Cronaca
Il caso del cane bruciato vivo a Palermo. L’uomo deve andare in galera di corsa!
<span style="font-weight: 400;"> Ha fatto scalpore, e ci sembra anche normale, la notizia dell’uomo che ha bruciato vivo il cane Aron a Palermo e in questi giorni.
Ma la domanda è questa, perché l’uomo non viene arrestato, cosa aspettiamo per approvare una legge che – una volta per tutte – tuteli gli animali domestici come cani e gatti o simili?
Un uomo del genere deve essere recluso in galera o tutta al più rinchiuso in una casa di cura. Un uomo del genere non può andare in giro liberamente, è una persona pericolosa. Non solo per i cani, ma in Italia ormai in galera non ci va più nessuno, è questo è il problema.
Se in Italia si rispettano le regole si viene tacciati di essere nostalgici del ventennio. Abbiamo dovuto aspettare centinaia di donne morte prima di inserire il rafforzamento del ‘codice rosso’ sul femminicidio. Quanti altri cani e gatti dovranno morire prima di vedere questa gente in galera?
L’Italia è un paese allo sbando dove tutti fanno tutto, come l’altro giorno quando una ragazza ha dato un calcio a un gatto e l’ha ucciso perché il povero gatto è caduto dentro alla fontana ghiacciata. Ma ci rendiamo conto dove viviamo? Queste persone ma cosa vivono a fare? Qual è il loro contributo alla nostra società ma soprattutto i genitori di questi ragazzi dove sono, che fanno?
Un paese allo sfascio senza ormai più futuro…