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Il Possibile Ritorno di Adriano Celentano in Rai: Interessi e Negoziazioni

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Il Possibile Ritorno di Adriano Celentano in Rai: Interessi e Negoziazioni

La Rai e l’Interesse per Adriano Celentano

Durante un’intervista rilasciata ad Antonella Baccaro per il Corriere della Sera, l’Amministratore Delegato della Rai, Roberto Sergio, e il Direttore Generale, Giampaolo Rossi, hanno espresso il loro vivo interesse nei confronti di Adriano Celentano. Il celebre artista italiano aveva recentemente annunciato a Domenica In di aver preparato un nuovo programma, suscitando curiosità e aspettative.

Trattative in Corso

Roberto Sergio ha confermato l’esistenza di trattative attive con Celentano, in vista di una possibile collaborazione in occasione dei 70 anni della Rai. Ha inoltre menzionato la recente partenza di Fabio Fazio dalla Rai, sottolineando che, se avesse atteso, ci sarebbe stata la possibilità di rinegoziare i termini, eventualmente migliorando la parte economica. Sergio ha anche confermato l’organizzazione di un dibattito tra Elly Schlein e Giorgia Meloni, programmato su Rai1.

Le Dichiarazioni di Adriano Celentano

Nel corso di Domenica In, Adriano Celentano ha rivelato dettagli sul suo imminente ritorno in televisione. Ha affermato con entusiasmo che il programma è pronto e che è solo questione di giorni prima che venga trasmesso. Sebbene non sia ancora chiaro su quale rete andrà in onda, Celentano ha dichiarato che, se non sarà la Rai, potrebbe essere La7. Ha anche sottolineato l’importanza dell’esistenza stessa delle puntate, indipendentemente dall’audience immediata, poiché un giorno il pubblico le apprezzerà senza necessità di un televisore.

Conclusioni

Il possibile ritorno di Adriano Celentano in Rai rappresenta un evento molto atteso nel mondo televisivo italiano. Le trattative sono in corso e, qualunque sia l’esito finale, il pubblico è sicuramente curioso di vedere cosa ha in serbo il celebre Molleggiato.

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Rapina a Fiumicino: i dipendenti vengono sequestrati da uomini armati di pistola nascosti in banca durante l’arrivo

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Rapina a Fiumicino: i dipendenti vengono sequestrati da uomini armati di pistola nascosti in banca durante l’arrivo

Una rapina si è verificata in una filiale del Banco di Anagni a Fiumicino. Due ladri armati di pistola si sono introdotti nella banca, attendendo l’arrivo dei dipendenti per prenderli in ostaggio e ottenere il bottino.

Dettagli della rapina

Il fatto è accaduto nella mattinata di lunedì 24 febbraio 2025, intorno alle ore 8.20, poco prima dell’apertura della filiale. I due impiegati, entrando nella struttura, hanno incontrato i rapinatori vestiti di nero e con il volto coperto da passamontagna, che hanno minacciato i dipendenti con accento romano e sequestrato i loro telefoni. Dopo averli rinchiusi all’interno dei locali, i ladri hanno cercato il denaro.

La fuga dei rapinatori

Secondo le prime informazioni, il bottino ammonterebbe tra i 60 e i 70mila euro. Una volta ottenuta la somma, i due ladri sono fuggiti attraverso un buco scavato nel pavimento, che gli inquirenti ipotizzano possa essere stato utilizzato anche per entrare nella banca prima dell’apertura.

Le indagini in corso

Subito dopo la rapina, la Polizia Scientifica e la Squadra Mobile hanno avviato le indagini per rintracciare i due ladri e fare luce sulla dinamica dell’accaduto.

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Confisca definitiva di oltre 3 milioni di euro allo Stato tra ville, gioielli e denaro del Clan Casamonica

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Confisca definitiva di oltre 3 milioni di euro allo Stato tra ville, gioielli e denaro del Clan Casamonica

Il tesoro di Giuseppe Casamonica e del figlio Guerrino, detto Pelè, è stato confiscato dallo Stato. Il provvedimento di confisca è stato eseguito stamattina e riguarda beni immobili, denaro e oggetti di valore per oltre 3 milioni di euro.

Dettagli della Confisca

Tra i beni confiscati ci sono quattro immobili, inclusa una villa di lusso situata in via Roccabernarda 8, assegnata all’Azienda Pubblica Servizi per l'”Asilo Savoia”. Un altro immobile, la villa di via Flavia Demetria 90, storica residenza del clan, è ora gestita dalla Fondazione Pangea Onlus. Inoltre, una terza villa nel comune di Monterosi, in provincia di Viterbo, è stata destinata ad attività sociali locali. Oltre agli immobili, lo Stato ha acquisito anche oggetti di valore come mobili di pregio, argenteria, elettrodomestici, un’auto di lusso e denaro.

Azioni Legali e Contro la Criminalità

Il provvedimento si inserisce in un’operazione di polizia giudiziaria mirata a contrastare la criminalità organizzata e a recuperare patrimoni ottenuti illegalmente, per restituirli ai cittadini. Il sequestro dei beni risale al 16 giugno 2020 e fu disposto dal Tribunale Sezione Misure di Prevenzione in concomitanza con le ordinanze di custodia cautelare di venti membri del clan Casamonica. Le accuse contro di loro includono usura, esercizio abusivo del credito con estorsioni e intestazione fittizia di beni. Il Tribunale ha confermato il sequestro nel novembre 2021, rendendo la confisca definitiva lo scorso mese.

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