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Ferie non godute, dalla Corte Ue la sentenza che fa felici i dipendenti

La Corte Ue ha stabilito che le ferie non godute devono essere pagate anche in caso di dimissioni
Secondo la Corte di Giustizia dell’Unione europea, lo Stato italiano non può privare i lavoratori del diritto di ricevere un’indennità finanziaria per i giorni di ferie non goduti in caso di dimissioni. Tale decisione si è delineata in risposta al caso di un dipendente del Comune di Copertino nel leccese, che nel 2016 si è dimesso per andare in prepensionamento, richiedendo il pagamento di 79 giorni di ferie retribuite non godute. Il Comune si è rifiutato di procedere con il pagamento, invocando una norma della legislazione italiana che nega al dipendente pubblico il diritto di ricevere un’indennità finanziaria per i giorni di ferie non goduti al momento della cessazione del rapporto di lavoro.
Il giudice italiano incaricato del caso ha sollevato dubbi sulla conformità di questa norma con la direttiva dell’Unione europea sull’orario di lavoro, la quale sancisce il diritto di un lavoratore a ricevere una compensazione finanziaria per i giorni di ferie non goduti prima della cessazione del rapporto di lavoro. La Corte di Giustizia dell’Unione europea ha confermato questa interpretazione, sottolineando che il diritto del lavoratore alle ferie annuali retribuite, compresa la possibilità di una compensazione economica, non può essere condizionato da motivazioni prettamente economiche, come la necessità di ridurre la spesa pubblica. Tuttavia, la Corte precisa che il lavoratore perde il diritto alla compensazione economica solo nel caso in cui abbia scelto deliberatamente di non usufruire delle ferie nonostante l’invito del datore di lavoro a farlo.
Se il datore di lavoro non è in grado di dimostrare di aver adottato tutte le misure necessarie per far sì che il dipendente prendesse le ferie, la mancata corresponsione dell’indennità costituisce una violazione della direttiva sull’orario di lavoro e della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea.
Attualità
Cronaca Roma, il Gullace è salvo: riapertura entro gennaio 2026

Cronaca Roma – La città Metropolitana di Roma è riuscita a reperire i fondi necessari per rendere nuovamente agibile il Liceo Teresa Gullace, dopo gli incendi che l’hanno devastato pochi mesi fa.
Cronaca Roma, Nessun Aiuto dal Governo: i Ragazzi Torneranno dopo Natale
Come riporta l’ANSA, il consigliere di Città metropolitana delegato a Edilizia Scolastica, Impianti Sportivi e Politiche della Formazione, Daniele Parrucci, ha fatto sapere che, grazie al rendiconto che verrà approvato verso fine Aprile, sarà stanzionato il milione e mezzo necessario per ripristinare l’agibilità della succursale del Gullace.
Gli Studenti della Sede Centrale e i Danni dell’Incendio: No Aiuti dal PNRR
Nonostante l’incendio sia stato riconosciuto come un vero e proprio attacco ai danni delle istituzioni, incapaci di gestire la situazione dell’istituto, alle prese con dei lavori che limitavano le lezioni da inizio anno, e nonostante la situazione critica della scuola -con gli studenti costretti a seguire le lezioni dividendosi in due turni- il Gullace non è riuscito ad intervenire né con fondi propri né con risorse del PNRR. Questo malgrado anche l’appello diretto del sindaco Gualtieri al Governo per un intervento straordinario.
Cronaca Roma, la Riapertura della Sede
I danni sono stati stimati per circa 2 milioni di euro ma, fa sapere Parrucci, i ragazzi potranno tornare a svolgere regolarmente le lezioni nella succursale dal periodo successivo alle vacanze di Natale.
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Cronaca
Roma, donna presa a pugni nello stomaco mentre si reca al lavoro

Negli Stati Uniti, un pericoloso fenomeno conosciuto come “knockout game” ha avuto conseguenze letali. Questo inquietante “gioco” consisteva nell’aggredire ignari passanti con un pugno, senza motivo, solo per dimostrare forza davanti agli amici. Spesso, questi atti di violenza venivano filmati e pubblicati su piattaforme come YouTube. L’ultimo episodio simile si è verificato ieri mattina a Monteverde, dove una donna è stata colpita mentre si recava al lavoro.
Cosa è Successo
Una violenza improvvisa e inspiegabile ha colpito una quarantenne, lasciandola senza parole e senza fiato. Patrizia, nome di fantasia, stava camminando in via Federico Ozanam alle 8.55 del mattino quando un uomo l’ha attaccata, colpendola alla bocca dello stomaco. «Ero in strada e stavo andando verso l’ufficio, con le cuffie per ascoltare musica e camminavo velocemente. Poi, improvvisamente, un uomo mi ha colpito con un pugno,» racconta.
Nonostante la zona fosse trafficata e vicino al mercato di piazza San Giovanni di Dio, la vittima non ha subito ferite gravi. «Il colpo è stato forte, ma non ho lividi e non è stato necessario andare al pronto soccorso,» aggiunge Patrizia. Resta però lo shock e la paura nel quartiere. Dopo essere stata colpita, la donna ha osservato il suo aggressore, che la guardava con soddisfazione. «Un uomo sulla sessantina, corporatura robusta, con la carnagione chiara, indossava una t-shirt azzurra e aveva cicatrici sul braccio.»
La Risposta della Comunità
Patrizia ha subito denunciato l’accaduto ai Carabinieri della Stazione Gianicolense, dando il via a una caccia all’uomo. «È avvenuto tutto molto velocemente e nessuno si sente più al sicuro in un mondo così complicato,» conclude. Anche una passante ha sollevato preoccupazioni, commentando: «Ma è matto?» A fronte dell’indifferenza di molti altri passanti, questo episodio solleva nuovamente il dibattito sulla sicurezza pubblica.
L’ondata di violenza legata al “knockout game” è un segno dei tempi e delle problematiche sociali sottostanti che richiedono una risposta efficace per garantire la sicurezza dei cittadini. La sensibilizzazione e la vigilanza sono essenziali per prevenire ulteriori episodi di questo tipo.
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