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Forum, addio al giudice Francesco Riccio: il commovente ricordo della redazione del programma

Addio al giudice Francesco Riccio: il tributo speciale da parte della redazione di Forum
La famiglia di “Forum” è in lutto per la perdita del giudice Francesco Riccio. L’annuncio è stato dato attraverso il profilo social del programma Mediaset. Riccio è stato una presenza rilevante nella trasmissione condotta da Barbara Palombelli dal 2008 al 2012.
Il suo talento e la professionalità sono stati ricordati con parole commoventi dalla redazione: “Forum saluta con affetto Francesco Riccio che è stato giudice nel nostro programma per quattro stagioni dal 2008 al 2012. Lo ricordiamo per il suo humour sottile, la sua apparente imperturbabilità e la sua grande professionalità”.
Diversi telespettatori hanno unito le proprie voci all’omaggio, dimostrando di conservare un vivo ricordo di Riccio nonostante la sua assenza dal programma da diversi anni. “Come si fa a non ricordarlo?” ha scritto qualcuno, mentre un altro ha commentato: “Bravissimo giudice”. Altri ancora hanno manifestato il proprio rispetto per la sua professionalità e la sua presenza nella trasmissione: “Mi dispiace, bravissimo giudice, come pochi… condoglianze alla famiglia”.
Oltre a Francesco Riccio, nel ruolo di giudice a “Forum” si sono avvicendati altri professionisti come Santi Licheri, Tina Lagostena Bassi, Ferdinando Imposimato, Luigi Di Majo, Giovanni Flauti, Nino Marazzita, Maria Giovanna Ruo, Francesco Foti, Gianfranco D’Aietti, Simona Napolitani, Melita Cavallo e Bartolo Antoniolli.
La redazione e i telespettatori hanno espresso gratitudine per il contributo di ognuno di loro alla trasmissione nel corso degli anni.
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Il turismo che non vogliamo. “Stop ai viaggi organizzati lungo il confine di Gaza”

Denunciamo con sdegno la promozione, da parte di alcune note agenzie turistiche internazionali, di “tour della realtà” al confine con Gaza, trasformando la tragedia umana della popolazione palestinese in un’attrazione turistica. Siamo di fronte a un’operazione cinica e inaccettabile, che sfrutta la sofferenza e la distruzione provocate da mesi di guerra per offrire “esperienze forti” a pagamento, con pacchetti che promettono scorci di città bombardate e la possibilità di “vedere con i propri occhi il confine con Gaza”.
Il tutto mentre la popolazione palestinese è sottoposta a bombardamenti, assedi, fame e deportazioni. Questa mercificazione del dolore umano è un oltraggio alla memoria delle vittime, una forma moderna di pornografia bellica, che contribuisce a normalizzare l’occupazione, la violenza e la disumanizzazione di un intero popolo.
Mentre la comunità internazionale dovrebbe mobilitarsi per il cessate il fuoco immediato e il riconoscimento dei diritti del popolo palestinese, c’è chi specula sulla guerra come se fosse un set cinematografico. È il riflesso più degradato di un sistema che fa profitto anche sulle macerie. Chiediamo l’immediata rimozione di questi “tour” dai portali di viaggio internazionali e l’apertura di un dibattito pubblico sull’etica del turismo nei contesti di conflitto.
Alcuni siti che promuovono questi viaggi sono tra i più visitati al mondo e contribuiscono a una narrazione tossica, che presenta solo un lato della guerra, legittimando l’occupazione e criminalizzando le vittime. Esprimiamo piena solidarietà al popolo palestinese e continueremo a battersi, in Italia e in Europa, contro il genocidio in corso a Gaza e contro ogni tentativo di strumentalizzarne il dramma. La guerra non è uno spettacolo. La morte non è un souvenir. Il turismo dell’orrore è complicità con il genocidio!”. Lo dichiara Giovanni Barbera della Direzione nazionale di Rifondazione Comunista.
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Art of play Roma e il lavoratore preso a pugni senza contratto. La risposta ufficiale della mostra

L’organizzazione della mostra Art of Play desidera esprimere innanzitutto il proprio rammarico per l’episodio recentemente avvenuto presso l’esposizione in corso a Roma.
Dopo il pugno ricevuto che ha fatto il giro del web, arriva la nota ufficiale dell’azienda.
“Art of Play si avvale di agenzie esterne specializzate per l’ingaggio di performer e figuranti, tra cui la persona coinvolta nell’episodio. L’organizzazione di Art of Play ha un rapporto regolare con queste agenzie, pertanto non è direttamente coinvolta nei rapporti tra le agenzie e i lavoratori. Art of Play esprime ancora una volta vicinanza alla performer e si impegna a verificare eventuali irregolarità in sede appropriata”.
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