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Incidente Mortale su Via Prenestina: Scompare a 43 Anni Valerio Lauroni

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Incidente Mortale su Via Prenestina: Scompare a 43 Anni Valerio Lauroni

Incidente Fatale: Addio al Centauro Valerio Lauroni

Il mondo dei motori e la comunità di San Lorenzo sono in lutto per la tragica scomparsa di Valerio Lauroni, tappezziere di 43 anni. Lauroni ha perso la vita in un drammatico incidente mentre era in sella alla sua Yamaha sulla via Prenestina, martedì 23 gennaio 2024.

La Dinamica dell’Incidente

Il fatale avvenimento ha avuto luogo durante la serata, quando Lauroni ha incontrato un rider in bicicletta sulla sua strada. Nel tentativo di evitarlo, ha effettuato una manovra brusca che lo ha portato a schiantarsi contro un’auto parcheggiata. L’impatto è stato fatale per Valerio, deceduto sul colpo. Il rider, invece, ha riportato fratture ma le sue condizioni non sono considerate gravi.

Intervento delle Autorità

Subito dopo l’incidente, gli agenti della Polizia Locale del Gruppo Prenestino sono giunti sul luogo del sinistro. Le indagini preliminari hanno confermato che Lauroni, alla guida del suo scooter Yamaha, ha tentato di schivare il rider in bicicletta, finendo tragicamente contro l’auto in sosta.

Comunità in Lutto

La notizia della morte di Valerio Lauroni ha sconvolto amici, colleghi e clienti, che si sono espressi sui social per salutarlo. Tra i messaggi di cordoglio, spicca quello di un amico d’infanzia che ha condiviso il suo dolore: “Non si può morire a 43 anni, ancora non ci crediamo”.

Il Ricordo di Valerio Lauroni e VL Design

Valerio, con il suo negozio di tappezzeria VL Design, era un artista molto apprezzato per le sue creazioni uniche. La sua perdita ha lasciato un vuoto significativo nella comunità di San Lorenzo, dove era assai conosciuto e stimato.

Sentimenti di Tristezza e Cordoglio

La sua prematura scomparsa ha generato un’ondata di tristezza e addii sui social media. La comunità locale di San Lorenzo sta cercando di elaborare questa improvvisa e dolorosa perdita.

> Fonte: [Fanpage.it](https://www.fanpage.it/roma/si-schianta-con-la-moto-per-salvare-un-rider-morto-a-43-anni-il-centauro-valerio-lauroni/)

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Arrestato per aver cercato di sfondare la porta di casa dell’ex fidanzata e per aver tentato di aggredire i carabinieri.

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Arrestato per aver cercato di sfondare la porta di casa dell’ex fidanzata e per aver tentato di aggredire i carabinieri.

Un uomo di 67 anni è stato arrestato per aver perseguitato l’ex compagna, tentando anche di sfondare la porta di casa sua. L’episodio è avvenuto la sera di venerdì 21 febbraio a Tor Vergata, quando la donna ha contattato il numero unico delle emergenze 112, segnalando che l’ex si stava tentando di entrare nella sua abitazione. I carabinieri sono intervenuti, arrestando l’uomo in flagranza di reato.

La dinamica

Secondo la vittima, l’ex compagno ha iniziato a colpire ripetutamente il portoncino d’ingresso con calci e pugni nel tentativo di entrare. Non accettando la fine della relazione, il 67enne ha perseguitato la donna per lungo tempo. Dopo l’ennesimo tentativo di intrusione, la vittima ha deciso di contattare le forze dell’ordine.

L’arresto

L’uomo, che si trovava in stato di ebbrezza, ha cercato di aggredire i carabinieri con una bottiglia di vetro per sfuggire al loro controllo, ma non ha causato feriti. Dopo essere stato bloccato, è stato portato in caserma per le procedure di rito e successivamente trasferito nel carcere di Regina Coeli, dove il Tribunale ha convalidato il suo arresto.

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Decesso dopo il parto a Rieti, scattano indagini per un risarcimento di quasi 2 milioni di euro dalla Asl

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Decesso dopo il parto a Rieti, scattano indagini per un risarcimento di quasi 2 milioni di euro dalla Asl

Le indagini sono state avviate a Rieti in seguito al risarcimento di 1,8 milioni di euro da parte della Asl alla famiglia di una paziente deceduta dopo un parto cesareo. La Corte dei Conti sta esaminando il caso.

Dettagli della vicenda

Una donna è morta dopo un intervento di parto cesareo presso l’ospedale San Camillo De Lellis a Rieti. Inizialmente, la paziente aveva manifestato dolore e gonfiore addominali. Tuttavia, i medici non hanno ritenuto necessario effettuare ulteriori controlli. A causa di ciò, si erano sviluppate gravi complicazioni, tra cui un’emorragia interna che ha reso urgente un’isterectomia, la quale è stata eseguita con un ritardo di sette ore, portando alla morte della donna.

Le conseguenze legali

Due medici sono stati condannati per omicidio colposo in merito all’accaduto, mentre una dottoressa, che ha sempre proclamato la propria innocenza, ha presentato ricorso in Cassazione. Nonostante siano trascorsi oltre dieci anni, la vicenda legale non si è ancora conclusa.

Indagine della Corte dei Conti

Secondo quanto riportato da la Repubblica, la Asl di Rieti è stata condannata in primo grado come responsabile civile e ha presentato reclamo in Corte d’Appello, dove il procedimento rimane aperto. In aggiunta ai procedimenti penali e civili già avviati, è stato avviato un procedimento davanti alla Corte dei Conti per chiedere un risarcimento per danno erariale nei confronti dei medici coinvolti, in relazione all’incapacità di salvare la paziente.

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