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Esplosione a Canale Monterano: aperte le indagini per disastro colposo

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Esplosione a Canale Monterano: indagini per disastro colposo

Fuga di gas provoca esplosione e sfollati

Un’esplosione avvenuta ieri a Canale Monterano ha devastato una palazzina, causata da una fuga di gas, portando alla necessità di evacuare decine di persone e lasciando un ferito grave. La Procura di Civitavecchia ha avviato un’indagine per disastro colposo riguardante l’incidente.

Bilancio dell’incidente

L’esplosione ha prodotto un bilancio di circa 30 persone sfollate e 15 alloggi sgombrati. Nel centro storico di Canale Monterano, la situazione rimane critica, con la chiesa locale che ha subito danni significativi ed è stata chiusa. Durante la notte, la zona è stata presidiata per prevenire furti, permettendo solo questa mattina agli abitanti di rientrare nelle proprie abitazioni per recuperare beni di prima necessità.

Feriti e condizioni mediche

Tra le persone coinvolte, tre sono rimaste ferite. Una di esse ha riportato gravi ustioni al braccio e alla schiena ed è attualmente ricoverata in terapia intensiva all’ospedale Sant’Eugenio. Il sindaco di Canale Monterano, Alessandro Bettarelli, ha espresso la necessità di fornire supporto alle famiglie colpite, assicurando che saranno ospitate da parenti o in strutture ricettive locali.

Sostegno della comunità locale

In risposta all’esplosione, la comunità di Canale Monterano si sta mobilitando per assistere le persone coinvolte, garantendo loro un alloggio sicuro e accogliente in questo momento di difficoltà.

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La scacciacani sparata da ragazzino di 13 anni in classe a Collatina, poi lanciata dalla finestra.

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La scacciacani sparata da ragazzino di 13 anni in classe a Collatina, poi lanciata dalla finestra.

Un ragazzo di tredici anni ha sparato con una pistola scacciacani all’interno di un’istituto comprensivo a Roma, prima di gettarla dalla finestra. I carabinieri hanno identificato il minore e segnalato il fatto alla Procura dei Minori, ma poiché non costituisce un reato, probabilmente non ci saranno conseguenze. La pistola è stata acquistata dal ragazzo su internet con l’account dei genitori, e nonostante il prezzo di circa 100 euro, non si sono accorti dell’acquisto. Il ragazzo aveva portato l’arma a scuola per impressionare i compagni, ma accidentalmente è partito un colpo, spaventando tutti e decidendo di disfarsene.

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La casa affittata da una coppia è stata occupata da una donna rom incinta mentre era al lavoro.

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La casa affittata da una coppia è stata occupata da una donna rom incinta mentre era al lavoro.

Fanpage.it ha ricostruito la vicenda che ha visto protagonisti una donna di etnia rom incinta, una coppia di inquilini e il proprietario di un’abitazione dello Zodiaco a Lavinio. I carabinieri sono intervenuti, i quattro hanno trovato un accordo senza denunce.

Una donna di etnia rom incinta che occupa abusivamente una casa. Un racconto stereotipato, non è il caso di Lavinio, dove i carabinieri sono intervenuti in un appartamento nel quartiere Zodiaco, dopo la segnalazione di una coppia di inquilini, che hanno trovato una donna di trent’anni dentro l’abitazione, affittata con contratto regolare. Una vicenda che ha fatto parlare molto il vicinato, ma serve andare più in profondità dei fatti, per capire cosa sia accaduto veramente. Ecco quanto ha ricostruito Fanpage.it, limitatamente al fatto che sono in corso accertamenti da parte dell’Autorità Giudiziaria. Ad oggi da quanto si apprende non ci sono denunce né del proprietario di casa, né dei nuovi inquilini.

I nuovi inquilini trovano la donna in casa
Venerdì sera una coppia è rientrata a casa e ha scoperto che dentro c’era una donna. Convinti che avesse occupato l’abitazione abusivamente, approfittando della loro assenza, hanno chiamato i carabinieri. Sul posto sono giunti i militari della Compagnia di Anzio, che hanno ascoltato gli inquilini con regolare contratto, la donna e il proprietario di casa e hanno ricostruito l’accaduto, scoprendo che non era così.

Il viaggio in Romania e il rientro a Lavinio
Una vicenda riconducibile ad un disguido: la donna di etnia rom precedentemente era d’accordo con il proprietario dell’immobile. Per un periodo ha vissuto all’interno.

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