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Lo sterminio continua nel silenzio della comunità internazionale. 22mila palestinesi uccisi
La guerra a Gaza ha provocato la morte di oltre 22.000 Palestinesi, di cui la maggior parte sono donne, bambini e adolescenti. Il ministero della sanità di Gaza, governato da Hamas, ha reso noto che 21.882 persone sono state uccise e 56.451 rimaste ferite. Nel frattempo, il premier israeliano Netanyahu ha difeso l’operato dell’esercito israeliano, affermando che la guerra a Gaza è “di una moralità senza pari”. Ha ribadito che Israele sta agendo nel modo più morale possibile, cercando di non danneggiare i civili, mentre Hamas li sta utilizzando come scudi umani.
Il Sudafrica ha accusato Israele di genocidio e ha presentato una richiesta di risarcimento alla Corte internazionale di giustizia. Nel frattempo, la marina degli Stati Uniti ha distrutto tre imbarcazioni dei ribelli Houthi nel Mar Rosso, durante un tentativo di attacco contro le navi di passaggio. Il gruppo ribelle yemenita sostiene di aver mirato alle navi legate a Israele in risposta alla guerra a Gaza.
Nonostante l’orrore del conflitto a Gaza, un segno di speranza arriva dalla fabbrica di ostie, gestita da padre Gabriel. Tuttavia, l’Unrwa ha dichiarato che almeno il 40% della popolazione di Gaza è a rischio carestia e ha sottolineato l’importanza di garantire un accesso umanitario sicuro e sostenibile, compreso nel nord della regione.