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Il tribunale della Aja accusa Israele ‘E’ genocidio’
L’accusa di genocidio a Israele apre l’udienza all’Aja
Un’accusa di genocidio nei confronti di Israele da parte del Sudafrica ha dato il via a un’udienza all’Aja, l’organo giudiziario principale delle Nazioni Unite. L’accusa ha presentato le proprie argomentazioni sostenendo che Israele viola la Convenzione contro il genocidio e chiedendo alla Corte di imporre “misure cautelari” vincolanti. Israele ha respinto le accuse definendole “infondate”.
La delegazione sudafricana, composta da diplomatici, avvocati ed esponenti politici internazionali come Jeremy Corbyn, accusa Israele di commettere atti di genocidio contro il popolo palestinese a Gaza. Per il Sudafrica, Israele viola la Convenzione contro il genocidio ratificata nel 1950 e non adempie ai suoi obblighi di prevenire il genocidio. Il Sudafrica chiede alla Corte di imporre “misure cautelari” quali ordinare a Israele di cessare le uccisioni e di consentire l’accesso agli aiuti umanitari nella Striscia.
Israele ha respinto le accuse definendole “infondate”, anticipando che la causa intentata dal Sudafrica è “atroce e assurda”. Al fianco di Israele si sono schierati gli Stati Uniti e la Gran Bretagna, criticando la mossa sudafricana. Mentre il presidente del Sudafrica, Cyril Ramaphosa, e il suo partito sostengono la causa palestinese, paragonandola alla lotta contro l’apartheid.
La decisione del Sudafrica di ricorrere alla Corte internazionale è stata giudicata come un dovere morale e una questione di principio. Alcuni analisti ipotizzano che la decisione sia stata influenzata dalla necessità di riguadagnare consensi in vista delle elezioni generali del 2024 e di aumentare la propria influenza a favore del Sud globale. La discussione delle argomentazioni si è svolta in due udienze pubbliche al Palais de la Paix dell’Aja, e le reazioni internazionali non si sono fatte attendere. La vicenda continua ad avere un forte impatto e a sollevare polemiche a livello internazionale. Fonte