Attualità
Federcarrozzieri: Ritardi nelle consegne dei pezzi di ricambio delle automobili e aumento dei furti
La crisi in corso nel Mar Rosso potrebbe avere conseguenze significative per le famiglie italiane, con possibili aumenti delle tariffe che potrebbero riflettersi indirettamente sulla situazione nel canale di Suez. L’allarme è stato lanciato da Assoutenti in risposta alle segnalazioni di Federcarrozzieri.
I ritardi nelle consegne di componenti e pezzi di ricambio legati alle difficoltà di trasporto nella regione del Mar Rosso stanno causando, secondo il presidente di Assoutenti, Gabriele Melluso, non solo aumenti diretti, ma anche rincari indiretti. La carenza di componenti e ricambi sul mercato potrebbe portare, da un lato, a un aumento dei costi delle riparazioni delle auto nelle carrozzerie italiane per autovetture coinvolte in incidenti e, dall’altro, a un aumento dei furti di autovetture nelle città italiane. Questi furti possono riguardare anche singoli pezzi delle macchine, un fenomeno già verificatosi nel 2022 a seguito della guerra in Ucraina e della conseguente crisi del settore automobilistico.
Melluso avverte che ciò comporterebbe un aumento inevitabile dei costi per le compagnie di assicurazioni, i quali verrebbero scaricati sui consumatori attraverso un aumento delle tariffe per l’assicurazione responsabilità civile auto (Rc auto). Alla fine del 2023, tali tariffe sono già aumentate del +7,8% su base annua.
L’eventuale aumento del +5% dei prezzi delle polizze, causato dalla crisi del Mar Rosso, si tradurrebbe in una spesa aggiuntiva di 635 milioni di euro solo per la categoria degli automobilisti, rappresentando un ulteriore onere economico per le famiglie italiane. Fonte
Attualità
Il Governo è ribellato da 14 comuni della Tuscia al deposito di scorie nucleari.
Il presidente della Provincia di Viterbo Alessandro Romoli ha ribadito il rifiuto dei sindaci alla realizzazione di depositi per scorie nucleari nella Tuscia durante una riunione. La Sogin, società incaricata dello smantellamento degli impianti nucleari, ha individuato potenziali siti in 14 comuni della zona, ma i primi cittadini si oppongono attivamente a questa possibilità. Romoli ha annunciato la costituzione di un team di esperti per dimostrare l’inadeguatezza dei terreni e la sismicità della zona. La difesa della Tuscia è considerata una responsabilità condivisa e nove comuni hanno già espresso un parere negativo sull’ipotesi dei depositi.
Attualità
L’ex marito di Linda condannato a 3 anni, ridotto in fin di vita: “Ora sono libero e ho paura”
Linda Moberg ha ottenuto una condanna di 3 anni e due mesi per la violenta aggressione subita dall’ex marito nel 2019. Dopo aver denunciato le violenze dopo quasi 20 anni di abusi, il compagno è stato ritenuto colpevole di averla picchiata e tentato di strangolarla. La figlia maggiore del malvivente l’ha trovata in fin di vita e soccorsa. Nonostante la pandemia e i rinvii, la sentenza è stata emessa con 3 anni e 2 mesi di reclusione per il criminale e 5 anni di interdizione dai pubblici uffici. Linda, insieme al suo avvocato, ha lottato per la giustizia, ma l’ex marito è ora in libertà, causando paura alla donna.
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