Attualità
Giovane Accusato di Blocco Stradale Resta in Carcere: “Ho Capito che Qualcuno Poteva Morire”
Accusa e Custodia Cautelare
Il 24enne Alex Baiocco continua a essere detenuto in custodia cautelare con l’accusa di blocco stradale, invece di strage. L’incidente è avvenuto nella notte del 3 e 4 gennaio, quando Baiocco, insieme a due complici, ha steso un cavo d’acciaio da un lato all’altro di viale Toscana a Milano.
Confessioni e Rimorsi Durante l’Interrogatorio
Nel corso dell’interrogatorio di convalida dell’arresto, Baiocco ha spiegato che l’episodio era frutto di un “gioco senza regole” eseguito sotto l’influenza dell’alcol. Ha riconosciuto di aver preso coscienza del pericolo potenziale solo dopo l’atto. Il giudice ha descritto il comportamento di Baiocco e dei suoi complici come “scellerato” e ha richiesto una valutazione sanitaria dettagliata delle condizioni di salute del giovane, che avrebbe manifestato problemi psichiatrici, cronico uso di droghe e un precedente ricovero.
Conseguenze e Rimpianti
Il cavo d’acciaio ha provocato danni significativi a un’auto che ne ha impattato, ma fortunatamente non si sono registrate vittime. Baiocco ha confessato di essersi pentito di non essere tornato indietro per aiutare l’autista e ha riferito di aver preso il cavo da un cantiere nelle vicinanze. Ha aggiunto che erano ubriachi e che l’idea di stendere il cavo da un lato all’altro della strada è stata proposta da uno dei complici.
Fonte: FanPage
Attualità
Il Governo è ribellato da 14 comuni della Tuscia al deposito di scorie nucleari.
Il presidente della Provincia di Viterbo Alessandro Romoli ha ribadito il rifiuto dei sindaci alla realizzazione di depositi per scorie nucleari nella Tuscia durante una riunione. La Sogin, società incaricata dello smantellamento degli impianti nucleari, ha individuato potenziali siti in 14 comuni della zona, ma i primi cittadini si oppongono attivamente a questa possibilità. Romoli ha annunciato la costituzione di un team di esperti per dimostrare l’inadeguatezza dei terreni e la sismicità della zona. La difesa della Tuscia è considerata una responsabilità condivisa e nove comuni hanno già espresso un parere negativo sull’ipotesi dei depositi.
Attualità
L’ex marito di Linda condannato a 3 anni, ridotto in fin di vita: “Ora sono libero e ho paura”
Linda Moberg ha ottenuto una condanna di 3 anni e due mesi per la violenta aggressione subita dall’ex marito nel 2019. Dopo aver denunciato le violenze dopo quasi 20 anni di abusi, il compagno è stato ritenuto colpevole di averla picchiata e tentato di strangolarla. La figlia maggiore del malvivente l’ha trovata in fin di vita e soccorsa. Nonostante la pandemia e i rinvii, la sentenza è stata emessa con 3 anni e 2 mesi di reclusione per il criminale e 5 anni di interdizione dai pubblici uffici. Linda, insieme al suo avvocato, ha lottato per la giustizia, ma l’ex marito è ora in libertà, causando paura alla donna.
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