Attualità
Disputa sulla Vincita al Gratta e Vinci: Moglie di un Amico Rivendica la Divisione dei 2 Milioni di Euro

Il Contenzioso sulla Vincita Milionaria
Nel Veronese, una disputa è nata attorno a una vincita al Gratta e Vinci di ben due milioni di euro. La moglie di uno degli amici coinvolti sostiene che la somma avrebbe dovuto essere divisa tra tre persone, poiché il biglietto vincente era stato acquistato in gruppo, con le spese suddivise tra i partecipanti. Secondo lei, è naturale che ogni acquisto fatto in società debba essere equamente diviso tra i membri del gruppo.
Il Profilo del Vincitore
Il protagonista della storia è un piastrellista di 43 anni, originario del Brasile, che ha realizzato la vincita di due milioni di euro a Garda. Questo fortunato evento segue una precedente vincita di 800mila euro ottenuta con un altro biglietto a Modena. Tuttavia, il trionfo milionario è stato contestato dai suoi due amici, i quali affermano di aver concordato con lui una divisione equa delle eventuali vincite.
Le Dichiarazioni degli Amici
Secondo la moglie di uno degli accusatori, i tre amici avevano festeggiato la probabile vincita insieme, e avevano già stabilito che, una volta ottenuta, la somma sarebbe stata divisa in tre parti uguali. Contrariamente a questo presunto accordo, al momento dell’incasso il piastrellista ha deciso di tenere per sé l’intero importo, rifiutando la divisione inizialmente concordata.
La Versione del Vincitore
Dall’altra parte, il vincitore si difende affermando di aver acquistato il biglietto da solo e di non aver bisogno del supporto economico dei suoi amici. Ha contestato le testimonianze e le accuse presentate in tribunale, definendole false, e ha negato l’esistenza di qualsiasi accordo di spartizione della vincita.
Conclusioni
La disputa sul Gratta e Vinci evidenzia come una vincita finanziaria possa mettere a dura prova anche le amicizie più solide. La questione rimane aperta e sarà probabilmente decisa in tribunale, dove verranno valutate tutte le prove e le testimonianze relative all’accordo di divisione.
Attualità
Ladri derubano rider di telefono, soldi e moto mentre lavora: seconda volta in 24 ore

RiderSottoAttacco Un rider di Roma derubato per la seconda volta in sole 24 ore – scopri i dettagli di questa inquietante escalation di crimini urbani!
Immaginate di essere in sella alla vostra moto, consegnando cibo per le strade affollate, quando improvvisamente vi ritrovate senza telefono, soldi e mezzo di trasporto: è esattamente ciò che è accaduto a un rider nella capitale, in un doppio episodio che sta facendo discutere e che solleva interrogativi sulla sicurezza dei lavoratori in prima linea. Secondo quanto emerso, il primo furto ha colpito il rider mentre era impegnato in una consegna, con i ladri che hanno agito rapidamente per sottrargli beni essenziali, lasciando lui e i suoi colleghi in allerta.
La sequenza degli eventi
Gli incidenti si sono verificati in rapida successione, con il secondo furto che ha ripreso lo stesso modus operandi: ladri che approfittano della vulnerabilità dei rider durante il lavoro. Fonti locali riportano che il rider, già scosso dal primo episodio, è stato preso di mira di nuovo, alimentando paure diffuse tra chi opera nelle consegne a domicilio.Le implicazioni per la sicurezza
Questa serie di furti non è solo un caso isolato, ma un segnale preoccupante per la comunità dei rider, che ogni giorno affronta rischi per le strade. Esperti del settore stanno monitorando la situazione, chiedendosi se misure più stringenti possano prevenire simili episodi in futuro – e tu, cosa ne pensi di questa onda di crimini?
Attualità
Dall’assalto ai fiori, ai selfie davanti il Papa morto. Il trionfo dell’apparire

Come è triste questa vita fatta di immagine, apparenza e superficialità.
I tempi cambiano, ma forse in peggio. La morte di Papa Francesco è l’emblema più lampante di come nemmeno la fede cristiana sia riuscita ad arginare lo strapotere dei social.
Rubare i fiori da piazza San Pietro come souvenir il giorno della annuncio della morte del sommo pontefice, prendersi la copia dell’osservatore Romano e rivenderla online a 500 euro e infine farsi i selfie davanti la salma di Papa Francesco, sono un segno inequivocabile che adesso tutto va condiviso e annunciato sui social network.
Alla fine anche lucrare sulle disgrazie altrui, per prendere qualche like in più, non è poi così male, soprattutto se questo serve per far salire il cima all’algoritmo il proprio profilo social.
Nella società dell’iperdemocrazia mascherata, dove il politicamente corretto è l’undicesimo comandamento e nessuno può mettere più dei paletti alla moralità altrui, la cultura, la moralità e la dignità umana si trovano in forte difficoltà.
Alla ricerca di una guida politica e spirituale che non sia quella dei social e del profitto a tutti i costi, non ci resta che lottare affinché la. vita umana non diventi una passarella dove vince chi prende più like.
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Ho trame in mente. Produttori, non fate i pigri.