una somma così cospicua. Pecunia non olet? A volte sì, e c’è chi ha il coraggio di dire no”.

La Risposta di Leonardo

Leonardo ha spiegato la propria posizione in un’intervista a la Repubblica: “Nei teatri di guerra attuali, dall’Ucraina al Medio Oriente, non fabbrichiamo sistemi offensivi. Siamo impegnati nella sicurezza con soluzioni all’avanguardia, come droni per la vigilanza, ma non produciamo armi. La nostra intenzione era rispondere agli appelli del Papa per sostenere i più bisognosi, bambini malati e poveri. Non comprendiamo il motivo di questo rifiuto”.

Per ulteriori dettagli, leggi la [fonte](https://www.fanpage.it/roma/lospedale-bambino-gesu-rifiuta-donazione-da-un-milione-di-euro-da-leonardo-non-capiamo-il-motivo/).

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Allerta bomba su volo American Airlines attivata da una mail anonima

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Allerta bomba su volo American Airlines attivata da una mail anonima

Un falso allarme bomba ha interessato un volo American Airlines partito da New York e diretto in India, a seguito di una mail anonima giunta all’aeroporto di Delhi.

La segnalazione e l’intervento

La mail conteneva la minaccia: “C’è una bomba a bordo”. Ricevuta ieri, ha attivato le procedure di emergenza, portando l’aereo, un Boeing 789, a invertire la rotta verso Fiumicino, mentre sorvolava il Mar Caspio. È stato solo dopo che il pilota ha ricevuto indicazioni per atterrare in Italia, che due Eurofighter dell’Aeronautica militare hanno affiancato il velivolo nel suo arrivo.

Controlli a terra

Una volta atterrato, passeggeri ed equipaggio sono stati fatti scendere e ha avuto inizio un’accurata verifica dell’aereo da parte della polizia e della polaria. Non è stato trovato alcun ordigno esplosivo, e l’allerta è stata presto dichiarata falsa. I passeggeri e l’equipaggio hanno dovuto affrontare disagi e trascorrere la notte a Roma, ma oggi è prevista una nuova partenza per l’India.

Un episodio a lieto fine

Nonostante l’alta tensione e il grande spavento per i circa 200 passeggeri a bordo, fortunatamente, la situazione si è conclusa senza conseguenze gravi.

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Incendio appiccato da un detenuto nella sua cella al carcere Regina Coeli di Roma

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Incendio appiccato da un detenuto nella sua cella al carcere Regina Coeli di Roma

Un detenuto ha appiccato un incendio nella sua cella al carcere romano di Regina Coeli, mentre un altro si è ferito gravemente al collo. La notizia è stata comunicata dal sindacato Fp Polizia Penitenziaria della Cgil, che ha definito l’episodio come un'”ennesima notte di follia” all’interno dell’istituto penitenziario.

Incendio e fuga di fumo

Il sindacato ha spiegato che il detenuto ha provocato un incendio creando una grossa nube di fumo nella sezione detentiva. Solo l’intervento tempestivo del personale di Polizia Penitenziaria ha evitato conseguenze più gravi. Durante le operazioni di evacuazione, un altro detenuto, probabilmente sconvolto e in preda al panico, si è procurato una grave ferita da taglio al collo.

Condizioni critiche del personale

La Cgil ha sollevato preoccupazioni riguardo alla situazione del personale, avvertendo che è “fortemente in sotto organico”. Il sindacato ha denunciato le “precari e difficili condizioni di lavoro” nella struttura, sottolineando che la Polizia Penitenziaria sta affrontando turni massacranti e operando al di sotto dei livelli minimi di sicurezza. Hanno fatto appello per “interventi urgenti dalle varie Autorità” e hanno chiesto una riforma dell’intero sistema penitenziario che possa affrontare le emergenze e restituire dignità ai lavoratori del Corpo di Polizia Penitenziaria.

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