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Lavoro in Italia, le aziende assumono: quasi 1,5 milioni di posti disponibili. La lista di quelli più ricercati

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Lavoro in Italia, le aziende assumono: quasi 1,5 milioni di posti disponibili. La lista di quelli più ricercati

Lavoro in Italia: le aziende assumono oltre 1,4 milioni di nuovi impiegati entro marzo 2024

Secondo il rapporto Excelsior di Unioncamere e Anpal, le imprese italiane prevedono di effettuare circa 508mila assunzioni a gennaio 2024, che si tradurranno in quasi 1,4 milioni di nuovi posti di lavoro entro i primi tre mesi dell’anno. Questo rappresenta un leggero aumento rispetto all’inizio del 2023 (+4mila su gennaio, +69mila nel periodo gennaio-marzo).

Si prevede un’alta domanda di personale nel settore dei servizi alle persone, con 70mila nuove assunzioni, seguito dal commercio con 68mila e dalle costruzioni con 51mila. Tuttavia, mentre le opportunità di lavoro aumentano, si prevedono difficoltà nel trovare le figure professionali richieste. Infatti, secondo il rapporto, il 49,2% delle assunzioni preannunciate risulta “difficile da reperire”. Questa situazione è particolarmente critica nei settori delle costruzioni, delle industrie del legno e del mobile.

Il rapporto evidenzia inoltre un’alta percentuale di assunzioni a tempo determinato (40%) rispetto a quelle a tempo indeterminato (25%), con il restante 14% previsto come contratti di somministrazione. Il reperimento di giovani lavoratori è un ulteriore punto critico, con una percentuale di difficoltà che raggiunge il 51% per 157mila posizioni previste a gennaio.

Le figure più ricercate dalle imprese italiane comprendono esercenti e addetti alle attività di ristorazione, addetti alle vendite, personale non qualificato per servizi di pulizia, lavoratori per lo spostamento e la consegna merci, autisti di veicoli a motore, operai specializzati, professionisti tecnici e specializzati nelle scienze gestionali, commerciali e bancarie, ingegneri e specialisti nella progettazione di applicazioni. In conclusione, il mercato del lavoro italiano sembra offrire numerose opportunità, tuttavia, è importante considerare e affrontare le sfide legate alla reperibilità e alla corrispondenza con le competenze richieste.

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Giovane ferito con colpi di machete: un sospettato fermato per tentato omicidio

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Giovane ferito con colpi di machete: un sospettato fermato per tentato omicidio

Giovane ferito con colpi di machete: un sospettato fermato per tentato omicidio

Cronaca – La squadra mobile di Torino ha arrestato un giovane italiano poco più che ventenne con l’accusa di tentato omicidio, ritenuto il presunto responsabile del ferimento avvenuto a colpi di machete nel capoluogo piemontese di un giovane di 24 anni, aggredito mentre si spostava su un monopattino.

Secondo la ricostruzione degli eventi, la vittima è stata raggiunta da due uomini su motorino, uno dei quali è sceso dal veicolo e ha inflitto ripetuti colpi alla gamba sinistra. Le lesioni sono state così gravi che i medici hanno dovuto amputare la gamba durante un intervento chirurgico notturno.

Il sospettato è stato individuato in un albergo della città e portato in questura per essere interrogato dagli investigatori. Le motivazioni dell’aggressione sono ancora oggetto di indagine, così come sono in corso le ricerche del complice.

La vittima rimane ricoverata in ospedale in condizioni gravi, mentre le autorità continuano ad operare per fare luce su questo tragico episodio di violenza. Fonte

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In Stato vegetativo per formaggio. A giudizio il pediatra

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Stato vegetativo per formaggio, giudizio pediatra mancato.

Cronaca – Il bambino aveva mangiato un pezzettino di formaggio contaminato che gli aveva causato un’insufficienza renale acuta. La pediatra dell’ospedale dove era stato trasferito si era rifiutata di visitarlo, ritardando così la diagnosi. Da allora il bambino è in stato vegetativo e la famiglia ha continuato a chiedere giustizia, portando avanti la battaglia legale. La dottoressa del reparto di pediatria dell’Ospedale Santa Chiara di Trento è stata rinviata a giudizio, dopo che i genitori si erano rivolti a lei sette anni fa.

Il bambino aveva mangiato il formaggio in gita e si era sentito male. Dopo essere stato trasportato in ospedale, i medici decisero di trasferirlo al reparto pediatrico del Santa Chiara di Trento. La diagnosi della malattia causata dal batterio escherichia coli nel formaggio sarebbe stata ritardata di tre giorni, causando gravissime conseguenze al bambino. I pubblici ministeri hanno accusato la pediatra di lesioni e rifiuto di atti d’ufficio e la prima udienza del processo è stata fissata per il 24 aprile.

La battaglia legale era già in corso contro il caseificio responsabile della contaminazione del formaggio. Il legale rappresentante del caseificio sociale Coredo e il responsabile del controllo sono stati condannati per lesioni personali colpose gravissime. Ora la battaglia legale si sposta sul piano medico, con la famiglia del bambino che chiede un risarcimento per i danni subiti.

La famiglia del bambino si è costituita parte civile e chiede un risarcimento di oltre un milione di euro per il bambino e alcune centinaia di migliaia di euro per il padre, per compensare la perdita del rapporto con il figlio. La battaglia legale continua per garantire che tragedie simili non si ripetano in futuro.

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