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Lavoro, gli studenti sicuri: “Si può trovare già con il diploma”. Lo studio
Il Diploma di Maturità può garantire un futuro nel mondo del lavoro
Emerge da uno studio che ha coinvolto 1.550 studenti di scuola secondaria di primo grado l’importanza del Diploma di Maturità come strumento per inserirsi nel mondo del lavoro.
Secondo i risultati emersi dall’Osservatorio sull’orientamento scolastico di Skuola.net in collaborazione con Unioncamere, ben 8 studenti su 10 valutano il diploma come una valida strada per iniziare la propria carriera lavorativa, spostando l’attenzione dalla visione comune che identifica l’università come l’unica alternativa. Tuttavia, la maggioranza riconosce l’importanza di una formazione supplementare e specializzata per aumentare le proprie opportunità lavorative.
Una nuova prospettiva post-diploma
La generazione attuale, nota come Alpha, sembra distaccarsi dalla precedente – la Zeta – per quanto riguarda la visione post-diploma, considerando l’università solo una delle molte opzioni disponibili per completare la propria formazione e inserirsi nel mercato del lavoro. La ricerca indica che la maggior parte degli studenti ritiene necessaria una specializzazione professionale per aumentare le proprie possibilità di occupazione, mentre una minoranza crede nell’importanza della volontà e determinazione per raggiungere il successo nel mondo del lavoro.
Prospettive future e sfide
Se da un lato emerge una maggiore consapevolezza nell’importanza del Diploma di Maturità, Unioncamere sottolinea che la domanda di profili tecnici e professionali potrebbe superare l’offerta nei prossimi anni, con una possibile carenza di oltre 200.000 figure professionali qualificate. Anche se alcune figure come insegnanti, medici, ingegneri e psicologi rimangono tra le professioni più richieste, le imprese manifestano un crescente interesse per figure con abilità pratiche.
Orientamento e transizione scolastica
Il sondaggio evidenzia che la maggioranza degli studenti attualmente sta considerando iscriversi a licei, tuttavia, questo approccio potrebbe portare ad effetti collaterali. L’orientamento, quindi, svolge un ruolo chiave nel processo decisionale degli studenti, con il 44% che ammette di aver iniziato le attività di orientamento solo nella fase finale delle scuole medie. Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) introdurrà una riforma dell’orientamento scolastico che richiederà almeno 30 ore di orientamento specifico all’anno a partire dalla prima media.
L’impegno di Unioncamere
Unioncamere si impegna per offrire strumenti di orientamento a studenti, genitori e docenti attraverso piattaforme informative come Excelsiorienta e l’integrazione dei dati occupazionali con la piattaforma Unica. Inoltre, il contributo specifico dell’organizzazione mira a supportare l’allineamento tra domanda e offerta di talenti sul mercato del lavoro.