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Chiara Ferragni indagata per truffa aggravata: ecco cosa rischia
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Un nuovo scandalo coinvolge Chiara Ferragni e la famosa azienda dolciaria Balocco. A seguito della controversia legata al pandoro benefico “Pink Christmas”, la Procura di Milano ha avviato un’indagine ufficiale per truffa aggravata, coinvolgendo non solo l’influencer ma anche la patron dell’azienda, Alessandra Balocco. Questo articolo esplora le possibili conseguenze legali per Chiara Ferragni.
Le indagini della Procura di Milano
L’inchiesta della Procura di Milano, già in corso a causa di una maxi multa dell’Antitrust per “pratica commerciale scorretta” legata al caso del pandoro Balocco, ha segnato un importante sviluppo. Un fascicolo per truffa aggravata dalla minorata difesa dei consumatori è stato aperto nei confronti di Chiara Ferragni e Alessandra Balocco. La truffa è stata presumibilmente commessa tramite il sistema informatico, aggravata dal fatto che i consumatori non avevano la possibilità di verificare l’identità del venditore e la qualità del prodotto acquistato online.
Perquisizioni e prove raccolte
Nello stesso giorno dell’annuncio, la Guardia di Finanza ha condotto una perquisizione presso la sede della Balocco. Lo scopo era cercare prove della comunicazione tra Chiara Ferragni e i dirigenti dell’azienda. Nell’informativa consegnata al procuratore aggiunto Eugenio Fusco, sono state incluse diverse email tra lo staff della Ferragni e quello della Balocco, relative al pandoro benefico “Pink Christmas”.
Truffa aggravata vs. frode in commercio
Chiara Ferragni è indagata per truffa aggravata, una questione che differisce dall’accusa inizialmente ipotizzata di frode in commercio. Quest’ultima implica la consegna all’acquirente di un bene diverso da quello pattuito, un’ipotesi non applicabile al caso di Chiara Ferragni. Per comprendere meglio, la truffa è un reato contro il patrimonio che avviene quando qualcuno, con artifici e raggiri, induce un’altra persona a compiere un atto che comporta una perdita patrimoniale.
Quali sono le pene previste?
Per il reato di truffa, la punizione può variare: prevede la reclusione da tre mesi a tre anni e una multa che va da 51 a 1.032 euro. L’aggravante della minorata difesa si applica in questo caso poiché i consumatori, comprando il prodotto online, non potevano verificare in prima persona la qualità del bene acquistato.
Gli sviluppi futuri dell’indagine
È possibile che ulteriori querele emergano nel corso dell’indagine, rendendo necessario determinare esattamente dove sia stata consumata la truffa. Sarà cruciale identificare il luogo della perdita patrimoniale della persona offesa e il conseguente guadagno illecito dell’autore del reato.
Per ulteriori dettagli, potete consultare la [fonte original](https://www.fanpage.it/milano/chiara-ferragni-balocco-pandoro-indagata-truffa-quanto-rischia-milano/).
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