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La difficile realtà in Ecuador dopo la rivolta dei cartelli: paura e coprifuoco non ufficiale

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La difficile realtà in Ecuador dopo la rivolta dei cartelli: paura e coprifuoco non ufficiale

Stato di emergenza in Ecuador: un Paese in lotta contro i cartelli della droga

L’Ecuador ha recentemente dichiarato lo Stato di emergenza in seguito alla fuga di noti narcotrafficanti dalle carceri e all’escalation di violenza perpetrata dalle bande criminali in diverse zone del Paese. Il governo ha lanciato una dura offensiva contro la criminalità, come racconta Davide Matrone, docente di analisi politica e giornalista italiano residente in Ecuador da 12 anni, in un’intervista a Fanpage.it.

Un nuovo livello di criminalità: organizzazione e pericolo crescente

Secondo Matrone, la situazione attuale è particolarmente preoccupante. Le recenti rivolte carcerarie e le azioni delle bande criminali rappresentano un “salto di qualità” nella criminalità dell’Ecuador. Non si tratta più soltanto di piccoli gruppi di teppisti, ma di organizzazioni criminali altamente strutturate e pericolose.

Vita quotidiana e coprifuoco non ufficiale

La paura e la tensione hanno pervaso la vita quotidiana degli abitanti. Matrone descrive come la sensazione di coprifuoco non ufficiale renda difficile condurre una vita normale e tranquilla. Durante la notte, le strade si trasformano in zone pericolose e deserte, mentre la preoccupazione è sempre presente.

Fuga di narcotrafficanti e risposta del Governo

La fuga di alcuni ‘boss’ del narcotraffico ha innescato una serie di violenze che hanno costretto il Governo a dichiarare lo Stato di emergenza. Le bande criminali hanno reagito con ulteriori manifestazioni di violenza, spingendo il Governo a incrementare la presenza militare nelle aree colpite. Matrone evidenzia come la situazione sia estremamente delicata, con un aumento progressivo della tensione e incertezza su quanto potrà accadere.

Cambiamenti politici e aumento della criminalità

L’esperto sottolinea che la situazione è peggiorata negli ultimi sei anni, dopo la fine del governo di Correa. I governi successivi hanno smantellato gran parte delle infrastrutture dello stato sociale, facilitando il controllo del territorio da parte delle bande criminali. Questo cambiamento politico ha provocato un aumento dell’instabilità e della violenza.

L’importanza delle scelte politiche

Matrone conclude evidenziando come le scelte politiche relative ai paradigmi di sviluppo influenzino profondamente la vita quotidiana dei cittadini. La situazione attuale in Ecuador è dunque il risultato di decisioni politiche che hanno favorito l’ascesa della criminalità organizzata, compromettendo la sicurezza e il benessere dei cittadini.

Fonte: Fanpage.it

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