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Fleximan “I cittadini vedono nelle sue gesta una forma di legittima difesa”

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Fleximan “I cittadini vedono nelle sue gesta una forma di legittima difesa”

“Il vandalismo, specialmente quando si manifesta nei confronti del patrimonio pubblico, merita sempre una condanna unanime. Tuttavia, molta parte degli automobilisti vede gli atti attribuiti al misterioso “Fleximan” come una sorta di legittima difesa contro gli autovelox, percepiti non tanto come strumenti di prevenzione degli incidenti, ma piuttosto come casse automatiche per il pedaggio municipale.” Marco Paccagnella, presidente nazionale di Federcontribuenti, ha espresso chiaramente questa posizione, definendo il controllo elettronico della viabilità come un metodo repressivo privo di finalità educative.

Paccagnella, in relazione agli episodi recenti di vandalismo di Fleximan contro le apparecchiature fisse e automatiche di rilevazione della velocità su strada, sottolinea che gli autovelox distrutti negli ultimi mesi sembrano servire principalmente a bilanciare i conti di alcuni comuni. Questo avviene a spese degli automobilisti, considerati tra i bersagli più facili per incrementare le entrate comunali. Il presidente di Federcontribuenti suggerisce un approccio alternativo, proponendo che i sindaci impieghino pattuglie di polizia visibili sulle strade, dimostrando così la presenza dello stato. Rivolgendosi direttamente ai comuni, Paccagnella invita a eliminare le “macchinette mangiasoldi” disseminate ovunque, suggerendo che soluzioni più visibili e preventive possono essere più efficaci per garantire la sicurezza stradale e allo stesso tempo evitare tensioni tra automobilisti e strumenti di controllo elettronico.

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Incendio appiccato da un detenuto nella sua cella al carcere Regina Coeli di Roma

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Incendio appiccato da un detenuto nella sua cella al carcere Regina Coeli di Roma

Un detenuto ha appiccato un incendio nella sua cella al carcere romano di Regina Coeli, mentre un altro si è ferito gravemente al collo. La notizia è stata comunicata dal sindacato Fp Polizia Penitenziaria della Cgil, che ha definito l’episodio come un'”ennesima notte di follia” all’interno dell’istituto penitenziario.

Incendio e fuga di fumo

Il sindacato ha spiegato che il detenuto ha provocato un incendio creando una grossa nube di fumo nella sezione detentiva. Solo l’intervento tempestivo del personale di Polizia Penitenziaria ha evitato conseguenze più gravi. Durante le operazioni di evacuazione, un altro detenuto, probabilmente sconvolto e in preda al panico, si è procurato una grave ferita da taglio al collo.

Condizioni critiche del personale

La Cgil ha sollevato preoccupazioni riguardo alla situazione del personale, avvertendo che è “fortemente in sotto organico”. Il sindacato ha denunciato le “precari e difficili condizioni di lavoro” nella struttura, sottolineando che la Polizia Penitenziaria sta affrontando turni massacranti e operando al di sotto dei livelli minimi di sicurezza. Hanno fatto appello per “interventi urgenti dalle varie Autorità” e hanno chiesto una riforma dell’intero sistema penitenziario che possa affrontare le emergenze e restituire dignità ai lavoratori del Corpo di Polizia Penitenziaria.

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Carro distrutto dalle fiamme al carnevale di Pontecorvo, due bimbi ustionati e la folla in fuga

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Carro distrutto dalle fiamme al carnevale di Pontecorvo, due bimbi ustionati e la folla in fuga

Durante la sfilata della 73esima edizione del Carnevale Ciociaro Pontecorvese a Pontecorvo, provincia di Frosinone, un carro allegorico ha preso fuoco, generando panico tra i presenti. Tre persone, tra cui una donna e due bambini, sono rimaste ferite, mentre un carabiniere ha riportato una lieve ustione.

Incendio del carro allegorico

Le prime indagini indicano che l’incendio potrebbe essere stato causato da un corto circuito dell’impianto elettrico. Tuttavia, si è successivamente ipotizzato che il rogo possa essere originato da un servizio di effetti scenici che utilizzava fiamme. Testimoni affermano che le fiamme sarebbero state più alte del previsto e, a causa del vento, hanno investito un pupazzo di cartapesta, innescando il fuoco.

Dettagli sui feriti

Tra i tre feriti figurano la moglie e il figlio di chi ha allestito il carro, colpiti mentre si trovavano all’interno della struttura. I feriti sono stati trasportati all’ospedale di Cassino: un bambino e la donna sono stati dimessi con ustioni ritenute non gravi, mentre l’altro bambino ha riportato ustioni più significative, ma non si trova in pericolo di vita.

Inoltre, un carabiniere ha subito una leggera ustione al collo a causa di residui di resina bruciata, secondo quanto riportato dall’agenzia LaPresse.

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