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Influenza, attesa per il picco. Boom di ricoveri tra i bambini. L’importanza della prevenzione
Influenza e bronchioliti in aumento tra i bambini: cosa fare
La pressione nelle Pediatrie e nei Pronto Soccorso italiani è alle stelle anche a causa dell’aumento dei casi di bronchiolite e influenza tra i bambini. Secondo Rino Agostiniani, vicepresidente della Società italiana di pediatria (Sip), i reparti pediatrici e i Pronto Soccorso in tutta Italia sono sopraffatti, con un elevato numero di bambini colpiti da virus respiratori, specialmente quelli sotto i 5 anni.
La situazione è stata definita critica in diverse realtà, con un aumento significativo delle visite alle strutture di emergenza e lunghe attese. Secondo i dati del rapporto RespiVirNet, il numero di casi di sindromi simil-influenzali è in aumento, con più di un milione di casi stimati nell’ultima settimana considerata, a causa di diversi virus respiratori, non solo quelli influenzali, con un’incidenza crescente nelle fasce di età pediatriche, mentre rimane stabile negli adulti e negli anziani.
L’aumento dei casi è dovuto anche alle festività, durante le quali si sono verificati assembramenti in ambienti chiusi, facilitando la diffusione dei virus. Il virus respiratorio sinciziale, responsabile della bronchiolite, sta colpendo soprattutto i bambini sotto i 5 anni, portando ad un elevato numero di ricoveri in questa fascia di età. Secondo Agostiniani, il carico di lavoro delle strutture pediatriche è significativo in questo periodo.
La difficile situazione non riguarda solo i reparti pediatrici, ma coinvolge anche i reparti degli adulti. I dati diffusi dal Nursind, il sindacato degli infermieri, evidenziano un elevato numero di accessi ai Pronto Soccorso, sopratutto in alcune regioni come la Toscana e la Calabria. Alcuni ospedali in queste zone sono stati messi sotto pressione da influenza e Covid, come nel caso del Policlinico di Germaneto a Catanzaro.
In questo contesto, risulta fondamentale adottare misure preventive per limitare la diffusione dei virus e proteggere la salute dei bambini, oltre a garantire un’adeguata assistenza medica per gestire l’aumento dei casi di bronchiolite e influenza.