Cronaca
Lazio, assegnati 4,8 milioni alle Asl per il contrasto al gioco patologico

Il Ministero della Salute ha destinato complessivamente circa 4,8 milioni di euro alla Regione Lazio nell’ambito del Fondo per la prevenzione, cura e riabilitazione delle patologie legate alla dipendenza da gioco d’azzardo patologico (GAP). Secondo quanto riportato da agipronews in una successiva delibera firmata dalla Direttrice della Direzione Regionale per l’Inclusione Sociale, Ornella Guglielmino, è stata specificata la suddivisione delle risorse tra le diverse Aziende Sanitarie Locali (ASL) sulla base dei criteri forniti dal Dipartimento Epidemiologico della regione.
Alla ASL Roma 2 è stata assegnata la cifra più consistente, superando il milione di euro, seguita dall’ASL Roma 1 con 851 mila euro e dall’ASL Roma 6 con poco meno di 514 mila euro. Le altre ASL del Comune di Roma, insieme a quelle di Rieti, Viterbo, Frosinone e Latina, hanno ricevuto risorse a seguire in base alle indicazioni del Dipartimento Epidemiologico.
La delibera sottolinea inoltre l’obbligo per tutte le ASL di predisporre e inviare entro il 31 gennaio 2025 una Relazione finale sulle attività svolte e un Rendiconto dettagliato delle spese sostenute, utilizzando le risorse assegnate. Questo passo è essenziale per garantire la trasparenza e la tracciabilità nell’utilizzo dei fondi destinati alla gestione e al contrasto delle patologie connesse alla dipendenza da gioco d’azzardo patologico.
Cronaca
Sicurezza stradale: vietata pedonalizzazione temporanea davanti alla scuola di via Latina

Hai mai immaginato che un semplice evento per rendere le strade più sicure per i bambini potesse essere bruscamente bloccato? Scopri i dettagli shocking dietro questa decisione a Roma! #StradePerIBambini #RomaInMovimento
Lo stop improvviso all’evento per la sicurezza stradale
I piani per una pedonalizzazione temporanea davanti alla scuola di via Latina a Roma sono stati inspiegabilmente bloccati dai vigili urbani. L’iniziativa, parte della campagna "Street 4iKids", mirava a garantire strade più sicure per i bambini, in contemporanea con altre scuole in Italia. Ma cosa ha spinto questa scelta? I promotori, tra cui l’Associazione Genitori TreZeroTre ODV e il Consiglio di Istituto dell’IC Gino Strada, si sono detti scioccati, lasciando tutti a chiedersi se davvero la sicurezza sia la priorità.
Le reazioni amareggiate dei genitori e il piano alternativo
Nonostante il divieto, i rappresentanti dei Genitori della Scuola dell’Infanzia Ada Negri e gli altri organizzatori non si sono arresi. Con una mossa piena di determinazione, hanno deciso di organizzare un flash mob rapido per attirare l’attenzione su questo imprevisto. Ma perché l’evento è stato limitato solo all’orario scolastico, rendendolo praticamente inutile? Fonti dall’associazione rivelano che la decisione ha impedito di affrontare problemi come il parcheggio selvaggio e il traffico pericoloso, lasciando i bambini e i genitori senza una voce collettiva.
Le critiche a una città afflitta da rischi quotidiani
In una Roma che combatte ogni giorno con incidenti e caos stradale davanti alle scuole, la scelta dei vigili urbani ha suscitato curiosità e rabbia. L’associazione sottolinea come questa mossa abbia bloccato l’opportunità di promuovere una mobilità sostenibile e fermare l’inciviltà, come i veicoli in seconda fila che ostacolano persino i bus per bambini con disabilità. È davvero possibile che un’iniziativa pacifica per la cittadinanza attiva venga ignorata in questo modo? I dettagli continuano a emergere, alimentando il dibattito su come rendere le nostre strade veramente vivibili.
Cronaca
L’arrivo in Italia per motivi di studio: cosa accade dopo la richiesta del permesso?

Hai mai sentito di come la polizia ha smascherato e rimpatriato in un lampo tre stranieri accusati di un brutale atto durante il concerto del 1° Maggio a Roma? #ViolenzaSessuale #RomaSottoSopra #GiustiziaImmediata
L’arresto fulmineo in mezzo alla folla
La polizia ha dimostrato un’efficienza straordinaria, identificando e arrestando i tre cittadini stranieri accusati di violenza sessuale di gruppo proprio durante il concerto affollatissimo del 1° Maggio nella capitale italiana. Secondo il Viminale, questa mossa è stata sollecitata direttamente dal ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, che ha agito con rapidità non appena è emerso l’accaduto. Immagina la tensione: tra centinaia di migliaia di persone, gli agenti hanno rintracciato i sospettati grazie alla preziosa collaborazione della vittima.
Le verifiche e l’espulsione lampo
Subito dopo l’arresto, sono partite le indagini approfondite che hanno svelato dettagli sorprendenti sui tre giovani. Erano entrati in Italia con richieste di permesso di soggiorno per motivi di studio, ma le verifiche dell’ufficio immigrazione hanno rapidamente annullato i loro percorsi di regolarizzazione. Il questore ha emesso un provvedimento di trattenimento presso il Centro di Permanenza per il Rimpatrio (CPR), e dopo la convalida da parte del giudice, i tre sono stati espulsi e rimpatriati nel giro di poche ore. Chissà quali segreti si celano dietro questa procedura così accelerata?-
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