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Centinaia di persone partecipano a presidio per la Palestina nonostante divieti

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Centinaia di persone partecipano a presidio per la Palestina nonostante divieti

“Antisionisti, mai antisemiti”, è il messaggio che si leggeva su un cartello mostrato durante un raduno pro Palestina avvenuto in Piazza Vittorio all’Esquilino. Centinaia di persone si sono riunite nel primo pomeriggio di sabato 27 gennaio, Giorno della Memoria, nonostante il divieto della questura che aveva posticipato la manifestazione al giorno successivo.

Il presidente della comunità Palestinese di Roma e del Lazio, Yousef Salman, ha commentato: “Il 27 gennaio serve per ricordare tutte le tragedie. Oggi è il popolo palestinese a subire un orrendo sterminio. La lotta dei palestinesi non è contro gli ebrei: vogliamo scendere in piazza per chiedere un cessate il fuoco”. Un invito che i presenti hanno obbedito.

Il raduno si è svolto, come previsto, in piazza Vittorio all’Esquilino. Invece di sfilare in un corteo, i partecipanti sono rimasti in piazza circondati su tutti i lati da camionette della polizia. All’interno della piazza, un vasto gruppo di giovani, molti dei quali studenti, ha espresso il proprio sostegno alla causa.

Coloro che hanno preso la parola durante l’evento hanno dichiarato: “Saremo al fianco della Resistenza palestinese fino alla vittoria. Non potete cancellare la voce della Palestina che si sta facendo strada in tutto il mondo. Anche il Tribunale dell’Aja ha dovuto riconoscerlo. Coloro che sono stati responsabili dei genocidi nei secoli non possono farci lezioni. Per noi non è un problema di religioni, è un problema di libertà. I palestinesi combattono da 80 anni, ma non solo contro Israele, anche contro tutti gli Stati occidentali”.

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Arresto di padre e figlio trovati con 250mila euro falsi, una pistola e munizioni tenute illegalmente

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Arresto di padre e figlio trovati con 250mila euro falsi, una pistola e munizioni tenute illegalmente

Due uomini, un padre di 73 anni e un figlio di 48 anni, sono stati arrestati a Pomezia (Roma) per possesso di oltre 20mila euro in banconote false, unitamente a armi e munizioni detenute illegalmente.

Nella giornata di sabato 22 febbraio, i carabinieri della stazione di Torvaianica, in collaborazione con l’Aliquota operativa, hanno effettuato una perquisizione nell’abitazione dei due durante un’attività info-investigativa. Durante l’operazione, sono stati trovati 20.500 euro in banconote da cento euro, una pistola scacciacani priva del tappo rosso e diverse munizioni, tra cui 28 a salve, sei cartucce calibro 22 e 60 cartucce calibro 12. Tutti gli oggetti sono stati sequestrati poiché detenuti illegalmente.

I due arrestati, già noti alle forze dell’ordine, dovranno ora rispondere alle accuse di detenzione di monete contraffatte e di armi.

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Arrestato per aver cercato di sfondare la porta di casa dell’ex fidanzata e per aver tentato di aggredire i carabinieri.

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Arrestato per aver cercato di sfondare la porta di casa dell’ex fidanzata e per aver tentato di aggredire i carabinieri.

Un uomo di 67 anni è stato arrestato per aver perseguitato l’ex compagna, tentando anche di sfondare la porta di casa sua. L’episodio è avvenuto la sera di venerdì 21 febbraio a Tor Vergata, quando la donna ha contattato il numero unico delle emergenze 112, segnalando che l’ex si stava tentando di entrare nella sua abitazione. I carabinieri sono intervenuti, arrestando l’uomo in flagranza di reato.

La dinamica

Secondo la vittima, l’ex compagno ha iniziato a colpire ripetutamente il portoncino d’ingresso con calci e pugni nel tentativo di entrare. Non accettando la fine della relazione, il 67enne ha perseguitato la donna per lungo tempo. Dopo l’ennesimo tentativo di intrusione, la vittima ha deciso di contattare le forze dell’ordine.

L’arresto

L’uomo, che si trovava in stato di ebbrezza, ha cercato di aggredire i carabinieri con una bottiglia di vetro per sfuggire al loro controllo, ma non ha causato feriti. Dopo essere stato bloccato, è stato portato in caserma per le procedure di rito e successivamente trasferito nel carcere di Regina Coeli, dove il Tribunale ha convalidato il suo arresto.

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