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Guerra Ucraina, Conte insiste: Questione principale è trovare via d’uscita
Giuseppe Conte, durante la sua apparizione a Che tempo che fa su Nove, ha discusso con Fabio Fazio sulla guerra corrente in Ucraina
Ha respinto subito l’idea che fosse appropriato affermare che il Presidente ucraino Zelensky avesse la piena responsabilità nel gestire la situazione. Conte ha sottolineato che con gli aiuti umanitari, le forniture e il supporto alla ricostruzione (stimati in 500 miliardi per rifare ciò che è stato distrutto), non si può semplicemente lasciare che Zelensky prenda tutte le decisioni. È ovvio, ha sostenuto, che sarebbe necessario un tavolo di discussione coinvolgente più partecipanti.
Tuttavia, la questione principale secondo Conte è trovare una via d’uscita. Ha affermato di essere rimasto scioccato quando ha sentito Giorgia Meloni, leader del partito Fratelli d’Italia, sostiene in Parlamento una vittoria militare russa. Egli ha sottolineato come sia irriflessivo appoggiare una scalata militare senza una soluzione chiara, soprattutto contro una potenza come la Russia, che possiede 6.000 testate nucleari.
Conte ha ribadito che sarebbe stato più saggio intraprendere negoziati di pace, come suggerito fin dall’inizio, e ha criticato il Governo e il Premier Draghi per non aver seguito questa via. Ha osservato un cambiamento di linguaggio da parte dei leader politici, che stanno preparando l’opinione pubblica alla realtà che la guerra non può essere vinta. Ha citato l’esempio del Congresso americano e del M5S, che hanno votato contro l’invio di armi.
Infine, ha dichiarato che sarebbe stato preferibile avviare i negoziati di pace sin dall’inizio. Pensa che, man mano che le elezioni americane si avvicinano, il potere negoziale dell’Occidente diminuisca.
Conte ha poi parlato rispettivamente della sua posizione sullo Ius Soli, preferendo lo Ius Scholae e lo Ius Culturae, e di un alterco con Giorgia Meloni in Che tempo che fa. In quest’ultimo, ha descritto l’approccio della leader politica come lontano dalla realtà.